Come già ampiamente preannunciato dal precedente cliffhanger, s’inaugura, in questa prima parte, una nuova linea orizzontale per The Flash.
In questo nuovo percorso narrativo è la famiglia a fare da leitmotiv tematico per tutte le varie storyline.
Non che sia una novità: di fatto si può tranquillamente dire che questo sia da sempre un chiodo fisso per Berlanti e soci. In questa nuova declinazione però il livello si attesta sui “parenti serpenti“ creando inedite fazioni di figli e figliastri.
CHE LE FORZE SIANO CON TE!
Nel corso di tutto l’episodio, infatti, le nuove Forze (Fuerza, Deon e Psych) vengono più volte appellate come “figli di Barry”. Il quale, a sua volta, ha in effetti un atteggiamento molto “paterno” nei loro confronti (e quindi materno dal punto di vista di Iris). Allo stesso modo è interessante notare lo scontro “parricida” fra lo stesso Barry e Nora-Speed Force. Gli schieramenti che nascono dall’una e dall’altra fazione sono il fulcro di tutto questo episodio. Una storyline dal vago sapore classico che non sfigurerebbe in una tragedia greca.
Peccato che il tutto venga declinato in dialoghi pressoché irritanti e retorici che però hanno la pretesa di essere ispiranti. Non si capisce bene, infatti, come Psych possa essersi lasciato convincere ad unirsi al Team-Flash dopo i discorsi triti e ritriti del “padre” e Fuerza. Allo stesso tempo, il modo in cui Deon si lascia convincere ad entrare nel Team-Nora è quantomeno opinabile. Ma evidentemente basta che tutto proceda secondo la direzione voluta dagli autori e tutto va bene, anche se in maniera alquanto raffazzonata.
IL PROBLEMA DELLA CORALITÀ
Ma non è la coerenza l’unico problema che lo show deve affrontare. Il Team-Flash appare, dopo questo episodio, ancora più risicato. Già nelle precedenti recensioni è stato fatto notare come alcuni personaggi abbiano un minutaggio altalenante. Questo anche dovuto al fatto che molti degli attori sono ormai allo scadere del contratto con The CW e un loro rinnovo appare alquanto improbabile.
Così, dopo le “comparsate” di Cisco, Chester, Caitlin e Allegra, agli autori tocca “resuscitare” Joe West solo per introdurre una sua (temporanea?) uscita di scena, in favore della new entry Kristen Kramer (Carmen Moore).
Uno scambio che non farà certamente piacere allo spettatore storico della serie, soprattutto dal momento che la Kramer non gode della stessa simpatia di Joe, almeno per il momento.
In tutto ciò, c’è un evidente problema nel gestire la coralità in tutte le serie dell’Arrowverse, come dimostra anche il caso di DC’s Legends Of Tomorrow.
NUOVI SUPEREROI CRESCONO
È evidente come questa stagione serva dunque per un re-casting del Team-Flash, in cui i nuovi membri potrebbero essere proprio le nuove Forze (Fuerza e Psych in primis). Una prospettiva che giustificherebbe così tutto il minutaggio dedicato alla “giovane padawan“ Alexa. Una sequenza decisamente lunga rispetto alla “velocità” con cui vengono risolte tutte le altre storyline presenti. E che potrebbe rivelarsi efficace soprattutto dato il cliffhanger finale che ribalta la situazione (per l’ennesima volta) dando così un pretesto per proseguire nella visione.
Perché, in fondo, “Family Matters, Part 1”, come già il titolo lascia supporre, è solo un episodio di raccordo che serve da premessa per quanto avverrà dopo. Il sussulto finale ha il merito, dunque, di rinnovare l’interesse per le vicende, anche se l’episodio in sé risulta alquanto dimenticabile.
| THUMBS UP | THUMBS DOWN |
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Episodio di raccordo che serve solo a ri-definire gli schieramenti nella complicata famiglia della Speed Force e del Team-Flash. Buone intuizioni ma pessima gestione a livello pratico.
