Ragnarok 3×01 – 3×02 – War Is Over – Till Death Do Us PartTEMPO DI LETTURA 4 min

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Ragnarok 3x01 recensioneLa scorsa stagione di Ragnarok si era chiusa in maniera tutto sommato interessante: Loki diventava “mamma”, Thor entrava in possesso di Mjölnir, gli Jutul erano più o meno sopravvissuti. Era stato ovviamente dato ampio spazio al proseguo della trama lasciando aperti diversi punti principalmente riassumibili nel rapporto di odio-amore tra i due fratellastri e nella guerra-coesistenza tra i giganti e gli dei norreni rimasti.
La 3° stagione di Ragnarok arriva quindi a chiusura di un ciclo visto che è stata anche concepita come l’atto finale della serie norvegese di Netflix. Una chiusura a cui francamente non dispiace assistere sia per dare un senso alle ore investite precedentemente nel progetto, sia per la curiosità di vedere se effettivamente l’apocalisse norrena, ovvero il Ragnarok del titolo, accadrà oppure no.
I due showrunner Adam Price ed Emilie Lebech Kaae, che già avevano firmato tutte e sei le sceneggiature della 2° stagione, sono ritornati per altrettanti episodi anche in quest’ultimo atto.

UN MARTELLO PER DOMARLI E NEL BUIO INCATENARLI


Tra i due episodi analizzati, “War Is Over” è sicuramente il migliore, quello che subisce meno sviste a livello di sceneggiatura e anche quello in cui Magne non si fa odiare dal pubblico (perché la versione posh e arrogante è intollerabile).
Però la season premiere non è solo questo ma è anche un ottimo inizio per l’ennesimo faccia a faccia tra Magne e Laurits che sono ora diventati vittime delle loro stesse azioni e non del destino. I due fratellastri hanno infatti preso strade completamente diverse, esattamente come la loro controparte mitologica e fumettistica, ma la loro faida rimane uno dei punti d’interesse principali per cui lo spettatore continua a seguire lo show e quindi va alimentata.
Bisogna anche tener conto di Jörmungandr, quel mostro che ora vive nelle acque di Edda e che verrà sicuramente rispolverato per il series finale andando a rimettere l’uno contro l’altro i due fratelli, ovviamente a beneficio degli Jutul. Fino ad allora però bisognerà sopportare tanto teasing e pochi fatti.

Ragnarok 3x02 recensioneIL MARTELLO PARLANTE


Lo zio Benjamin Parker ha avuto un ruolo formativo nella crescita di Peter ma lo ha avuto ancora di più quando è morto assassinato per colpa dell’arroganza di Peter Parker che, come Spider-Man, non ha fermato il ladro quando ne ha avuto l’occasione. Guardando dove Price e Lebech Kaae stanno trascinando Magne, c’è più di qualche somiglianza con l’inizio della storia di Peter Parker, bisogna però vedere se ci sarà anche una fine simile oppure no.
Nei fumetti Marvel, il Thor più famoso rispetto alla versione interpretata da David Stakston ha affrontato un percorso simile ed è stato più e più volte rappresentato in una versione carica di hybris, salvo poi accorgersi dei propri errori e ritornare sui propri passi imparando la lezione. Molto probabilmente questo è lo stesso intento che i due showrunner hanno tracciato per Magne, un percorso per diventare un “eroe” che passa per un’accentuata percezione di se stesso ora che è diventato invincibile con Mjölnir ma che potrebbe essere anche ridotta di qualche nota senza copiare anche i passi falsi della versione cinematografica dello Spider-Man di Sam Raimi. E per passi falsi si intende ovviamente i passi “di danza” falsi che ancora tormentano Tobey Maguire e la versione emo di Spider-Man col costume nero da simbionte.
Vedere Magne “andare a letto col nemico” è un qualcosa di insensato che andrebbe possibilmente evitato, però al tempo stesso si può immaginare il perché sia stato accoppiato con Saxa (come anche spiegato per altro nella puntata), anche se sembra più evidente l’intenzione di lavorare sul fattore amoroso piuttosto che su quello strategico degli Jutul.

 

THUMBS UP THUMBS DOWN
  • Magne e Saxa non dispiacciono affatto insieme…
  • Interessante il cambio di prospettiva dato da Mjölnir che rende Magne invincibile
  • Jörmungandr fa sognare in grande
  • … ma la svolta di Magne come bullo è esagerata
  • L’entrata in scena al matrimonio è imbarazzante
  • Diversi momenti inutili tipo la chiamata tra Fjor e Magne per pagare i vestiti

 

Il ritorno di Ragnarok non è dei peggiori ma non è neanche dei migliori. Il classico escamotage narrativo di trasformare il protagonista buono in uno dei cattivi è un qualcosa di visto e rivisto, ci si augura caldamente che questa non sia la trama orizzontale che aspetta il pubblico per i prossimi quattro episodi.

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Fondatore di Recenserie sin dalla sua fondazione, si dice che la sua età sia compresa tra i 29 ed i 39 anni. È una figura losca che va in giro con la maschera dei Bloody Beetroots, non crede nella democrazia, odia Instagram, non tollera le virgole fuori posto e adora il prosciutto crudo ed il grana. Spesso vomita quando è ubriaco.

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