Tetris recensione film
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Tetris

Una storia che sembra scritta per Hollywood, un ritmo piuttosto sostenuto ed una regia piacevolissima. Per Tetris non è assolutamente un Game Over, anzi...

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Henk Rogers (Taron Egerton) scopre il videogioco Tetris in una fiera e decide di importarlo in Giappone ma per farlo deve ricevere i diritti di distribuzione dai vertici dell’Unione Sovietica, il tutto in un clima estremamente ostile fatto di spie, negoziazioni ed un’amicizia sbocciata tra Rogers e l’inventore del gioco Alexey Pajitnov.

Noah Pink, il misconosciuto sceneggiatore canadese di Tetris e di Genius, in un’intervista rilasciata alla CBC in occasione dell’uscita del film su Apple TV+ ha spiegato la motivazione che lo ha portato a scrivere la sceneggiatura del film ed è la stessa motivazione che spingerà e sorprenderà anche lo spettatore medio al termine della visione: “what attracts me to a lot of true stories are, to put it simply, the story you thought you knew, but you in fact had no idea“. E un altro ottimo esempio è il nuovo Air.

I played Tetris for five minutes, yeah. I still see falling blocks in my dreams. This game isn’t just addictive. It stays with you. It’s poetry. Art and math all working in magical synchronicity. It’s the perfect game.

TRATTO DA UNA STORIA VERA


Guardando la pellicola scritta da Noah Pink e diretta da Jon S. Baird non ci si può che domandare: ma è veramente una storia vera? Domanda ben più che lecita a cui segue una risposta sorprendentemente breve e semplice: ebbene sì.
A confermare questa storia hollywoodiana sono gli stessi protagonisti, ovvero quel Henk Rogers che nel 1988 era a Las Vegas per conto della sua Bullet-Proof Software era alla Consumer Electronics Show cercando nuovi videogiochi e il creatore di Tetris Alexey Pajitnov che lavorava alla ELORG (Ėlektronorgtechnika per essere precisi), società creata nel 1971 e controllata dal Ministero degli Affari Esteri dell’Unione Sovietica.
Pink nei quasi dieci anni che gli ci sono voluti per produrre la sceneggiatura con tanto di appunti e commenti di Rogers e Pajitnov, è riuscito a trasporre tutti gli elementi nella maniera più verosimile possibile, tanto che, per esempio, in una delle tante versioni della sceneggiatura Alexey non possedeva una macchina e, come si potrà appurare guardando il film, questo è un elemento che è stato cambiato con buona cognizione di causa visto l’impatto nella trama. Quindi, pur concedendosi qualche licenza poetica per mantenere alto il ritmo nei 118 minuti a disposizione, tutto è stato riprodotto nella maniera più accurata possibile e questo è un qualcosa di raramente riscontrabile ma direttamente apprezzabile.

Gentlemen, if you want to sell a couple hundred thousand Game Boys to little kids, package them with Mario. But if you want to sell millions of Game Boys to absolutely everyone, young and old, around the world, package them with Tetris.

TARON PENSACI TU


Il nome di Taron Egerton non è destinato a passare inosservato in questo decennio (e probabilmente anche nel prossimo), sicuramente chi lo conosce per i vari Black Bird e Kingsman avrà potuto apprezzare il suo talento e la sua versatilità, ovvero tutto ciò che può essere riscontrato anche in questo film dove, di fatto, sorregge la pellicola sulle sue spalle in maniera piuttosto serena senza molti sforzi. Nei panni di Henk Rogers ha addirittura alcuni momenti di recitazione in giapponese che sorprendono positivamente uno spettatore soddisfatto e felice di qualsiasi scena.
Ammettendo che il character è molto carismatico, va comunque dato a Egerton ciò che è di Egerton, ovvero una recitazione che fa risplendere il proprio personaggio di luce propria e illumina anche gli altri di riflesso. Ad aiutarlo c’è uno stuolo di attori “onesti” che fanno bene il loro dovere nonostante la mancanza di nomi degni di nota che attirino lo spettatore, giusto per dare più contesto a questa affermazione, i più famosi sono Anthony Boyle e Roger Allam.
Ad aiutare il cast c’è sicuramente il lavoro altrettanto “onesto” del cinquantenne Jon S. Baird con un curriculum veramente scarno (Stan & Ollie, Filth, Cass) ma che dimostra di avere una buona mano, aggiungendo qualche tocco in stile tetris qui e lì, per rendere il tutto più giocoso nonostante l’atmosfera da Guerra Fredda che permea la pellicola rendendola di fatto una specie di film di spionaggio.


Pur non essendo un capolavoro per via di alcuni difettucci dovuti ad una storia che corre a volte fin troppo veloce, Tetris è sicuramente una piacevole sorpresa che rimarrà nella categoria “bei ricordi” anche a distanza di giorni dalla visione. E non era affatto scontato!

 

TITOLO ORIGINALE: Tetris
REGIA: Jon S. Baird
SCENEGGIATURA: Noah Pink

INTERPRETI: Taron Egerton, Nikita Efremov, Sofia Lebedeva, Anthony Boyle, Toby Jones, Roger Allam
DISTRIBUZIONE: Apple TV+
DURATA: 118′
ORIGINE: USA, 2022
DATA DI USCITA: 31/03/2023

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Fondatore di Recenserie sin dalla sua fondazione, si dice che la sua età sia compresa tra i 29 ed i 39 anni. È una figura losca che va in giro con la maschera dei Bloody Beetroots, non crede nella democrazia, odia Instagram, non tollera le virgole fuori posto e adora il prosciutto crudo ed il grana. Spesso vomita quando è ubriaco.

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