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Foundation 1×03 – The Mathematician’s GhostTEMPO DI LETTURA 5 min

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Recensione Foundation 1x03A distanza di una settimana dall’uscita delle prime due puntate di Foundation, questa terza dà ufficialmente inizio alla storyline principale.
I primi due episodi, rilasciati contestualmente, hanno posto le basi per comprendere l’universo di Foundation e si sono sapientemente conclusi con un cliffhanger che conquista lo spettatore senza riserve. La premessa, però, finisce  effettivamente con la prima metà di questa puntata che fa da ponte tra un tempo passato ed il tempo presente, in cui avranno luogo i fatti raccontati dalla serie.

LA DINASTIA CLEON E IL RUOLO DI DEMERZEL


Tutta la prima parte dell’episodio è attentamente dedicata al culto dei Cleon, partendo da ben 400 anni addietro e mostrando le origini del grande potere della famiglia imperiale: la clonazione. La più grande eredità di Cleon I è il suo patrimonio genetico che viene affidato alla custodia di Demerzel.
Se in superficie questo antefatto racconta come viene tramandato il trono da una generazione all’altra della famiglia, uno sguardo più attento riesce a cogliere il vero scopo del mostrare una parentesi così intima della vita reale: introdurre il legame tra Demerzel e tutti i Cleon che si succederanno al trono nel corso dei secoli. Si era compreso che Demerzel avesse un ruolo di spicco a palazzo (sembrava essere quello di educatrice e consigliera) ma ora è chiaro che qualcosa di misterioso la unisce visceralmente ai Cleon.
In lei s’incarna inoltre il classico dilemma della differenza tra uomo e macchina, del confine tra l’essere senziente e l’essere animato, un enigma sempre caro agli appassionati di fantascienza. Questo già basterebbe a renderlo un chsaracter molto affascinante, in più gli evidenti sentimenti che provava per il capostipite della dinastia, Cleon I, fanno sospettare che sarà un personaggio chiave nello svolgimento della storia.
Al di là degli orpelli narrativi che popolano questo mondo di simbolismi legati al culto religioso della dinastia – la preparazione della veste, l’esecuzione del Cleon Tramonto che diventa Oscurità, il “battesimo” del fratello Alba, ecc. – in questa prima parte della puntata viene mostrato anche come viene esercitato il potere dalla famiglia reale.
L’Imperatore, infatti, sono nello stesso tempo ben quattro persone distinte (seppur geneticamente identiche) delle quali si sottolinea più volte una divergenza di opinioni ma che si confrontano sempre entro i confini di un’unica grande visione. Questa visione è quella che ha creato per loro Cleon I ed è proprio Demerzel ad esserne custode e simbolo, a ricordarla ai “fratelli” nei momenti di conflitto riconducendoli verso l’armonia. Certamente, lo spettatore attenderà con ansia di scoprire quali altri segreti l’androide porterà dentro di sé.

L’INIZIO DELLA PROFEZIA


Gaal: “To be alive is to know ghosts. We hear their whispers if we listen. We are haunted by prophets, all.”

Come si diceva ad inizio recensione, questa è una puntata di raccordo tra il prologo dei primi due episodi ed il tempo in cui avranno finalmente luogo le vicende della serie. Benvenuti su Terminus dunque, sul quale ormai si è insediata la colonia dei seguaci di Hari Seldon dando origine alla Fondazione. La missione di catalogare tutto il sapere utile a ripopolare l’universo dopo il Collasso profetizzato dal matematico sembra, però, non avere più abbastanza tempo per essere portata a compimento.
In verità, nell’episodio precedente era stata proprio Gaal ad intimare all’Imperatore che la morte di Hari Seldon avrebbe potuto pericolosamente accelerare la venuta della grande Guerra, così come lei aveva visto nel tentativo di leggere la psicostoria. Ebbene, non è dato sapere per il momento che fine abbia fatto Gaal, lasciata fluttuando all’interno della capsula di espulsione, ma pare essere certo che la sua predizione fosse corretta.
L’onere di questa drammatica rivelazione viene posto in capo a Salvor, protagonista indiscusso della vita su Terminus. L’unico umano – o meglio vivente – a non essere tenuto lontano dalla Volta, il Custode del pianeta, figlia adottiva dei leader della missione ed animata da nobili principi. Un’eroina, insomma, che sembra essere predestinata a salvare l’umanità dall’estinzione.
Eppure Salvor è anche un’outsider, il suo potere viene mantenuto segreto e lei non lo vive certo come un privilegio. Lontana dai fanatismi scientifici del resto della colonia, Salvor è razionale e schiva ma allo stesso tempo giovane e impulsiva. Un protagonista complesso, dunque, che viene ampiamente introdotto preparando il pubblico alle sue grandi imprese.

UNA SERIE DALLE ALTISSIME PRETESE


Foundation continua a gettare le basi per uno sci-fi epico, romantico e avventuroso. In soli tre episodi, lo spettatore viene trasportato in un universo abitato da diversi popoli, attraverso viaggi interplanetari che portano con sé il sogno della diversità e della scoperta.
Allo stesso tempo, si tessono le fila di una trama intrecciata nel tempo e nello spazio che unisce giochi di potere a profezie dall’ambizione scientifica, ma con una precisione narrativa che aiuta lo spettatore a non perdersi. Inoltre, i personaggi incarnano gli stereotipi di cui il genere ha bisogno per ancorare la complessità dell’ambientazione ad elementi ricorrenti e facilmente riconoscibili. Ciò contribuisce indubbiamente a non generare confusione nella testa dello spettatore che, anche non avendo letto le opere di Asimov, può godere della storia di Foundation senza troppe limitazioni.
Si percepisce che Apple TV+ abbia voluto fare un lavoro di precisione, che non lascia spazio a sbavature, e che sarà probabilmente il suo gioiello di punta nel catalogo di questa stagione. Allo spettatore che ha già abboccato non resta quindi che godersi lo spettacolo, una puntata per volta!

 

THUMBS UP THUMBS DOWN
  • Il focus su Demerzel e il suo ruolo di guida e custode della dinastia imperiale
  • Cleon I e la sua visione
  • Il perfetto inquadramento del personaggio di Salvor all’interno della storia
  • La mano della regia, l’occhio della fotografia e l’inquadratura del sonoro sono quelli del cinema di qualità
  • Il rispetto e la reverenza nei confronti dell’opera di Asimov, anche dove non fedelmente trasposta nella serie tv
  • Eccessivo tergiversare sulle scene rituali della prima parte
  • Due innamoramenti adolescenziali in sole tre puntate fanno storcere un po’ il naso

 

Foundation accresce le aspettative del pubblico, avvicinandolo intimamente ai protagonisti e dando il via alla storia principale. In questa terza puntata si comincia ad intravedere un disegno tra pezzi di puzzle sparsi, che lo spettatore non vede già l’ora di cominciare ad unire.

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