Them: The Scare 2×04 – Happy Birthday, Sweet BoyTEMPO DI LETTURA 3 min

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Them 2x04 recensioneCi vuole molto coraggio per fare ciò che è stato fatto in questo quarto episodio. Ci vuole coraggio perché snatura uno di quegli stilemi classici delle serie tv in cui bisogna per forza di cose aspettare il penultimo e/o l’ultimo capitolo per avere chiarezza sul serial killer e/o sui mandanti. Non qui, non con Little Marvin.
Nonostante ci sia una grossissima componente soprannaturale da spiegare, verosimilmente nella restante metà di stagione, la scelta di Little Marvin e del suo gruppo di sceneggiatori di rivelare chi sia il serial killer che sta ammazzando tutti è encomiabile. Non solo perché aiuta finalmente a capire la trama relativa ad Edmund che era un grosso punto interrogativo vista la distanza con quella di Dawn, ma perché aumenta la complessità narrativa andando a creare due storyline che sono unite, ma anche separate dato che, a questo punto si può affermare con una discreta certezza, si svolgano in due timeline differenti vista la “colpevolezza” della versione umana di Edmund.
Rimangono aperte ancora moltissime domande, come per esempio il collegamento che unisce le varie vittime che non sembrano avere assolutamente niente in comune e, allo stesso modo, anche il modus operandi della versione soprannaturale di Edmund oltre che al come sia arrivato a perseguitare le sue vittime dall’aldilà.
Scegliere di rivelare un dettaglio così importante della trama esattamente allo scoccare della metà della stagione è una scelta coraggiosa che va controcorrente rispetto a qualsiasi altra serie tv vista in precedenza (o almeno rispetto al 99% di quell’enorme mole vista da chi scrive queste righe). Ma è una scelta palesemente calcolata sia per dare un senso al personaggio di Edmund, sia per dare un’ulteriore spinta alla trama che d’ora in poi prenderà un’altra direzione, probabilmente ancora più thriller e macabra. E va bene così.

You were adopted. The heart medication that your doctor prescribed? It was because of your father’s heart condition. But you don’t have his condition. He’s not your biological father and I’m not your biological mother.

GENITORI ADOTTIVI, PROSTITUTE E POLIZIOTTI FASCISTI


Edumd e Dawn stanno lentamente accumulando punti in comune e Little Marvin e gli altri sceneggiatori lasciano intendere che ci sia molto di più da scoprire (ovviamente essendo una serie tv sarebbe assurdo aspettarsi il contrario).
La scoperta che Dawn sia stata adottata può serenamente essere messa in contrapposizione con il rifiuto del padre di Edmund (ma anche di tutta la famiglia) di accettarlo come figlio adottivo, due scene che hanno dinamiche simili ma esiti e prospettive differenti. Questo visto che nel caso di Dawn è la madre a voler essere accettata, mentre in quello di Edmund è lui come figlio a voler essere considerato come tale. La contrapposizione non è casuale, ha un senso ma non è ancora chiara la direzione generale della storia, il che stimola l’appetito.
In tutto ciò, va sempre fatto un plauso ad attori e regia ma nello specifico va fatta una lode particolare a Luke James, attore misconosciuto visto il suo passato per lo più come cantante, che in questa puntata ha raggiunto il massimo della sua performance recitativa durante l’interrogatorio. Un momento non carico di adrenalina come poteva esserlo quello di Dawn accerchiata dalla gang di poliziotti, ma che riesce a dare benissimo l’idea della sua personalità e delle sue turbe mentali, giusto nel caso non fosse chiaro.

 

THUMBS UP THUMBS DOWN
  • L’intervista/audizione durante l’interrogatorio
  • Dawn adottata, come Edmund
  • Il faccia a faccia tra Dawn e la gang di poliziotti
  • Niente

 

C’è veramente poco che si può dire contro episodi di questo calibro, vuoi per il coraggio nel cambiare il “pronosticabile”, vuoi per esserci riusciti. Bravi tutti, un giro di boa così riempie il cuore di gioia.

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Fondatore di Recenserie sin dalla sua fondazione, si dice che la sua età sia compresa tra i 29 ed i 39 anni. È una figura losca che va in giro con la maschera dei Bloody Beetroots, non crede nella democrazia, odia Instagram, non tollera le virgole fuori posto e adora il prosciutto crudo ed il grana. Spesso vomita quando è ubriaco.

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