The Dropout 1×04 – Old White MenTEMPO DI LETTURA 3 min

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recensione The Dropout 1x04Già il titolo stesso dell’episodio è emblematico di quello che si andrà a vedere. Ma se ciò non bastasse, i primi dieci minuti di questo “Old White Men” mostrano tutto quello che c’è da sapere.
La presentazione del personaggio di Jay Rosan (Alan Ruck) è un passaggio fondamentale per capire come la “truffa” di Elizabeth Holmes e Sunny Balwani abbia potuto avere successo nonostante sia stata realizzata da due veri e propri scappati di casa. E di come molto spesso chi si dovrebbe occupare della salute delle persone risulti, invece, più preoccupato del proprio ego e delle proprie ambizioni. Il tutto in una cornice satirica che era sempre un po’ sottintesa anche nei precedenti episodi di The Dropout, ma che qui esplode in tutto il suo splendore.

VECCHI BOOMER BIANCHI (ETERO CIS)


La satira in questione riguarda proprio Jay Rosan (o “Dr. J” come ama farsi bonariamente chiamare) e tutto il mondo di dirigenti della Walgreen Company, una delle più note e potenti catene di farmacie americane, che in questo episodio raggiunge un accordo con la Theranos per diventarne il principale partner commerciale.
Questi rappresentano i perfetti boomer entusiasti di tutto ciò che, ai loro occhi, appare come “nuovo” e “gggiovane“. Il suo volersi atteggiare a protettore delle nuove leve dell’imprenditoria risulta quasi commovente, proprio per l’ingenuità con cui si lascia abbindolare dalle parole e dal brilluccichio della sede della Theranos. E con lui anche tutti gli altri dirigenti del gruppo (fra cui l’inizialmente scettico Wade) che si accodano al suo entusiasmo, in un impeto di narcisismo in cui ciascuno vuole essere il primo a scoprire la “novità” del momento.

STEPHEN FRY E AMANDA SEYFRIED


Insieme a questa, che è la storyline più “comica” della puntata, l’altro grande co-protagonista dell’episodio è sicuramente Ian Gibbons, meravigliosamente interpretato da Stephen Fry.
Un personaggio che, nella sua tridimensionalità e profondità, ruba la scena (qui, ma molto spesso anche negli altri episodi) a tutti gli altri, compresi i due co-protagonisti interpretati da Amanda Seyfried e Naveen Andrews.
Qui il suo ruolo è determinante per mostrare gli scrupoli e i dubbi che cominciano a sorgere all’interno della stessa Theranos, dal momento che i collaboratori non sono certamente degli stupidi e sono pienamente consapevoli della frode che stanno mettendo in atto. Proprio l’insofferenza, data da questa condizione, rende tale personaggio estremamente interessante, e accresce la curiosità nel vedere come questo si tradurrà nei prossimi episodi, dal momento che, prima o poi, qualcuno all’interno della Theranos cederà quando la menzogna diventerà palese.
E sarà interessante inoltre vedere la reazione della stessa protagonista, qui molto in secondo piano rispetto a tutti gli altri, ma è chiaro che questa sproporzione è destinata a ristabilirsi da qui alla fine della stagione.

IL RE È NUDO (?)


Nel frattempo, lo show di Elizabeth Meriwether continua nel mostrare tutta la falsità che si cela dietro il mito delle start-up e dell’auto-imprenditorialità (il moderno american dream), vero fulcro di tutta la narrazione. L’ultimo episodio diretto dal regista Michael Showalter (i prossimi saranno diretti dalla regista Francesca Gregorini) abbandona per un attimo i toni più drammatici dei precedenti episodi per concentrarsi su questo aspetto della vicenda-Theranos.
Una vicenda che, in effetti, presenta molti aspetti surreali, e quindi comici, anche se è un riso molto amaro considerando le conseguenze che il comportamento superficiale degli investitori avrà nel futuro della vicenda.
The Dropout si conferma una versione contemporanea (e purtroppo estremamente reale) della famosa favola di Hans Christian Andersen. Non rimane che continuare nella visione aspettando il momento in cui un bambino griderà “Il re è nudo!”.

 

THUMBS UP THUMBS DOWN
  • Jay Rosan e la sua playlist da viaggio
  • Satira sui dirigenti bianchi etero cis (e su come fregare loro dei soldi)
  • Stephen Fry e l’umanità del suo Ian Gibbons 
  • Amanda Seyfried qui molto in secondo piano

 

The Dropout si butta sulla satira e mette alla berlina i dirigenti della Walgreens, nota catena di farmacie americane. Se ci si domanda come hanno fatto degli “scappati di casa” ad ottenere così tanto successo e finanziamenti questo episodio è da vedere assolutamente perché spiega molte cose!

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Laureato presso l'Università di Bologna in "Cinema, televisione e produzioni multimediali". Nella vita scrive e recensisce riguardo ogni cosa che gli capita guidato dalle sue numerose personalità multiple tra cui un innocuo amico immaginario chiamato Tyler Durden!

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