From 3×06 – Scar TissueTEMPO DI LETTURA 4 min

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From 3x06 recensioneLa serie mystery-horror From continua il suo percorso con “Scar Tissue”, un sesto episodio che dimostra ancora una volta perché questa produzione MGM+ sia tra le più interessanti nel panorama televisivo attuale.
Mescolando sapientemente elementi sovrannaturali, mistero e profonda caratterizzazione dei personaggi, la puntata rappresenta un punto di svolta cruciale per la terza stagione.
“Scar Tissue” ruota attorno a diversi nuclei narrativi interconnessi, ognuno dei quali aggiunge un tassello importante al mistero generale della serie, ma solo nel finale si assiste ad un avanzamento di trama importante e necessario.
Dal punto di vista tecnico, la regia dell’episodio eccelle nel bilanciare momenti di pura tensione horror con scene più intime e riflessive. La fotografia cupa e l’uso sapiente del sonoro contribuiscono a creare un’atmosfera costantemente inquietante, mentre le interpretazioni del cast risultano convincenti (seppur non tutte).

BABY OR NO BABY, THAT IS THE QUESTION


Come volevasi dimostrare, Fatima ed Ellis devono fare i conti con qualcosa di sinistro che aleggia attorno alla gravidanza della ragazza. I due giovani sposi, infatti, sono costretti ad ammirare un’ecografia vuota: Fatima non è incinta.
Cosa si nasconde, dunque, dietro ai sintomi della ragazza? Di certo, cibarsi di verdure marce e prediligere il sangue umano, non lasciano presagire nulla di positivo all’orizzonte, come se Fatima si stesse trasformando, pian piano, in un mostro.
Questo è un altro mistero che viene messo sulla tavola dagli autori, ma ci sarà bisogno di tempo per far combaciare tutti i puntini e anche capire come questa trama secondaria si leghi, poi, a quella principale.
Conoscendo From, in cui il tempo narrativo si dilata a più non posso, potremmo arrivare alla quarta stagione senza aver minimamente scalfito il cuore dell’enigma.

TROPPA CARNE AL FUOCO


Nonostante i lati positivi, l’episodio non è esente da difetti, come centellinare le risposte ed evoluzioni di trama date per buone, senza capo né coda.
La sequenza all’interno delle grotte, pur essendo potente a livello scenico, non convince pienamente, soprattutto perché Victor, proprio come Boyd, sembra essere immune alle creature.
I mostri, infatti, sembrano non sentirsi troppo minacciati dalle incursioni di Victor all’interno della loro “tana”, ma gli autori ancora tergiversano e non raccontano nulla in merito.
Anche la porzione di trama dedicata ad Elgin comincia ad infastidire, dato che l’allucinazione della zombie/geisha si protrae oramai da troppo tempo. Ora addirittura la visione chiede aiuto ad Elgin: quando si affronterà la questione in modo definitivo, senza continuare a girarci attorno?
È vero che i personaggi hanno finalmente cominciato a comunicare tra di loro, ma Jade sembra forse l’unico a mettersi d’impegno per cercare delle soluzioni. L’uomo comincia a mettere assieme i vari pezzi del puzzle ed è il primo a parlare di realtà alternative e wormhole.

UN PLOT TWIST CHE ALIMENTA TEORIE E CONGETTURE


David Alpay brilla nel ruolo di Jade, il cui personaggio continua la sua ricerca ossessiva di risposte, teorizzando connessioni tra gli alberi delle bottiglie e una serie di numeri che potrebbero nascondere la chiave per comprendere il mistero dietro la cittadina.
Le sue interazioni con il fantasma di Tom, inoltre, aggiungono il tocco comico alla narrazione, smorzando il dramma e la tensione in favore di un umorismo sagace che è diventato il tratto distintivo del personaggio.
Il vero colpo di scena, però, arriva nel finale quando si scopre che Tabitha aveva già visto le rocce rosse e le strane statue nei suoi incubi d’infanzia, decenni prima di arrivarci.
Questa rivelazione non solo rimette in discussione tutto ciò che il pubblico pensava di sapere sulla sua connessione con questo luogo maledetto, ma apre anche nuove prospettive sulla mitologia generale della serie.
Tabitha potrebbe essere la sorella di Victor? L’età dei protagonisti e anche la loro etnia non combaciano, ma gli autori dovranno tirare fuori una soluzione attendibile e verosimile per questo legame tra la donna e la cittadina.

 

THUMBS UP THUMBS DOWN
  • Ovviamente c’è qualcosa che non va nella gravidanza (o non gravidanza) di Fatima!
  • Comparto tecnico
  • Plot-twist finale sulle visioni di Tabitha da bambina
  • Per fortuna esiste Jade!
  • Julie che anestetizza il dolore e la paura facendosi le canne. Sì, ok, abbiamo capito. Next?!
  • La CGI potrebbe migliorare
  • Il mostro/Geisha ora chiede aiuto a Elgin. Possiamo concentrarci su questa storyline o è chiedere troppo?

 

“Scar Tissue” dimostra ancora una volta come From sia molto più di una semplice serie horror. È uno studio approfondito sulla resilienza umana, sui legami che si formano nelle circostanze più disperate e sulla ricerca ossessiva di risposte in un universo che sembra progettato per negarle.
Mentre ci si avvicina al finale della terza stagione, l’episodio alza ulteriormente la posta in gioco, promettendo rivelazioni ancora più sconvolgenti nei prossimi episodi. L’importante è fornire delle risposte, senza indugiare eccessivamente su inutili storyline.

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Se volete entrare nelle sue grazie, non dovete offendere: Buffy The Vampire Slayer, Harry Potter, la Juventus. In alternativa, offritele un Long Island. La prima Milf di Recenserie, ma guai a chiamarla mammina pancina.

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