“Reckless” segna un faticosissimo traguardo per The Flash visto che è il giro di boa ufficiale della stagione, stagione che infatti ha la bellezza di 20 episodi. Due in più della scorsa stagione, probabilmente una decina di troppo rispetto a quanto si meriterebbe avere. Sicuramente non si sente il bisogno di una 9° stagione già confermata.
Già, perché pur non essendo una novità, lo show gestito da Eric Wallace continua a non convincere rimanendo aggrappato ad un vecchio modo di fare tv che poteva andare bene negli anni ’90 o ’00 ma che nei nuovi anni ’20 non funziona. Ed è un qualcosa che non deve sorprendere vista la costante e massiccia perdita di ascolti (ormai stazionari a 500.000 anime che non sanno cosa fare il mercoledì sera negli USA), confermata da una qualità nella scrittura difficilmente peggiorabile. E “Reckless” in tal senso è un ottimo esempio di tutto ciò che viene fatto di sbagliato nello show: 40 minuti occupati da esperimenti scientifici che falliscono, trame che fingono di muoversi, sentimenti improvvisi ed una generale sensazione di filler ma non filler.
FUOCO FATUO
Quando un episodio non aggiunge niente a livello di trama è un problema e lo è ancora di più se poi non intrattiene. A conti fatti lo spettatore non ha alcun bisogno di guardare questa puntata perché basterebbero i primi 30 secondi e gli ultimi 2 minuti per avere tutte le informazioni necessarie per proseguire la visione della stagione. Nel mezzo c’è il nulla cosmico, c’è un’accozzaglia di elementi che nascono e muoiono nel giro di pochi minuti, c’è un reiterato modo di occupare 40 minuti e tutto è fondamentalmente un fuoco fatuo. Paragone non casuale.
Si prenda per esempio la mamma di Caitlin, alias Dr. Carla Tannhauser, che non si rivedeva dalla 6° stagione con “Success Is Assured“. Un personaggio che definire secondario sarebbe un complimento e che improvvisamente è sia pronta a sacrificare la sua vita per un bene superiore, sia con dei sentimenti da madre nei confronti della sua “nuova” figlia Frost. Se ci si ferma mezzo secondo a riflettere su questi due esempi si potrà capire perché Jess Carson, così come tanti altri suoi colleghi, dovrebbero tornare a scrivere fan-fiction sui propri blog.
WHAT DOESN’T HAPPEN IN COAST CITY STAYS IN COAST CITY
Mentre a Central City si prova ad imprigionare un fuoco che alla fine si rivela essere una sorta di reincarnazione che porta il nome di Ronnie Raymond (ci si aspettano grasse risate nel giustificare questo ritorno con la retro-continuity), in quel di Coast City la situazione non è più interessante. Anzi.
Nonostante un problema ancora non chiarissimo che affligge Iris, sia lei che Sue ritengono sia ben più importante aiutare la nuova misconosciuta meta umana nel ricongiungersi con la madre. Molto interessante, talmente interessante che piuttosto si preferirebbe assistere ad un dialogo sui sentimenti tra Cecile e Allegra che, ovviamente, non è un qualcosa di piacevole. Questo è il livello raggiunto attualmente: bisogna farsi due domande…
THUMBS UP | THUMBS DOWN |
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“Reckless” è quanto di male la tv generalista continui a propinare al suo pubblico di zombie. The Flash dimostra chiaramente di non avere la spina dorsale o la trama per poter durare 20 episodi, il tutto nonostante una struttura a graphic novel che, per quanto interessante, continua a fare acqua da tutte le parti. E difficilmente il ritorno di Ronnie Raymond migliorerà il tutto.
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Fondatore di Recenserie sin dalla sua fondazione, si dice che la sua età sia compresa tra i 29 ed i 39 anni. È una figura losca che va in giro con la maschera dei Bloody Beetroots, non crede nella democrazia, odia Instagram, non tollera le virgole fuori posto e adora il prosciutto crudo ed il grana. Spesso vomita quando è ubriaco.