The Blacklist 9×13 – Genuine Models Inc. (No. 176)TEMPO DI LETTURA 3 min

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Con l’approssimarsi dell’episodio 14, come nelle altre stagioni, arriva per lo show il momento dell’episodio filler.
Sarà perché, con il passare degli anni, trovare idee nuove diventa sempre più difficile, sarà che gli sceneggiatori erano particolarmente di fretta, sarà che non avevano bevuto e fumato roba buona, il risultato non è particolarmente soddisfacente.
C’è molto da ridire sia dal punto di vista stilistico, con diverse rozzezze o vere e proprie volgarità, sia da quello contenutistico, con il voler proporre parecchi spunti, ammassandolo però malamente e non rendendo giustizia a nessuno.
Per essere precisi, nella puntata si intrecciano tre sotto trame, di valore diseguale. Si potrebbe recensirle in crescendo, dalla peggiore alla migliore, o in calando. Siccome questo periodo storico ha un disperato bisogno di positività, si opterà per la prima soluzione.

GENUINE MODELS INC.


Detto in poche parole: questa sotto trama vuol fare Westworld, ma non ci riesce. Vorrebbe forse anche parlare di quanto siano difficili i rapporti interpersonali, ma non ci riesce. Non dimostra nemmeno di avere imparato bene la lezione storica della serie La Donna Bionica.
Fra l’altro, il tema non è sviluppato con particolare finezza dal punto di vista formale. Il colpo di scena (a commettere gli omicidi sono robot utilizzati per giochi erotici, tutti dello stesso modello) viene rivelato abbastanza presto. Il colpevole, cioè il pirata informatico che ha manomesso le bambole robot, esce di scena in modo abbastanza ridicolo. Non si vede neanche il tradizionale incendiarsi ed esplodere dell’auto finita in fondo al burrone, anzi non si vede nemmeno il burrone.
Resta il gusto amaro del pensare cosa succederebbe se si avverasse uno scenario come quello prospettato nell’episodio: automi sofisticatissimi già esistono all’Odaiba Miraikan di Tokyo. Appena viene accennato questo tema, però, scattano i titoli di coda.

IL CASO DELLA COLLANA DI RUBINI


Questa sotto trama ha il pregio di riportare in gioco Joely Richardson nel ruolo di Cassandra Bianchi. Purtroppo soffre un po’ la necessità di concludere tutto nel minutaggio di un solo episodio.
L’interazione fra Red, Cassandra e la vedova di Barney risulta comunque godibile, a parte, anche qui, qualche scivolone di gusto tra faccette fuori posto e battutacce.
La vicenda si conclude con un tocco amarognolo, nel dialogo in cui si rileva come il Concierge del Crimine non sia più quello di una volta. Si accennava alla cosa anche nella puntata precedente.
Gli sceneggiatori hanno inteso mostrare i cambiamenti di una persona col passare degli anni. Questo è logico, aderente alla realtà e quasi doveroso. Se però adesso a Red interessa solo il suo rapporto con Mierce, sarebbe più giusto concedere a quest’ultima minutaggio in scena e battute per dire la sua.

COOPER IS THE NEW RED


A proposito di persone che cambiano, Harold Cooper sta conducendo la sua indagine per sapere chi lo vuole incastrare.
Procede passo passo, mette insieme un tassello del puzzle dopo l’altro con l’aiuto di Lew Sloan. Un tempo un lavoro simile sarebbe toccato a Red (vedere la caccia a Ian Garvey).
Questa sotto trama fa procedere la trama orizzontale e dà una ragione al pubblico per guardare le prossime puntate dello show, in attesa di vedere il vero protagonista rimettersi sulle tracce degli assassini di Lizzie. (Questo dovrebbe avvenire già dal prossimo episodio, insieme alla ricerca della nuora rapita della senatrice Panabaker.)
Andrew Kennison, già contattato da Cooper nel corso delle sue investigazioni, sarà invece titolare della puntata 9×15.

 

THUMBS UP THUMBS DOWN
  • Torna Joely Richardson
  • Sotto trama con la vedova di Barney 
  • Le investigazioni di Cooper
  • Sotto trama Genuine Models Inc.
  • Scarsa finezza di scrittura in tutto l’episodio

 

Puntata filler realizzata in modo un po’ affrettato e un po’ svogliato, salvata dal ritorno di Joely Richardson e dalla sotto trama del ricatto a Cooper.
Parlare di fantascienza (anche quella pronta a divenire realtà domattina) è sempre un rischio e stavolta l’operazione non è riuscita come avrebbe potuto.
Si spera in un pronto riscatto dello show sin dal prossimo appuntamento.

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Casalingoide piemontarda di mezza età, abita da sempre in campagna, ma non fatevi ingannare dai suoi modi stile Nonna Papera. Per lei recensire è come coltivare un orticello di prodotti bio (perché ci mette dentro tutto; le lezioni di inglese, greco e latino al liceo, i viaggi in giro per il mondo, i cartoni animati anni '70 - '80, l'oratorio, la fantascienza, anni di esperienza coi giornali locali, il suo spietato amore per James Spader ...) con finalità nutraceutica, perché guardare film e serie tv è cosa da fare con la stessa cura con cui si sceglie cosa mangiare (ad esempio, deve evitare di eccedere col prodotto italiano a cui è leggermente intollerante).

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