Episodio dalla notevole (e ormai insolita) ottima regia che si amalgama bene con una scrittura ispirata a cui il pubblico di The Flash non è abituato. Il tutto comunque sempre ricco di buchi di sceneggiatura vari ed eventuali ma infinitamente inferiore alla media delle ultime stagioni.
“Armageddon, Part 3” è il classico episodio di raccordo che è fatto al 80% di dialoghi e al 20% d’azione pura, eppure non si può dire che sia una puntata noiosa. Al contrario, quanto visto nell’episodio potrebbe rappresentare un punto di non ritorno per The Flash, per cui vale comunque la pena soffermarsi su di esso.
In tutto ciò, la regia di Chris Peppe ha il merito di elevare la qualità dello show facendo fare un piccolo salto in quelle che sono da sempre le sue pecche principali: la recitazione di alcuni interpreti e la regia piatta e banale.
FLASH VS BLACK LIGHTNING
Black Lightning: “You told me that before Crisis, Oliver went to the Monitor to trade his life for yours. Now, I never met the man, so you tell me: why’d he do that? ‘Cause he was afraid? Nah. A man like him lays down his life for a man like you. for one reason: because you are the best of us. Now, Oliver Queen wasn’t a quitter He’d never quit on you. So don’t you dare quit on yourself.”
E necessariamente si riparte da dove si era interrotto “Armageddon, Part 2” e dal meraviglioso cliffhanger finale del precedente episodio.
All’interno della Hall Of Justice si consuma un lungo confronto fra Barry e Jefferson Pierce, aka Black Lightning, personaggio che fa sempre piacere vedere in quanto uno dei meglio riusciti dell’Arrowverse (sebbene la serie televisiva non abbia avuto il successo che meritava). Un confronto quasi interamente dialogico ma non per nulla banale che si conclude comunque con un riuscito omaggio all’Arrowverse stesso, incarnato nella figura (che è una vera e propria presenza-assenza) di Oliver Queen. Si tratta certamente della parte meglio riuscita dell’episodio, nonché il vero punto di svolta che anticipa un altro importante cliffhanger finale pronto a ribaltare nuovamente il mondo di Barry e soci con quello che sembrerebbe essere l’ennesima realtà alternativa e che finalmente spiega come Tom Cavanagh ritorni nel già anticipato ruolo di Reverse Flash.
LA FINE È IL PRINCIPIO?
Il futuro del 2031, infatti, sembra ribaltare completamente quanto visto finora in The Flash, anche se la sensazione è che ci si trovi di fronte ad una nuova realtà parallela tipo Mirrorverse o ad una riscrittura della linea temporale. D’altra parte tutta la puntata funge semplicemente da spiegone (anche se il modo in cui lo fa è molto discutibile) per giustificare proprio questa teoria, partendo dalla misteriosa morte di Joe West. Questa, in effetti, non era mai stata mostrata finora, ed era sempre stato lasciato supporre che potesse non essere quello che sembrava.
La puntata in questione toglie qualsiasi dubbio in merito (con la speranza di poter tornare a vedere ancora Jesse L. Martin nei prossimi episodi) sebbene la soluzione visiva della “polvere di stelle di isotopi temporali” lasci alquanto a desiderare.
CORONE TELEPATICHE E SPIEGONI SCIENTIFICI
Jefferson: “Where’s the future?”
Barry: “It’s right here.”
Jefferson: “Whose life is this?”
Barry: “Mine.”
Jefferson: “So, what are you gonna do with it?”
Barry: “Live it… by any means necessary!”
D’altra parte tutta la storyline riguardate Cecile e Iris risulta abbastanza ridicola nel suo insieme, a partire dalla trashsissima “corona telepatica” il cui unico scopo sembra essere quello di provocare mal di testa. Il funzionamento di questa macchina, così come quello degli “isotopi temporali” è completamente campato in aria. In entrambi i casi lo scopo è semplicemente quello di portare tutto allo scontro finale nella Hall Of Justice, ma anche qui il tutto appare forzato, e per di più condito dalla solita melassa sentimentale della “forza dell’amore” con cui Cecile riesce a sconfiggere “magicamente” Despero.
Ma, razionalità a parte, l’intera sequenza risulta comunque del tutto inutile dal momento che il cliffhanger finale ribalta (per l’ennesima volta) tutto quanto. E il futuro del 2031 può dare spunti narrativi ben più interessanti di quanto visto finora, per cui solo per questo vale ancora la pena di rimanere per un altro episodio e scoprire se davvero la fine del mondo di The Flash come lo conosciamo è vicina!
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Episodio che preannuncia il finale di questo segmento orizzontale definito “Armageddon”. E allo stesso tempo introduce quello che sarà potrebbe essere il leitmotiv di tutta questa ottava stagione.
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Laureato presso l'Università di Bologna in "Cinema, televisione e produzioni multimediali". Nella vita scrive e recensisce riguardo ogni cosa che gli capita guidato dalle sue numerose personalità multiple tra cui un innocuo amico immaginario chiamato Tyler Durden!