House Of The Dragon 1×04 – King Of The Narrow SeaTEMPO DI LETTURA 5 min

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house-of-the-dragon-1x04-king-of-the-narrow-seaLa sfida tra HBO e Amazon Prime Video nel portare sullo schermo un prequel di una saga fantasy con un immaginario ben definito e orde di fan sfegatati, vede al momento in vantaggio il canale via cavo. Le complessità nella trasposizione dei due mondi non sono necessariamente le stesse ma, a conti fatti, House Of The Dragon ha sicuramente ingranato prima la marcia e sta portando a casa un episodio buono dopo l’altro, dove non mancano azione, approfondimento dei personaggi, sorprese e plot twist.
In “King Of The Narrow Sea” gli intrighi di palazzo e le famiglie disfunzionali incestuose raggiungono nuove vette e questo non può che essere un aspetto positivo per lo show, visto che la serie madre ha dato il meglio di sé proprio nella rappresentazione di queste dinamiche.
Dai ragazzini-spia che ricordano quelli di Lord Varys, al sesso tra consanguinei (anche questo non nuovissimo), questa puntata è intrisa di quegli elementi che hanno reso il Game Of Thrones delle prime stagioni uno show unico e di immediato successo. A giudicare da questi primi episodi non si può dire che House Of The Dragon non ce la stia mettendo tutto per essere all’altezza.

SCRITTURA ANCORA UN PO’ PIGRA


Questo non significa che lo show sia esente da difetti o aree di miglioramento perchè la scrittura sembra ancora troppo pigra.
Se si pensa ai monologhi di Varys, Littlefinger o Tyrion, o ai dialoghi tra i Lannister, è immediato rendersi conto che di questi picchi di sceneggiatura non v’è ancora traccia. In questo, il personaggio di Otto Hightower appare per il momento poco sfruttato, avendo lo standing e l’opportunità di farsi carico di una scrittura molto più avvincente. Nonostante il finale sembri preparare una sua uscita di scena, è difficile immaginare (e auspicabile che non accada) che il personaggio interpretato da Rhys Ifans si faccia da parte così facilmente. Quindi c’è ancora margine per renderlo protagonista di dialoghi e monologhi ben più notevoli.
Lo stesso non si può dire per sua figlia. La nuova regina, nonostante in questo episodio sia più al centro della narrazione, appare abbastanza insipida e i tentativi di renderla protagonista delle vicende non riescono comunque a farla entrare nelle grazie (o disgrazie) dello spettatore.

DAEMON, PERSONAGGIO DELL’ANNO


Di tutt’altra pasta è Daemon, ancora una volta protagonista della sequenza più notevole dell’episodio, a conferma, se mai ce ne fosse bisogno dopo il precedente, che finora è sicuramente il personaggio più interessante della serie. Non solo perché è interpretato dal bravissimo Matt Smith, che è in grado con uno sguardo di far percepire tutta la follia del Principe Targaryen, ma anche per come è stato costruito il personaggio.
Ad ogni episodio Daemon stupisce lo spettatore spingendosi oltre i limiti, senza per questo risultare forzato. Episodio dopo episodio, scena dopo scena, gli autori mettono in mostra l’animo (dis)turbato e disturbante del principe Targaryen che mette in ombra quasi tutti gli altri personaggi.
Anche se col nuovo taglio di capelli non ricorda più il Legolas di Westeros ma la sua versione in The Crown del principe Filippo di Edimburgo, lo spettatore si appresta alla visione dei restanti episodi con aspettative altissime su quello che potrebbe fare l’uomo per cui la celebre frase sui Targaryen vale doppio.

Madness and greatness are two sides of the same coin. Every time a new Targaryen is born the Gods toss the coin in the air and the world holds its breath to see how it will land.

UNA STRUTTURA BEN DEFINITA


Nonostante qualche scena evitabile, come quella dei corteggiatori della principessa e del suo ritorno a King’s Landing (con il timore che sia servita solo a far vedere quel paio di volte in più Sir Criston Cole proteggere Rhaenyra prima di trasformarlo nel suo ufficiale gentiluomo), l’episodio è ricco di avvenimenti, soprattutto se si pensa che il tutto accade in pochi giorni.
Qui potrebbe celarsi un’altra pecca della serie. L’impianto di House Of The Dragon sembra essere quello di mostrare all’interno dell’episodio fatti che avvengono in un periodo molto breve per poi fare un salto temporale importante con l’episodio successivo. Questa scelta risulterà poco elegante e armoniosa, soprattutto per chi non guarda la serie settimana dopo settimana ma la recupererà in binge-watching, trovandosi tra un episodio e l’altro con personaggi cresciuti/maturati in virtù del tempo che passa, pur senza aver partecipato a tale trasformazione. Motivo per cui potrebbe sembrare strano vedere una ragazzina totalmente disinteressata a sesso e matrimonio trasformarsi in una donna in grado di farsi zio e guardia del corpo in una sola notte. Plot twist.

L’EVOLUZIONE DI RHAENYRA TARGARYEN IN CERSEI LANNISTER


Il personaggio di Rhaenyra ha preso forma più lentamente rispetto a quello dello zio. Questa puntata però rappresenta sicuramente un turning point, non solo per la maturazione sessuale, ma anche per la gestione delle conseguenze della stessa.
Rhaenyra non è mai apparsa una principessa frivola e disincantata (come poteva essere la Lady Sansa delle prime stagioni di Game Of Thrones). In questo episodio però compie un salto di qualità, mentendo spudoratamente e senza esitazione alla sua amica e matrigna e convincendo il padre a disfarsi dell’Hand Of The King che cercava di screditarla.
Rhaenyra dimostra di avere il carattere e le capacità per giocare al gioco del trono, sicuramente più del padre, un Re Viserys troppo in balia dei caratteri forti che lo circondano e che si sta consumando a causa delle ferite procurate dalle spade del trono. Il fatto che in ogni episodio venga mostrato come le piaghe si stiano diffondendo, senza che nessuno se ne preoccupi particolarmente, fa presagire che non sarà un dettaglio trascurabile.
Nei libri si parla della credenza, diffusa in seguito alle morti tragiche proprio dei re Targaryen, per cui a ferirsi con le spade del trono siano i sovrani che non meritano di sedersi su quel trono. La malattia del re quindi potrebbe non essere semplicemente un’infezione incurabile ma il simbolo che qualcun’altro meriti di diventare il Re dei Sette Regni e che la guerra per il trono sia molto vicina.

 

THUMBS UP THUMBS DOWN
  • Daemon, personaggio perfetto ogni volta che è in scena
  • Evoluzione di Rhaenyra in vera giocatrice per il trono
  • Intrighi e incesti per essere in linea con i valori del brand
  • Salti temporali e episodi concentrati: forse un impianto un po’ rozzo

 

Anche se la scrittura non ha ancora lasciato il segno, House Of The Dragon dimostra tutto il suo potenziale con un episodio spiazzante trainato dai due personaggi principali.

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