Suburræterna 1×03 – Tintarella Di LunaTEMPO DI LETTURA 3 min

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Suburraeterna1x03 recensioneIl terzo episodio porta sullo schermo l’atteso confronto tra i due ex coniugi della Suburra criminale, regalando un primo assaggio di quello che potrebbe essere il prosieguo della stagione. In linea con quanto scritto nelle recensioni precedenti, nonostante lo scetticismo iniziale, bisogna ammettere che i primi episodi della nuova serie Netflix funzionano.
Certo, rimane un po’ quel senso di fanservice la cui diretta conseguenza è rappresentata da personaggi macchietta, assolutamente non credibili e, a dirla proprio tutta, alla lunga anche noiosi. Rischio che sembrano correre Angelica e Nadia; quest’ultima, in particolare, intrappolata in un atteggiamento immobile, quasi imbalsamata in un broncio che più che conferirle l’aria del boss, sembra relegarla sempre più in un angolino. Il personaggio di Angelica ha invece sulle spalle il peso di fare da perno a tutti i personaggi coinvolti nella storia, una responsabilità che potrebbe logorare il personaggio prima del tempo. Ma qui nessuno si fascia la testa prima di cadere.

VECCHIE E NUOVE CONOSCENZE


Accanto ad Angelica, Nadia e Spadino la serie ritrova anche il personaggio di Amedeo Cinaglia, lasciato in Suburra come uno sventurato alle prime armi e ritrovato in Suburræterna come un politico navigato che sa ben destreggiarsi tra i corridoi del potere. L’aspetto politico è sempre stato curato in Suburra che, accanto al filone criminale non ha mai dimenticato di intrecciare quello della Roma Capitale, che governa, ma che si lascia anche governare dai loschi maneggi delle oscure retrovie.
Dalle vecchie alle nuove conoscenze, i fratelli Luciani, nuovi protagonisti della serie, si affacciano con prepotenza nella Ostia di questo terzo episodio. Pur imponendosi come nuovi detentori delle piazze di Ostia, i Luciani non sembrano ancora convincere del tutto. I più taciturni Cesare e Damiano, ma anche la più peperina Giulia, non hanno affatto quella presenza scenica che hanno lasciato personaggi come Aureliano, Samurai, Manfredi, Adelaide e via a dicendo. Anche qui il rischio è quello di una caratterizzazione base, funzionale solo a riportare al centro i personaggi di Spadino e Angelica.
Chi invece spicca particolarmente è Ercole, la nuova entrata politica della serie. Come sopra detto, il disegno politico è sempre stato ben delineato in Suburra e l’auspicio è che non si perda la mano proprio adesso. 

SPADI’ MA CHI TE L’HA FATTO FARE


Il vero problema dell’episodio, e della storia in sé, è la premessa da cui parte tutto. Per sua stessa affermazione, Spadino torna a Roma esclusivamente per seppellire sua madre, del cui assassinio non gliene può fregare di meno.
L’atteggiamento di Spadino dei primi due episodi collide eccessivamente con il repentino cambio di idea di questo terzo capitolo: l’uccisione della madre per mano di Angelica non sembra toccarlo minimamente ma, anzi, apprendiamo per sua stessa bocca che l’ex moglie sembra aver addirittura fatto bene, visti gli atteggiamenti della signora Anacleti, ben conosciuti dal figlio.
Dall’altro lato, il nipote, figlio del defunto Manfredi, sembra dare da torcere a zio Spadino così come in generale tutta la comunità sinti, che non sembra avere intenzione di riconoscere l’autorità di chi per tre anni è sparito in Europa a vedersi i fattacci suoi.
Da Angelica fino al nipote, tutti sembrano chiedere a Spadino di tornare per la sua strada, che non è più evidentemente quella della suburra capitale. E il fatto che questa fosse la decisione proprio dello Spadino dei due episodi precedenti, rende la scelta di restare abbastanza debole dal punto di vista narrativo. Spadì, ma chi te l’ha fatto fare?

 

THUMBS UP THUMBS DOWN
  • Il nuovo personaggio, Ercole
  • Il personaggio di Cinaglia, ben inquadrato in questa stagione 
  • I soliti giochetti politici, a cui si spera venga dato più spazio  
  • Incontro Spadino e Angelica: quel fanservice che c’è ma non troppo
  • Il cambio di idea di Spadino avvenuto in maniera troppo repentina
  • La premessa della storia diventa così un po’ debole 
  • Il personaggio di Nadia a rischio macchietta
  • Spadino, Aureliano e la scelta musicale di sottofondo: quando il fanservice c’è e anche troppo 

 

Terzo episodio decisamente più deboluccio rispetto ai precedenti. Una sufficienza di fiducia per il prosieguo della stagione.

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