She-Hulk: Attorney At Law 1×06 – Just JenTEMPO DI LETTURA 4 min

/
0
(0)

In perfetta sintonia con il classico schema destinato alla maggior parte dei prodotti televisivi di casa Marvel, che consiste nel prendere all’amo lo spettatore attraverso trailer spettacolari, per poi rivelare in un secondo momento (spesso dopo due o tre puntate) le reali qualità del prodotto in questione, She-Hulk Just Jen: Attorney At Law si accoda a molti dei suoi successori e varca ufficialmente la soglia del “se ne poteva fare tranquillamente a meno” con un sesto episodio francamente imbarazzante.
Un prodotto inizialmente valutato in maniera positiva per via della sua leggerezza e della decisione di optare per una legal comedy perlopiù composta da episodi verticali e autoconclusivi, ha finito progressivamente per perdere quasi tutto il suo smalto, episodio dopo episodio, evidenziando ancora una volta i limiti dell’eccessivo bombardamento di prodotti cinetelevisivi a stampo supereroistico a cui si sta assistendo di recente, che porta inevitabilmente con sé un generale calo dal punto di vista della qualità della scrittura.

CI HANNO FREGATO UN’ALTRA VOLTA


Al termine della visione, oltre a ritrovarsi d’innanzi al già sopracitato dilemma in merito alla reale utilità della serie, la prima impressione è che, almeno dal punto di vista della scrittura, ci si sia abbandonati al lassismo più totale. In questo sesto episodio – il peggiore finora – emerge prepotentemente la mancanza di impegno nel voler raccontare qualcosa di innanzitutto coerente con la natura inizialmente “spensierata” della serie, e in secondo luogo di originale, riproponendo invece situazioni ridondanti – e mai divertenti – come ad esempio quelle relative al tema del peso che ha il suo alter ego She-Hulk all’interno della vita di Jen. Elemento che sicuramente rappresenta il fulcro del personaggio, ma che non per questo motivo deve essere affrontato in ogni singolo episodio come se fosse la prima volta. A maggior ragione se non vi è stato praticamente nessun tipo di cambiamento o evoluzione rispetto ai precedenti episodi.
Ancora una volta viene sottolineata l’inadeguatezza provata da Jen in merito al fatto che le persone la considerino meno interessante quando non è trasformata in She-Hulk. Concetto più volte portato agli occhi dello spettatore nei precedenti cinque episodi e che qui addirittura sembra riportare il character indietro sui suoi passi, eliminando tutti i progressi compiuti finora dal personaggio in termini di auto-consapevolezza e accettazione della sua duplice natura.

MAMMA MIA LA MONNEZZA CHE HO VISTO


Cosa dire invece in merito al “caso d’episodio”? Senza dubbio la trama secondaria più futile vista finora all’interno della serie e seriamente in concorso per essere uno dei segmenti narrativi più inutili di tutto il MCU. Un susseguirsi di situazioni idiote che ruotano attorno ad un vecchio viscido e libidinoso, per giunta immortale, in sostanza circondato da donne furiose che lo insultano perché è un pezzo di merda marito fedifrago, sottolineando l’ovvio e deviando verso il cringe in più di un’occasione.
Minutaggio, peraltro, rubato ad una trama principale che, se possibile, risulta essere ancora più inutile di quella secondaria. Titania, personaggio senza alcun senso con una parvenza di utilità dal punto di vista logico e/o narrativo, torna a sfidare la sua acerrima rivale per l’ennesima futile ragione e, ancora una volta, il loro scontro porta a un nulla di fatto. Ottimo.
I primi indizi in merito al disastro scenico che da lì a poco avverrà arrivano fin dall’inizio della puntata: Jen viene invitata a fare la damigella di nozze ad un matrimonio di una presunta amica del liceo e va, anche se non vorrebbe, perché si sente in dovere in quanto amica di famiglia(?). Riemergono le consuete ansie e insicurezze in merito alla sua natura di She-Hulk, Titania si presenta a caso e picchia Jen perché in pratica è gelosa della sua popolarità.
E così, tra una rosicata e un cazzotto nei denti, Titania finisce per essere sconfitta per l’ennesima volta dalla sua nemesi verde in un’atmosfera che ricorda nelle dinamiche le uscite di scena del Team Rocket nel cartone animato dei Pokémon. Stessa apprensione – zero – nei confronti della vita dei protagonisti e uscita di scena studiata appositamente per far ridere un bambino di terza elementare – che ridere, ha rubato la torta.
Un’ultima menzione d’onore va poi a Mallory Book, la quale, forte delle sue conoscenze legali, arriva addirittura a consigliare a Nikki di non ragguagliare Jen in merito alle diverse minacce di morte presenti online per non darle un ulteriore pensiero.
Complimenti. Un’etica esemplare.

 

THUMBS UP THUMBS DOWN
  • Dai che anche questa è quasi andata…
  • Trame principali e secondarie inutili
  • Episodio filler e per giunta orrendo
  • Titania villain più inutile di sempre
  • Generale scazzo autoriale nello scrivere la puntata

 

Un episodio che nella sua completa inutilità finisce per rappresentare a pieno tutti i lati negativi di questo recente bombardamento di spin-off, prequel, sequel e quant’altro. Un bombardamento che inevitabilmente non può far altro che portare a prodotti concepiti male e scritti ancora peggio, e quindi a episodi filler – e oggettivamente brutti – come questo.

Quanto ti è piaciuta la puntata?

0

Nessun voto per ora

Ventinovenne oramai da qualche anno, entra in Recenserie perché gli andava. Teledipendente cronico, giornalista freelance e pizzaiolo trapiantato in Scozia, ama definirsi con queste due parole: bello. Non ha ancora accettato il fatto che Scrubs sia finito e allora continua a guardarlo in loop da dieci anni.

Precedente

House Of The Dragon 1×06 – The Princess And The Queen

Prossima

The Patient 1×05 – Pastitsio