Ms. Marvel 1×06 – No NormalTEMPO DI LETTURA 4 min

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Ms. Marvel 1x06 recensioneÈ inutile dire che questo sia uno dei migliori episodi della serie, forse il migliore. Ci si trova davanti alla chiusura di un cerchio ma anche all’apertura di un ciclo a più ampio respiro che punta a collegare Ms. Marvel a Captain Marvel e, perché no, anche a Shang-Chi.
Eppure, mettendo in prospettiva la serie all’interno della Fase 4 del MCU, la sensazione che si potesse fare qualcosa di più c’è ed è come un prurito che non si riesce a grattare via. Ci sono elementi buoni ma c’è anche tanta superficialità nella scrittura e questo finale non ne è esente, specialmente nella realizzazione dell’attacco della scuola con tanto di diretta Instagram e personaggi che sanno magicamente dove sono tutti gli altri. Ma tant’è.
Ms. Marvel, come tutte le altre serie, da Loki a Hawkeye, passando per Moon Knight e Wandavision, ha un tono tutto suo e diverso dagli altri, un tono che in questo caso è molto più vicino al teen-drama e, di conseguenza, si pone su un livello meno serio e “mortale”. Con tutto ciò che ne consegue.

Yusuf:Beta, you were just so perfect, that’s what kamal means in Arabic: “perfect”. But in Urdu, it’s more like… What’s the word? “Wonder.” “Marvel.” Kamal means marvel.
Kamala:I share the same name as Carol fricking Danvers?
Yusuf:I don’t know who that is. But you sure are and always have been our own little Ms. Marvel.

LA NASCITA DI MS. MARVEL


In un’accelerazione della trama doverosa visto il tempo a disposizione rimasto, la showrunner Bisha K. Ali ed il suo team di sceneggiatori sono quindi costretti a forzare alcuni passaggi che magari in un altro contesto avrebbero richiesto più di 6 episodi per attuarsi. Se si chiude un occhio su quest’accelerazione improvvisa che porta i genitori di Kamala a cambiare completamente opinione su di lei, ci si trova ad un bel momento di crescita della protagonista sia nei rapporti con i genitori, sia nella trasparenza con cui discute dei suoi poteri.
La contrapposizione con i primi episodi è palese ed è costruita proprio per enfatizzare un progresso che è arrivato grazie a tutti i character. Un progresso che si manifesta anche nel modo in cui papà e mamma Khan danno la loro benedizione alla figlia e “costruiscono” la supereroina: mamma Muneeba crea il suo outfit, papà Yusuf le rivela il nome. Un’origine piuttosto innovativa/diversa se la si confronta con Peter Parker o Kate Bishop e che si adatta piuttosto bene con il mondo di Kamala.

Kamala, there’s something different in your genes. Like… like a mutation.

LA PRIMA MUTANTE


L’elefante nella stanza di cui non si è ancora parlato non può che essere quello con cui la serie decide di sganciare la bomba X: “like a mutation”.
La scelta di cambiare le origini di Kamala facendola passare da inumana (nei fumetti) a mutante (nel MCU) affonda le sue radici in eventi extra-cinematografici relativi al passaggio dei diritti dei mutanti da Fox a Disney. Una scelta che negli anni ’00 e ’10 ha portato la Marvel a bloccare la creazione di nuovi mutanti nei fumetti per non estendere ulteriormente il potenziale di un’azienda rivale e, al tempo stesso, ha costretto Feige e la Marvel ad utilizzare gli Inumani come pura alternativa. Come la storia parla da sé però, sia gli Inumani che (l’imbarazzante) Marvel’s Inhumans sono stati un fallimento e quindi, ora che c’è la possibilità di riutilizzare Wolverine e soci, questo è fondamentalmente un nuovo inizio.
Per i puristi delle trasposizioni da formato cartaceo a pellicola questa però è una scelta che suscita parecchio fastidio perché sembra separare Kamala dalla sua vera natura. Al momento è ancora poco chiaro dove si voglia andare a parere, rimane però evidente come Ms. Marvel stia creando clamore più che altro per ciò che promette l’MCU in futuro, piuttosto che per quanto mostrato. E questo va ricordato.

 

THUMBS UP THUMBS DOWN
  • Confronto con la famiglia sulla sua nuova identità e creazione di Ms. Marvel come supereroina
  • Riproposto nuovamente il pregiudizio e l’atteggiamento ostile delle forze dell’ordine (Damage Control in questo caso) nei confronti di una comunità musulmana
  • CGI ben curata
  • Finalmente replicati i poteri di Ms. Marvel come nei fumetti
  • Post credit #1: Kamala è una mutante
  • Post credit #2: Carol Denvers
  • Alcune forzature sparse sia a livello di gestione dell’azione, sia del cambio d’opinione dei genitori di Kamala

 

Ms. Marvel si conclude con un buon episodio che sancisce ufficialmente la presa di coscienza di Kamala nel ruolo di supereroina, rinvigorisce il senso di accettazione che ha fatto da trait d’union per tutta la serie ed espande ulteriormente l’universo narrativo di Kevin Feige.

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Fondatore di Recenserie sin dalla sua fondazione, si dice che la sua età sia compresa tra i 29 ed i 39 anni. È una figura losca che va in giro con la maschera dei Bloody Beetroots, non crede nella democrazia, odia Instagram, non tollera le virgole fuori posto e adora il prosciutto crudo ed il grana. Spesso vomita quando è ubriaco.

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