Sex Education torna dai suoi affezionati spettatori dopo un anno e mezzo e un messaggio vocale che ha fatto esultare, e tremare di rabbia, praticamente ogni fan della tormentata storia d’amore tra Otis, l’impacciato protagonista della serie, e Meave, ragazza in fondo dal cuore tenero.
Il season finale della scorsa stagione aveva concluso degnamente gli archi di tutti i personaggi (con la grande, grandissima, eccezione di Otis e Meave) facendo emergere, come già in passato, la qualità di questo show: Laurie Nunn è riuscita a destreggiarsi tra le storie di tutti i suoi personaggi non tralasciando dettagli, anzi, espandendo sempre di più il mondo del liceo Moordale e dei suoi studenti, insegnanti e genitori.
I percorsi di Eric, Adam, Lily ed Ola risultano ora fondamentali e più che funzionali per un’ulteriore espansione. Infatti, il tema centrale della serie, l’educazione sessuale, risulta sempre al centro della narrazione senza mai scadere nel volgare ma utilizzando molto spesso il meccanismo comico per ulteriori approfondimenti.
Sicuramente di grande impatto (e forse anche una delle migliori della serie) è l’opening inedita di questa premiere, a partire dai protagonisti dei primi istanti e, soprattutto, dal trionfo dell’amore (cioè del sesso) tra i personaggi. In pochi secondi gli autori hanno tirato le fila dei percorsi di character secondari come Olivia e messo al centro i problemi sessuali di altri come Dex Thompson, dimostrando una grande sensibilità. Questo perché lo show non scade mai nel volgare, proponendosi quasi come un contenitore di informazione aggiornato e fruibile per tutti.
IL TRIONFO DELL’AMORE E DELL’EVOLUZIONE
Tra il fantasma del vocale passato, il terribile “re del sesso” del presente e l’ansia del futuro, Otis, Meave, Eric e gli altri continuano le loro vite dopo l’estate. Il pancione di Jean, una sempre strepitosa Gillian Anderson (fresca fresca di Emmy), è cresciuto, come anche la sorpresa dei fan nel vederla in questa inedita versione quasi-mamma, stressata, stalker inquietante e, inaspettatamente, senza un uomo nei dintorni. L’attrice si cala nel ruolo totalmente e interpreta magistralmente il ruolo della sessuologa impegnata, in questa stagione, a difendere la sua dignità di donna, di professionista e del valore del suo lavoro. Il tutto nonostante qualche difficoltà, come le cicatrici non risanate della rottura con Jakob che l’aveva pesantemente segnata già alla fine della scorsa stagione.
La follia del sex musical di fine stagione segnava uno spartiacque anche nella narrazione, con la dimostrazione che le declinazioni della sessualità sono infinite. Con il trampolino di lancio dei percorsi di personaggi come Ola e Adam, gli autori hanno aperto infinite possibilità di approfondimento che hanno chiaramente colto al volo: il problema della virilità nell’omosessualità maschile di Adam, il non binarismo con la new entry di Cal Bowman, l’emergente Dua Saleh.
Sorprendente, infine, è la crescita dei protagonisti: il tema dei loro discorsi, le reazioni emotive ai problemi dell’adolescenza e il rapporto tra di loro si è evoluto ed è approdato ad una nuova fase. Per certi versi possono essere già considerati dei classici dei tempi che corrono. L’evoluzione e la fluidità, unitamente all’apertura mentale, sono probabilmente le chiavi di lettura di questa nuova stagione.
CHI LASCIA LA STRADA VECCHIA PER LA NUOVA… SA COSA LASCIA MA NON SA CIÒ CHE TROVA
La preside Hope (la new entry Jermina Kirke, conosciuta per il ruolo di Jessa Johansson in Girls e per Maniac), si presenta agli studenti della “Scuola del sesso” come una salvatrice. “She’s like Joan of Arc, but cooler“, secondo il modesto parere di Vivienne.
L’ex alunna del Moordale, già dalla presentazione del teaser e poi del trailer da parte di Netflix, non ha suscitato troppa simpatia e il suo atteggiamento alla mano sembra troppo studiato per poter confidare sulla buona fede di quest’ultima. D’altro canto, l’inserimento di tale personaggio è utile ai fini della trama per le complicazioni e i problemi che i protagonisti dovranno superare come i misteriosi “nuovi valori della scuola”.
THUMBS UP | THUMBS DOWN |
|
|
Sex Education tiene alto il livello tirando le somme delle due precedenti stagioni e il risultato è ottimo. Laurie Nunn si conferma un’ottima narratrice dell’adolescenza, regalando il teen drama di cui si aveva davvero bisogno. In ultimo, si spera nella fine immediata di Isaac e del suo doppiogiochismo.
Quanto ti è piaciuta la puntata?
2
Nessun voto per ora
Tags:
La notte sognivaga passeggia nel cielo ed il gufo, che mai dice il vero, sussurra che sono in me draghi ch'infuocano approdi reali e assassini seriali, vaghi accenti d'odio feroce verso chiunque abbia una voce e un respiro di psicosfera che rende la mia indole quanto mai nera. Però sono simpatica, a volte.