Lockwood & Co. 1×01 – This Will Be UsTEMPO DI LETTURA 4 min

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Lockwood & Co. 1x01 Recensione

Il 30 gennaio, la popolare testata online The Huffington Post ha pubblicato l’analisi settimanale degli show più popolari su Netflix a livello planetario. Al primo posto si trovava Ginny & Georgia, un dramedy che – al di là di controverse battute su Taylor Swift – ha riscosso un ampio successo di pubblico (e una tiepida reazione della critica) sin dall’uscita del pilot nel 2021. Al secondo posto, invece, si trovava Lockwood & Co., una nuova serie prodotta proprio dalla stessa Netflix e la cui prima stagione, della durata di 8 episodi, è stata pubblicata interamente in data 27 gennaio. Di genere thriller sovrannaturale con tinte adolescenziali, lo show è basato sull’omonima pentalogia di Jonathan Stroud, apprezzato scrittore britannico specializzato in storie ambientate in mondi alternativi e che hanno come protagonisti adolescenti.
L’adattamento televisivo delle opere letterarie è stato realizzato da Joe Cornish (Ant-Man) che ha ricoperto anche il ruolo di sceneggiatore e regista del pilot e del season finale. La prima stagione si basa sui primi due libri della pentalogia di Stroud, ossia The Screaming StaircaseThe Whispering Skull. Come avvenuto anche per altri adattamenti – come il poliziesco Dublin Murders – le vicende dei due romanzi non si susseguono cronologicamente, ma sono state integrate all’interno della stessa trama orizzontale.

IL PROBLEMA


Il mondo in cui è ambientato lo show è uguale al mondo reale, se non per una grande differenza: in seguito a un misterioso evento noto come Il Problema, i fantasmi hanno iniziato ad attaccare le persone durante le ore notturne. Per di più, è sufficiente il semplice tocco di un fantasma per uccidere una persona.
Per questo motivo, nel corso degli anni, sono nate agenzie specializzate nella caccia ai fantasmi. In particolare, queste agenzie lottano contro i fantasmi, sfruttano i loro punti deboli e li sconfiggono in modo da liberare posti che erano infestati.
Buona parte del pilot è dedicata proprio alla narrazione della vita all’interno di una di queste agenzie. Si tratta dell’agenzia Jacobs, nel Nord dell’Inghilterra. Per qualche anno, in quell’agenzia ha lavorato Lucy (Ruby Stokes, Bridgerton), una ragazza adolescente che ha la capacità di percepire la presenza dei fantasmi grazie all’udito. Sebbene le agenzie siano gestite da adulti, infatti, sono i ragazzi adolescenti a essere maggiormente in grado di trovare i fantasmi e, conseguentemente, di combatterli.

LOCKWOOD & CO.


Il prologo iniziale, dunque, è composto di un lungo flashback atto a mostrare il background di Lucy e anche a introdurre lo spettatore al mondo della lotta contro i fantasmi. Dopo la morte sul lavoro di tutti i suoi colleghi, Lucy – ancora minorenne – scappa a Londra e viene assunta dall’unica agenzia gestita da adolescenti. Si tratta della Lockwood & Co., fondata da Anthony Lockwood (l’esordiente Cameron Chapman) e dal suo amico George (Ali Hadji-Heshmati).
Il cuore dello show, dunque, è rappresentato dai casi che la Lockwood dovrà affrontare nel corso delle puntate. Basandosi sul pilot, ci si può aspettare molte “tematiche classiche” come ad esempio il tema degli underdog idealisti che cercano di farsi largo in un mondo composto da agenzie potenti e senza scrupoli.
Inoltre, come nella più classica delle serie adolescenziali, molta attenzione è riservata al rapporto tra i tre protagonisti e alla nascita, nonchè sviluppo, della loro amicizia. Peraltro, uno dei punti a favore del pilot è proprio il bilanciamento delle dinamiche teen, che spesso negli show Netflix sono eccessivamente enfatizzate. Almeno in questo primo episodio, Lockwood & Co. sembra rappresentare l’eccezione alla regola.

PROSPETTIVE A LUNGO TERMINE


Trattandosi di un’agenzia di detective, seppur specializzata in fantasmi, l’aspettativa è che la narrazione si sviluppi seguendo due direzioni: da un lato i casi del giorno, di tipo autoconclusivo, dall’altro lato invece una storyline di lungo respiro che affronti i temi alla base dello show. In primis, ovviamente, la verità sullo scoppio del Problema.
Nel complesso, il pilot di Lockwood & Co. è soddisfacente. L’ambientazione e la sceneggiatura, infatti, riescono a caratterizzare bene il mondo in cui si trovano i personaggi. Inoltre la narrazione ha un ritmo piuttosto veloce, ma non è frettolosa.
Dunque, nonostante la presenza di alcune criticità, come la recitazione dei co-protagonisti e le scene di combattimento, è possibile affermare che Lockwood & Co. sia uno show adolescenziale che, nonostante questa etichetta, può risultare appetibile per ampi segmenti all’interno della popolazione complessiva degli spettatori di serie tv.

 

THUMBS UP THUMBS DOWN
  • L’idea alla base della pentalogia è molto interessante
  • Ruby Stokes è convincente nei panni di Lucy
  • Buon ritmo nella narrazione
  • Almeno per quanto riguarda il pilot, non sono presenti componenti eccessivamente teen, che potrebbero alienare parte degli spettatori
  • Un grande classico delle serie teen: attori molto più grandi rispetto ai personaggi che interpretano
  • Cameron Chapman sembra un passo indietro rispetto a Ruby Stokes, in termini di recitazione
  • Le scene di combattimento potrebbero rappresentare un punto debole dello show

 

Un buon inizio e le premesse per un solido proseguimento.

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Romano, studente di scienze politiche, appassionato di serie tv crime. Più il mistero è intricato, meglio è. Cerco di dimenticare di essere anche tifoso della Roma.

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