The Nun II recensione
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The Nun II

The Nun II riesce a raggiungere una sufficienza stiracchiata grazie ad alcune sequenze veramente da brivido e poco altro. Specialmente se si aspetta qualcosa dal finale, è meglio arrivare preparati per una possibile delusione.

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Francia, 1956. Una serie di vittime, misteriosamente legate ad un qualcosa di sovrannaturale, desta le attenzioni del Vaticano. Suor Irene viene chiamata ad investigare e giunge in un collegio femminile, dove lavora Maurice. Suon Irene scopre, purtroppo, che il demone Valak, affrontato anni prima, si è impossessato del suo amico e sta cercando un artefatto particolare che potrà donargli dei poteri devastanti.

The Nun II è il secondo capitolo dedicato al demone Valak che assume le sembianze di un’orribile suora, già protagonista del primo film ed apparso in The Conjuring 2 – Il Caso Enfield (2016).
La prima pellicola, intitolata The Nun – La Vocazione del Male, è stata rilasciata nel 2018 ed ha ricevuto critiche e pareri negativi nonostante sia stato il film con l’incasso maggiore (365.6 milioni di dollari) nella saga di The Conjuring.
La regia di Corin Hardy ha regalato qualche sequenza inquietante, ben girata e degna di nota, ma non abbastanza per fare di The Nun un buon film horror. E bisogna sottolineare il “buon”.
Il pubblico, dunque, aspettava con ansia questo sequel, sia per vedere come si sarebbe legato agli altri film della saga (nel primo The Conjuring – L’Evocazione c’è proprio una parte dedicata all’incontro tra i coniugi Warren ed il posseduto Maurice), sia per rivedere il demone Valak in tutto il suo splendore ed alzare l’asticella.

“There’s something wrong with this school. Something doesn’t feel right.”

OH MY GOD, WE’RE BACK AGAIN!


Taissa Farmiga ritorna ad indossare la tonaca di Suor Irene per questo secondo capitolo dedicato al terribile demone Valak. Per chi ancora non lo avesse colto, Taissa Farmiga è la sorella di Vera Farmiga, protagonista dei film di The Conjuring nel ruolo di Lorraine Warren.
Ironia della sorte, durante il minutaggio viene chiaramente esemplificato come sia Suor Irene che Lorraine abbiano il dono della chiaroveggenza e siano, quindi, entrambe discendenti di Santa Lucia (protettrice della vista), rendendole, di fatto, davvero imparentate tra loro.
A fare da spalla a Taissa Farmiga il pubblico non trova più Demián Bichir (Padre Burke), ma una new entry che risponde al nome di Storm Reid (Euphoria, The Last Of Us).
La Reid veste i panni di Suor Debra, una ragazza costretta a prendere i voti dalla famiglia e che ancora non è sicura nella propria fede in Dio. Per quanto Storm Reid non sia l’ultima arrivata, il suo personaggio fa fatica a reggere la scena, risultando solo marginale e non riuscendo a bucare lo schermo come auspicato.
Taissa Farmiga, invece, spinge avanti l’intero carrozzone e avrebbe volentieri condiviso la scena con Valak (Bonnie Aarons) se regista e sceneggiatori avessero regalato al demone più minutaggio.
Nonostante questo sequel sia superiore al primo capitolo, sia per scelte registiche che per scenografia e fotografia, il combattimento finale con il demone lascia molto a desiderare e si risolve in fretta e furia. Un modo decisamente sbagliato per rovinare un film, nel complesso, discreto.

QUALCHE OTTIMA SEQUENZA, QUALCHE JUMPSCARE, MA NULLA DI PIÙ


La scorsa pellicola aveva lasciato il pubblico con la consapevolezza che Valak si fosse impossessato dell’anima di Maurice (Jonas Bloquet) sotto gli occhi ignari di Suor Irene.
Parlando un po’ della trama, The Nun II inizia con una scia di sangue e morte per l’Europa meridionale (Ungheria, Italia, Francia) dove preti e suore vengono uccisi in modo misterioso e sovrannaturale. Il Vaticano capisce che si tratti di Valak e manda Suor Irene e Suor Debra ad indagare. Nel frattempo Maurice/Valak lavora come tuttofare in un collegio femminile in Francia e sembra non rendersi conto del demone dentro di lui. Dopo alcune investigazioni, Suor Irene capisce che Valak sta cercando un’antica reliquia, gli occhi di Santa Lucia, per impossessarsene e acquisire poteri illimitati.
Il film di Michael Chaves rappresenta sicuramente un miglioramento rispetto al suo predecessore. Alcune sequenze sono studiate e girate in maniera impeccabile, con un crescendo di ansia e paura, giochi di luci, ombre ed inquadrature (la sequenza di apertura, l’apparizione di Valak tra i fogli di giornale, il gioco delle ragazze nella cappella sconsacrata).
I jumpscares sono ben piazzati e non troppo scontati, anche se ormai è difficile risultare innovativi in un sottogenere come il supernatural horror e le possessioni demoniache.
Purtroppo tutto il resto non funziona: il personaggio di Suor Debra è poco incisivo, il demone capra risulta poco spaventoso e quasi ridicolo, la risoluzione finale e lo scontro tra Suor Irene e Valak troppo raffazzonato e frettoloso.
In poche parole, per metà film la situazione sembra funzionare bene, per poi crollare vertiginosamente superato il giro di boa, come se gli autori avessero esaurito la voglia e/o le idee.

IL FUTURO DELLA SAGA


Per godersi appieno l’esperienza del Conjuring Universe è possibile, ed auspicabile, guardare i film in ordine cronologico in base alla timeline degli eventi che accadono:

  • The Nun – La Vocazione del Male (2018), ambientato nel 1952
  • Annabelle: Creation (2017), ambientato nel 1955
  • The Nun II (2023), ambientato nel 1956
  • Annabelle (2014), ambientato nel 1967
  • The Conjuring – L’Evocazione (2013), ambientato nel 1971
  • Annabelle Comes Home (2019), ambientato nel 1972
  • The Curse Of La Llorona (2019), ambientato nel 1977
  • The Conjuring 2 – Il Caso Enfield (2016), ambientato nel 1976-1977
  • The Conjuring 3 – Per Ordine Del Diavolo (2021), ambientato nel 1981

Alla fine di The Nun II, inoltre, c’è una scena post-credits (o per meglio dire mid-credits) in cui compaiono i coniugi Warren e, senza fare troppi spoiler, questo potrebbe essere l’incipit per il nuovo film della saga. Forse The Conjuring 4. Nella scena dopo i titoli di coda i coniugi Warren risultano essere più giovani rispetto a The Conjuring 3, segno che il nuovo capitolo potrebbe portare il pubblico un po’ indietro nel tempo.
Nessuna news, invece, di un ipotetico terzo capitolo dedicato al demone Valak: ovviamente Suor Irene non è riuscita a sconfiggerlo del tutto (infatti si è già a conoscenza che Maurice sia ancora posseduto molti anni dopo), quindi lo spettatore potrebbe aspettarsi un terzo film per chiudere definitivamente il cerchio.


The Nun II riesce ad agguantare una sufficienza stiracchiata grazie al lavoro di Michael Chaves ed alcune sequenze veramente da brivido. Peccato per l’ultima mezz’ora di film con alcuni passaggi cringe ed una chiusura decisamente sottotono.

 

TITOLO ORIGINALE: The Nun II
REGIA: Michael Chaves
SCENEGGIATURA: Ian Goldberg, Richard Naing, Akela Cooper
INTERPRETI: Taissa Farmiga, Jonas Bloquet, Storm Reid, Anna Popplewell, Bonnie Aarons
DISTRIBUZIONE: Warner Bros. Pictures
DURATA: 110′
ORIGINE: USA, 2023
DATA DI USCITA: 08/09/2023

 

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