“Bail is denied.”
Dopo una puntata fortemente introduttiva, il secondo episodio stagionale di Perry Mason contribuisce a delineare con maggiore chiarezza il perimetro all’interno del quale agiranno il protagonista e i suoi associati. Il loro compito, infatti, sarà quello di difendere i fratelli Rafael e Mateo Gallardo, accusati dell’omicidio di Brooks McClutcheon da parte dell’ambizioso Assistente Procuratore Milligan.
Essendo nella Los Angeles degli anni ’30, anche questo caso presenterà un’opportunità per esplorare il razzismo imperante nella società dell’epoca e la vita delle comunità marginalizzate che emigravano dal Messico alla California e spesso vivevano in baracche piuttosto fatiscenti. Questo approccio si discosta molto dallo show originale, nel corso del quale le tematiche del razzismo e della discriminazione non furono mai affrontate. Tuttavia, lo spirito del personaggio è pienamente presente anche nella versione attuale. Entrambi gli show sono figli del proprio tempo, ma i due Perry Mason hanno qualcosa in comune. Ciò è stato sottolineato, seppur con accezione negativa, da Hamilton Burger nel corso della precedente puntata. Sotto una superficie cinica, Perry Mason crede fortemente nella giustizia e in ciò che è giusto. E, alla fine, ciò rappresenta l’anima di questo show.
I FRATELLI GALLARDO
Come sottolineato nel corso della sezione introduttiva, la puntata è iniziata con un annuncio dell’ufficio del Procuratore Distrettuale: i fratelli Gallardo sono stati arrestati per l’omicidio di Brooks McCrutheon. Completamente ignorati dall’avvocato d’ufficio, i familiari degli accusati si rivolgono allo studio legale Mason, memori della sua scelta di difendere un’altra accusata a cui non credeva nessuno, ossia Emily Dodson.
Come prevedibile, nel corso dell’episodio è stato mostrato il processo interiore di Mason. Seppur emotivamente non pronto per affrontare un nuovo processo di questo tipo, la sua curiosità e la voglia di giustizia hanno preso rapidamente il sopravvento.
Mason e Della Street, dunque, difenderanno i fratelli Gallardo. Nel corso della prima stagione spesso Emily Dodson doveva affrontare i pregiudizi causati dal suo essere donna. In questo caso, invece, saranno presenti (e lo sono già) evidenti componenti di discriminazione razziale. In primis, come si è visto nel corso dell’udienza preliminare, da parte del giudice stesso.
UN CASO COMPLESSO
Come nel caso dell’omicidio del piccolo Charlie Dodson, un’uccisione apparentemente scontata – quella di McCrutcheon – nasconde una moltitudine di personaggi e dinamiche poco chiare che devono essere svelate. Questo secondo episodio, pur mantenendo il ritmo piuttosto lento che caratterizza lo show, ha comunque mostrato diversi elementi che dovranno essere approfonditi nel corso della stagione.
Durante la puntata, innanzitutto, è stato scoperto che la vittima era in bancarotta e aveva gravi problemi finanziari. Inoltre, è nuovamente riapparso l’ex detective Holcomb, noto per i suoi metodi non ortodossi. Sono stati introdotti poi personaggi come Goldstein, il venditore di frutta e verdura misteriosamente ucciso dopo aver ricevuto un mandato di comparizione. Lo stesso mandato di comparizione, come mostrato nel finale, che aveva ricevuto anche la vittima.
La narrazione, dunque, si svolgerà principalmente su due binari ben distinti ma collegati. Da un lato le arringhe in tribunale per cercare di dimostrare l’innocenza dei Gallardo, dall’altro le indagini da parte di Mason e dei suoi associati per comprendere i veri responsabili dell’omicidio di McCrutcheon e il loro movente.
PREGIUDIZI VARI ED EVENTUALI
Le scene ambientate all’interno della corte svolgeranno anche in questa stagione un ruolo di primo piano. Le evidenze sono molto circostanziali e non mostrano la colpevolezza dei due fratelli. Tuttavia, a causa dei pregiudizi del giudice e della giuria, le sole prove non saranno sufficienti a scagionare gli imputati. Sarà necessario, infatti, l’utilizzo di strumenti retorici in grado di far breccia all’interno di preconcetti e malcelato razzismo per far prevalere la giustizia.
La tematica del razzismo era stata già affrontata nel corso della prima stagione con le storyline legate a Paul Drake. In questa stagione, le vicende dell’ex poliziotto continuano a mostrare con efficacia la vita di un uomo afroamericano negli anni ’30. Per di più, in questo caso l’antagonista non è un poliziotto corrotto come Holcomb, bensì uno degli alleati di Mason, vale a dire Strickland. Il tutto accaduto perché pensava che Drake – per spirito di lealtà verso la comunità – non avrebbe contribuito all’arresto di un altro afroamericano.
Infine, è necessario sottolineare un ultimo punto riguardo alla componente della denuncia sociale. Le tematiche della discriminazione sono pienamente integrate nelle storie perché erano una caratteristica strutturale della società americana. Inoltre, è possibile vedere anche una commistione tra discriminazione razziale e povertà.
Si pensi alla scena in cui Della Street va a visitare la famiglia Gallardo. Mentre cammina tra le baracche, Della incontra molte famiglie di bianchi americani che vivono assieme alle famiglie messicane. Il racconto, dunque, non contiene delle tematiche inserite in modo scollegato dalla narrazione. Al contrario, l’obiettivo è quello di fornire un racconto autentico e sfaccettato della società americana degli anni ’30, per mostrare il risultato di un mondo dominato dal razzismo e dalle conseguenze drammatiche della Grande Depressione. La decisione di mostrare la vita nelle Hoovervilles ne è l’esempio più lampante.
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Un secondo episodio meno statico di quanto si potesse pensare e, soprattutto, temere.
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Romano, studente di scienze politiche, appassionato di serie tv crime. Più il mistero è intricato, meglio è. Cerco di dimenticare di essere anche tifoso della Roma.