Star Trek: Discovery 5×07 – ErigahTEMPO DI LETTURA 4 min

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Star Trek Discovery 5x07 RecensioneC’è voluta una lunga attesa, ma dopo un digiuno lunghissimo Star Trek: Discovery torna a offrire un episodio godibile connesso alla trama orizzontale della stagione. “Erigah” ha rappresentato un’eccezione all’interno del grande marasma di passi falsi regalati da Discovery nelle ultime stagioni, però potrebbe perlomeno rappresentare una buona speranza verso una conclusione almeno decente per lo show che ha riportato Star Trek in televisione dopo più di dieci anni.
“Erigah”, lo dice stesso il titolo tratto da un termine Breen, ruota molto attorno alla nuova situazione politica che sta emergendo tra la Federazione e la specie di L’ak. Non a caso, l’episodio odierno vede al centro proprio la coppia criminale che sta dando non poco filo da torcere alla ciurma del capitano Burnham nella ricerca del potere dei Progenitori. Emerge sempre più, dunque, la nuova specie introdotta come papabile villain della stagione, mentre si rilancia verso il futuro continuando a strizzare l’occhio a Deep Space Nine.

TENSIONE POLITICA


Ciò che permea l’intero episodio è una tensione politica squisitamente “trekkiana”. Sin dalla serie originale, sono state narrate numerose guerre che hanno coinvolto la Federazione dei Pianeti Uniti, contro Klingon, Borg, Cardassiani, Fondatori e così via. Tutta via ciò che differenzia Star Trek da Star Wars è il suo non scendere quasi mai in prima linea per raccontare un conflitto. Spesso la guerra è raccontata da un punto di vista in particolare, evitando di mostrare catastrofi, distruzioni eccessive, concentrandosi sul lato strategico e sulla tensione politica prima di un conflitto.
È proprio quello che accade in “Erigah“, dove un primo contatto tra la nuova Federazione e i Breen rappresenta un crocevia per il futuro della galassia. Gli equilibri sono sottilissimi, ed è decisiva la figura di T’Rina, presidente di Ni’Var, finalmente riesumata dalla sua stantia love story con Saru (che manca sempre più). La scelta consiste nel consegnare nelle mani dei Breen la prigioniera Moll, che si scopre essere una risorsa ben più preziosa di quel che si credeva, ma fortunatamente non al corrente del prossimo indizio verso i Progenitori.

CACCIA ALL’EREDE


Già, proprio Moll. L’erigah del titolo è una taglia sul cadavere, una sentenza di morte in sostanza, data dal primarca Ruhn a suo nipote L’ak, come narrato in “Mirrors“. Ciò che non si sapeva, però, è che Moll e L’ak si sono anche segretamente sposati, comportando quindi che l’erigah di L’ak venisse ereditato anche dalla sua consorte umana. E non è tutto, secondo le conoscenze Breen di Rayner, L’ak è anche l’ultimo discendente di un lignaggio reale Breen, rendendo quindi necessario che ambisca al ruolo di primarca.
Un rompicapo non da poco, soprattutto se ci si aggiunge che il personaggio in questione è in fin di vita. A nulla servono le cure del dottor Culber, rendendo finalmente necessario un sacrificio (sperando non venga vanificato dal potere dei Progenitori in futuro). La storia dei due antagonisti è forse l’elemento più appassionante di questa stagione, rendendoli di fatto una specie di Romeo e Giulietta invischiati in una ricerca verso un potere incommensurabile e un conflitto potenzialmente disastroso per la galassia. Moll ha quindi diritto al trono dei Breen, rendendo forse un po’ esagerati i lignaggi che finiscono per confluire nella sua persona, ma comunque appassionanti per un finale di spessore.

ROTTA PER LE BADLANDS


Guardando al di fuori della tavola rotonda che sta gestendo la crisi Breen, gran parte degli ufficiali della Discovery sta studiando la placchetta Betazoide ritrovata nel precedente episodio. Continua quindi ad esserci la struttura narrativa a quest, per traghettare il mistero dei Progenitori fino a fine serie, ma almeno gli autori si sforzano di infarcire questa ricerca di easter egg e rimandi alle serie degli anni ’90 ormai sempre più spesso menzionate nei prodotti recenti. Il prossimo indizio verrà ricercato nelle Badlands, nel confine tra Federazione e Unione Cardassiana. Nomi che non possono non rievocare l’occupazione di Bajor, la Resistenza, la Zona Smilitarizzata e i Maquis. Ci si aspetta di vedere cosa è successo a questa porzione di galassia circa 800 anni dopo.

 

THUMBS UP THUMBS DOWN
  • La tensione politica tra Breen e Federazione
  • Il sacrificio di L’ak
  • Moll che si rivela figura cruciale…
  • Gli indizi verso il futuro che rimandano alle serie degli anni ’90
  • Un po’ di spazio per il simpatico ingegnere Reno
  • … ma forse fin troppe coincidenze ricadono sulla sua persona
  • Prosegue la struttura a quest verso il potere dei Progenitori

 

Finalmente Star Trek: Discovery si risolleva dal pessimo andamento generale, probabilmente anche grazie al maggior spazio concesso agli antagonisti che ora hanno un volto e un obiettivo, dando nascita finalmente a un conflitto. Le storie belle partono dai conflitti e forse Discovery potrebbe aver imparato la lezione.

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Giovane musicista e cineasta famoso tra le pareti di casa sua. Si sta addestrando nell'uso della Forza, ma in realtà gli basterebbe spostare un vaso come Massimo Troisi. Se volete farlo contento regalategli dei Lego, se volete farlo arrabbiare toccategli Sergio Leone. Inizia a recensire per dare sfogo alla sua valvola di critico, anche se nessuno glielo aveva chiesto.

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