La Task Force resta in attesa che Red le fornisca casi di un certo livello, ma non arrivano ancora. Per fortuna il mondo è molto piccolo, e ci pensa Charlene, la moglie del capo Cooper a mettere suo marito e tutta la squadra sulle tracce di un crimine davvero odioso.
Anzi, la cosa funziona talmente bene che viene fuori non solo un blacklister di giornata, ma tutto un sistema di truffe.
Il tema trattato non è originalissimo, ma è interessante. Peccato però si sentano forti le esigenze di dare una sotto trama degna di nota ad ogni personaggio e di chiudere tutto nei tempi previsti.
The Nowhere Bride, per esempio, è una criminale a sua volta vittima di truffa. Ha imparato a ritorcere sugli altri il male subito. Meritava magari uno sviluppo maggiore e più accurato.
ASTENERSI PERDITEMPO
Così si scriveva una volta, nei cosiddetti piccoli annunci matrimoniali.
Oggi i contatti avvengono via Internet, ma al centro della trama verticale c’è una sorta di agenzia che fa venire in America ragazze dall’estero, con la promessa di un marito. Specialmente da paesi in cui si usa ancora la dote per la sposa.
Ovviamente, giunte negli Stati Uniti, le malcapitate troveranno un impostore, il quale ha l’ordine di fingersi innamorato fino a derubarle dei soldi per poi sparire.
Qui si notano difetti ancor peggiori, rispetto al mettere accanto a Charlene, nella stessa associazione di volontariato, una delle vittime della Nowhere Bride. Per esempio: Ressler e Dembé piombano a casa di uno dei truffatori nell’esatto momento in cui questo sta scappando. Per risparmiare tempo. Peggio ancora, uno degli impostori s’innamora veramente della sua vittima e contribuisce a far saltare tutto il sistema. Sembra quasi un segno di pigrizia da parte degli sceneggiatori.
IL RITORNO DI WEECHA
Mentre avviene tutto questo, Red è impegnato su un altro fronte. Sta cercando di dirigere i suoi affari verso la sostenibilità ambientale.
Una delle guardie del corpo del malavitoso con cui va a trattare è Weecha. Di lei non si sapeva più nulla dopo il “ritorno a casa” alla fine della scorsa stagione.
Fa piacere sapere cosa ne è stato di lei, perché insomma, oggettivamente, non le sono state date grandi possibilità di brillare e farsi strada nel cuore del pubblico. Questo almeno finché non ci scappa il bacio fra lei e Red.
Qui tutto deraglia.
Innanzitutto, in passato, il Concierge del Crimine sembrava più innamorato della sorella di lei, Mierce. Questo non va bene.
Secondariamente, adesso è tempo di chiudere i conti, di portare a conclusione i lavori in corso, non di storie d’amore.
Weecha, comunque, dovrebbe tornare in un prossimo episodio. Potrebbe non essere finita qui.
LE SCOPERTE DI SIYA
Su un altro fronte ancora, Siya Malik va a trovare la vedova di Nigel Sutton, conosciuta nell’episodio precedente.
Grazie a lei e ad un’altra signora, dall’altisonante nome di Regina Saint, la giovane viene a sapere la verità sulle sue origini.
Meglio ancora, alla fine è Red in persona a fornirle alcuni tasselli per completare il quadro. Una rarità strabiliante.
La rapida conclusione di questa indagine, che sarebbe potuta durare molto di più, conferma l’impressione di cui si parlava sopra. Il primo pensiero è fornire un certo minutaggio sullo schermo ad ognuno degli attori, secondo il loro contratto e rispettare i tempi previsti.
La spiegazione fornita a Siya, comunque, è pienamente in linea con lo spirito che ha animato lo show sin dalla sua prima puntata.
Nella storia si vede una nuova sfaccettatura della maternità, soprattutto intesa come quello che una donna può fare per proteggere e difendere i propri figli. Stavolta, per di più, la sfumatura è decisamente positiva e scalda il cuore.
THUMBS UP | THUMBS DOWN |
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Episodio frizzante, ma non particolarmente soddisfacente.
Adesso lo show cambierà serata di programmazione e tornerà giovedì 1° giugno, con un doppio appuntamento.
Conclusa, o almeno così sembra, la ricerca delle origini di Siya Malik, come motore della trama orizzontale resta solo l’indagine del senatore Hudson, deciso a vederci chiaro o a far chiudere la Task Force. Si spera funzioni bene almeno quella, per arrivare ad un degno finale della serie.
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Casalingoide piemontarda di mezza età, abita da sempre in campagna, ma non fatevi ingannare dai suoi modi stile Nonna Papera. Per lei recensire è come coltivare un orticello di prodotti bio (perché ci mette dentro tutto; le lezioni di inglese, greco e latino al liceo, i viaggi in giro per il mondo, i cartoni animati anni '70 - '80, l'oratorio, la fantascienza, anni di esperienza coi giornali locali, il suo spietato amore per James Spader ...) con finalità nutraceutica, perché guardare film e serie tv è cosa da fare con la stessa cura con cui si sceglie cosa mangiare (ad esempio, deve evitare di eccedere col prodotto italiano a cui è leggermente intollerante).