In questa stagione di La Ruota del Tempo, gli sceneggiatori hanno evidentemente deciso che ogni cold opening debba essere incisiva e sorprendente. Gli spettatori non possono che gioire e giovarsene.
Nelle precedenti puntate c’erano due momenti d’azione, con la battaglia fra Aes Sedai e l’affermazione della regina Morgase. Stavolta, la situazione è più dialogata e riflessiva, ma lo shock non manca. Lord Gaebril è in realtà il Reietto Rahvin.
Lo si vede parlare con gli altri Prescelti (così si chiamano fra di loro). Però, da bravi adepti del Male non sono concordi, anzi. Si disprezzano a vicenda e sgomitano per il ruolo di Nae’blis, cioè di braccio destro dell’Oscuro Signore.
Questo, va detto, non toglie nulla al carisma di personaggi come Lanfear e alla bravura degli attori.
TRA JOYA E AMICO…
L’azione si sposta poi alla Torre Bianca e qui entra in azione un Uomo Grigio. Curioso notare come ci siano Uomini Grigi anche nel mondo di NCIS – Los Angeles. Là, ovviamente, non sono come qui persone svuotate dell’anima, ma agenti segreti capaci di adattarsi a qualunque situazione senza farsi mai notare.
La principessa Elayne veste i panni di acuta investigatrice e, bisogna dire, le donano molto.
Non ci mette molto a capire che le adepte dell’Ajah Nera sono partite per Tanchico, alla ricerca di un manufatto in grado di sottomettere il Drago Rinato. A questo proposito, lo showrunner Rafe Judkins si è dichiarato felice di avere, nella stessa stagione, ambienti così diversi. Da un lato il deserto così meditativo, spoglio ed essenziale, dall’altra una vivace, coloratissima ed eccentrica città portuale.
Dunque Elayne e Nynaeve si mettono in viaggio, senza chiedere troppi permessi.
… SI PARTE PER TANCHICO
Liandrin e Nyomi, effettivamente, sono già a Tanchico. Altra occasione di scatenamento del reparto costumi, ma tutto il loro look è cambiato per adattarsi al nuovo ambiente.
Per quanto riguarda invece la trama, l’introduzione del figlio di Liandrin (quello morto molto anziano la scorsa stagione) dà compattezza e profondità al personaggio. Allo stesso tempo, permette alla narrazione di prendere delle scorciatoie rispetto al materiale dei romanzi, mantenendo comunque una certa coerenza della storia.
Intanto, vengono mostrati i diversi manufatti, chiamati angreal, sa’angreal e ter’angreal, utili per incanalare il Potere o viaggiare nella dimensione parallela (quella dove Rand incontra Lanfear). I più attenti, poi, avranno notato i diversi colori usati quando il Potere viene usato: è perché quella magia si compone di cinque elementi da intessere in modi e proporzioni diverse, a seconda del risultato che si vuole ottenere. Un miglioramento della CGI rispetto alle stagioni precedenti.
IL RESTO DEL MONDO
Per quanto riguarda gli altri personaggi, si segnala un momento molto toccante per Perrin, in un meleto vicino a Emond’s Field. La rappresentazione del rapporto fra Moiraine e Lan, invece, ha fatto qualche piccolo passo avanti, ma manca ancora qualcosa.
La scena nella sauna, con la signora che non si capisce quale dei due voglia invitare a passare la notte assieme a lei, è un po’ più fine rispetto alle battutacce da caserma delle stagioni precedenti. Tocca ancora aspettare per vedere sullo schermo l’essenza di una relazione profonda, nata in 20-25 anni girando il mondo fianco a fianco, fra mille avventure.
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Come si nota in vari campi, lo show sta progredendo e maturando episodio dopo episodio. Già la prossima puntata, però, rischia di essere un vero e proprio esame di maturità. Bisognerà inserire tutte le vicende dei vari personaggi e delle varie nazioni incontrati finora nel più ampio quadro di 3000 anni di storia del mondo. Ci sarà un passo fondamentale, per Rand, lungo la via per imparare a essere veramente il Drago Rinato.
Lo showrunner Rafe Judkins ha curato personalmente la sceneggiatura. Per ora, comunque, la visione procede sempre più spedita e piacevole.
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Casalingoide piemontarda di mezza età, abita da sempre in campagna, ma non fatevi ingannare dai suoi modi stile Nonna Papera. Per lei recensire è come coltivare un orticello di prodotti bio (perché ci mette dentro tutto; le lezioni di inglese, greco e latino al liceo, i viaggi in giro per il mondo, i cartoni animati anni '70 - '80, l'oratorio, la fantascienza, anni di esperienza coi giornali locali, il suo spietato amore per James Spader ...) con finalità nutraceutica, perché guardare film e serie tv è cosa da fare con la stessa cura con cui si sceglie cosa mangiare (ad esempio, deve evitare di eccedere col prodotto italiano a cui è leggermente intollerante).