Star Trek: Picard 2×09 – Hide and SeekTEMPO DI LETTURA 3 min

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Star Trek Picard 2x09 RecensioneLa luce alla fine del tunnel, la quiete dopo la tempesta: c’è speranza. Dopo un filotto di episodi in cui Star Trek: Picard stava ristagnando, senza dimostrare quel piglio e quella positività emersa nei primi episodi, ecco che “Hide and Seek” redime la seconda stagione in attesa del finale. L’episodio è pregno di azione, mettendo in scena l’atteso showdown tra la Regina Borg e il gruppo guidato dall’ammiraglio della Flotta Stellare.
Inoltre, “Hide and Seek” ha il grande merito di aver sciolto alcuni nodi e aver svelato segreti emersi in avvio di stagione. In particolare ecco che vengono svelate integralmente le origini di Jean-Luc Picard, rivelando alcuni traumi che hanno segnato un’infanzia inevitabilmente difficile. All’esterno del Château Picard, invece, il dualismo presente nel corpo della dottoressa Jurati trova una soluzione, con una conseguente dignitosa uscita di scena.

CRISI BORG


I Borg, introdotti dal personaggio di Q in Star Trek: The Next Generation (un caso?), sono sempre stati una delle specie più controverse del franchise trekker. Paragonabili ai Romulani e ai Klingon come villain per antonomasia. Tuttavia grazie ad un lavoro approfondito svolto in questa stagione ecco che anche i Borg potrebbero prendere una svolta epocale. Dopo aver assimilato un simil-esercito, la Regina è pronta ad assaltare il team di Picard per fermare la missione Europa e dare il via al Collettivo Borg. Un piano malvagio che probabilmente avrebbe causato il futuro visto in “Penance, con la Confederazione a regnare sulla galassia con la paura e la violenza.
Uno scenario che i protagonisti hanno imparato a conoscere e che devono adesso sventare. Ci pensa la dottoressa Jurati, in un attimo di lucidità, indirizzando le mire espansionistiche della Regina Borg a obiettivi più nobili. D’ora in poi, infatti, l’assimilazione sarà un processo di salvezza e non di schiavitù. Salvando le persone dalla morte attraverso l’assimilazione, la Regina potrebbe creare una nuova società Borg, più unita e quindi più forte e duratura. Una svolta epocale che sicuramente avrà ripercussioni nell’universo di Star Trek.

LE ORIGINI DEL CAPITANO


“Hide and Seek” risulta un ottimo prodotto soprattutto grazie alla profonda retrospettiva che si cela dietro il “nascondino”, messo in atto al Château Picard tra i Borg guidati dal dott. Soong e Picard. Addentrandosi nei vari nascondigli della magione l’ammiraglio ripercorre la sua infanzia in una vera e propria seduta psichiatrica. Ogni stanza cela un ricordo del piccolo Jean-Luc, dalla tegola fragile alla chiave passepartout. I flash dei vari ricordi vanno a ricomporre un intero puzzle che il personaggio interpretato da un sempre superbo Patrick Stewart aveva da tempo chiuso in cassaforte.
Per certi versi, questo percorso terapeutico nella mente di Picard ricorda un po’ il penultimo episodio di Moon Knight, andato in onda solo due giorni prima. In entrambi i casi vengono affrontati tremendi traumi infantili che hanno poi determinato la caratterizzazione di personaggi forti. Si aggiungono quindi moltissime sfumature al bellissimo personaggio di Jean-Luc Picard, che da oggi sarà possibile rivedere anche sotto una luce diversa.

E ORA?


Cosa resta quindi, ad una puntata al termine, per Star Trek: Picard? Di sicuro c’è una liaison amorosa che non può finire così. La chimica tra il capitano Rios e la dottoressa Teresa Ramirez è palpabile, e meriterebbe forse un lieto fine, pur stravolgendo le regole dei viaggi del tempo. Sul fronte nemico c’è da non sottovalutare la minaccia che costituisce il dottor Adam Soong di Brent Spiner, che conta di fermare la missione Europa per assicurarsi la benevolenza e l’aiuto necessario di Q. Proprio Q, assente totalmente in questa puntata, ma che per forza di cose dovrà tornare a prendersi la scena, chiarendo magari una volta e per tutte le motivazioni che hanno causato l’intera trama di questa seconda stagione.

 

THUMBS UP THUMBS DOWN
  • Cambiamento epocale per i Borg
  • Ottima uscita di scena per Agnes Jurati…
  • Dolce-amaro il ritorno come Borg di Annika/Sette
  • La triste fine della madre di Jean-Luc
  • …ma Alison Pill insufficiente come al solito

 

Dopo alcuni passi falsi Star Trek: Picard si rilancia verso un finale ancora enigmatico. La missione Europa costituisce uno snodo importante per l’inerzia del pianeta e dell’intera galassia. Tuttavia i misteri che si celano attorno a questa missione spaziale sono ancora troppi.

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Giovane musicista e cineasta famoso tra le pareti di casa sua. Si sta addestrando nell'uso della Forza, ma in realtà gli basterebbe spostare un vaso come Massimo Troisi. Se volete farlo contento regalategli dei Lego, se volete farlo arrabbiare toccategli Sergio Leone. Inizia a recensire per dare sfogo alla sua valvola di critico, anche se nessuno glielo aveva chiesto.

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