Scenes From A Marriage ha fatto irruzione nel panorama seriale di questo inizio d’autunno per ritagliarsi una posizione di tutto rispetto, come solo un prodotto HBO sa fare.
Chi scrive questa recensione è solita criticare la recente moda di dilungarsi in episodi di un’ora e più. Infatti, spesso il minutaggio eccessivo porta a riempire lo schermo con storyline e scene filler del tutto accessorie.
Scenes From A Marriage non corre il pericolo di imbattersi in tale critica.
Anzi, questo episodio, forse più degli altri, sembra durare anche più di un’ora, un’eternità quasi, senza che ciò rappresenti un difetto. È infatti dovuto allo stile della serie che senza salti temporali accompagna i protagonisti nelle loro interazioni in tempo reale infondendo all’atmosfera una carica emotiva fortissima e costante.
DIALOGHI CHE RACCONTANO
Come si è detto, la seria ha un’impronta teatrale, data sicuramente dalla messa in scena di vicende che si svolgono quasi esclusivamente in una stanza, o comunque in un’unica location chiusa, esattamente come a teatro. Ad un’impostazione teatrale della scena fa necessariamente seguito un’impronta teatrale del linguaggio.
Infatti, in Scenes From A Marriage è il dialogo a dettare il ritmo della narrazione e, anzi, a svolgere il ruolo di narratore stesso. È alle parole dei protagonisti che è infatti affidato il compito di narrare le vicende che non appaiono sullo schermo: la fine della storia di Mira con Poli, il dialogo con il suo capo, l’incontro tra Jonathan e la sua collega.
Nonostante questo i dialoghi non risultano didascalici o banali. Le performance di Chastain e Isaac si reggono, infatti, su una sceneggiatura solidissima che sviscera, approfondisce e ferisce i sentimenti dei protagonisti, e quelli del pubblico.
LEZIONI DI RECITAZIONE
Al termine della visione di questo quarto capitolo si prova un sentimento ambivalente. Da un lato la rappresentazione è talmente immersiva da volerne ancora; dall’altro ci si sente sollevati perché con l’episodio termina anche quel senso di inquietudine, sofferenza e malinconia di cui è permeato e che con un processo quasi osmotico passa dai protagonisti agli spettatori.
Infatti, Jessica Chastain e Oscar Isaac, della cui chimica si era già parlato sul red carpet del Festival del cinema di Venezia, portano sullo schermo le emozioni che attanagliano i due personaggi in modo ineccepibile, facendole provare con un’intensità quasi disturbante anche al pubblico che li osserva.
Nonostante le azioni di Mira porteranno i più a parteggiare per Jonathan, di fronte a un’interpretazione così sentita e sofferta della Chastain, che esprime con ogni mezzo i profondi dilemmi interiori della donna, non si può non empatizzare anche con il suo personaggio, impressionante per stratificazione e interpretazione.
I DIDN’T SEE THAT COMING – PART 1
Nonostante anche il quarto capitolo sia principalmente un lungo dialogo tra i due coniugi, due plot twist interrompono bruscamente la scena, entrambi destando sorpresa nello spettatore.
All’inizio i protagonisti appaiono sereni mentre, tra divorzio e vendita della casa, stanno voltando pagina. Sembra improbabile che possa scattare un momento di passione, soprattutto dopo il tentativo di intimità bloccato da Jonathan nell’episodio precedente.
Invece, da un momento all’altro lo spettatore si trova travolto da una scena di sesso incredibilmente realistica, sia nel timing che nell’atmosfera: nessuna colonna sonora, nessuna scena al rallentatore o salti temporali.
Solo quando Jonathan confessa che non prova più nulla per Mira si capisce da dove sia venuto l’impeto che ha sorpreso tanto lo spettatore quanto la donna.
I DIDN’T SEE THAT COMING – PART 2
Dopo il furibondo litigio che ne scaturisce, è lecito aspettarsi che il climax della narrazione sia passato. Invece, con un colpo di coda inatteso, arriva l’escalation finale di violenza.
Con una scena visivamente opposta a quella del secondo episodio, in cui Mira lascia sull’uscio Jonathan che la stritola in un abbraccio, è ora l’uomo ad andarsene dopo un combattimento asfissiante proprio su quella porta.
È un finale di puntata inaspettato, intenso e disturbante come la serie stessa.
I titoli di coda scorrono su scene temporalmente successive, quando la tempesta è letteralmente e figurativamente passata. La luce del sole che illumina le stanze vuote dopo il trasloco dona sollievo e pace, in contrasto con la scenografia buia che ha accompagnato gran parte della narrazione.
THUMBS UP | THUMBS DOWN |
|
|
Nonostante il proliferare di serie e piattaforme, HBO è salda sul podio (se non al primo posto) per qualità di contenuti. Scenes From A Marriage ne è l’ennesima conferma.
Quanto ti è piaciuta la puntata?
5
Nessun voto per ora