The White Lotus 3×07 – Killer InstinctsTEMPO DI LETTURA 4 min

/
4
(5)

Dopo un episodio dove finalmente succede qualcosa si torna, per necessità di trama, a ritmi ben più compassati: “Killer Instincts” è la puntata interlocutoria che precede il finale. Era logico attendersi un’oretta circa di preparazione del terreno per i personaggi in scena.
Un terreno che appare fertile in alcuni casi, ma arido in maggioranza.
Dopo la visione del finale di stagione, che potrebbe anche riuscire a prendere una valutazione alta se riesce a mettere in fila tutti i vari sconvolgimenti che iniziano a delinearsi, occorrerà parlare del futuro di questo show, del brand HBO diventato celebre (The White Lotus) e di cosa è veramente mancato a questa stagione.

MANCANZA DI FIGURE VALIDE NEL RESORT


Il primo vero tassello che è mancato è relativo al resort stesso: più volte si è detto di quanto fosse fondamentali i volti di figure all’interno del White Lotus per fare da controcampo a quello dei guest. La prima stagione, con Armond, è chiaramente il faro di riferimento; la seconda stagione già risultava debilitata, mentre questa terza stagione è pressoché nulla.
Fabian non è stato minimamente costruito come personaggio; Sritala è comparsa in talmente pochi episodi (e ora si trova al di fuori del resort) da non risultare caratterizzata a sua volta; Valentin già qualcosa di più, ma si tratta di un lavoro fatto sul personaggio essenzialmente negli ultimi due episodi.
Gaitok a questo punto è il personaggio che lavora nel resort più preso in considerazione e sul quale si è lavorato: una scelta curiosa quella di spostare i riflettori su un personaggio thai caricandolo di molte aspettative. Bisognerà capire se questa scelta ripagherà quanto meno nel finale, ora che i rapinatori sono stati individuati ed è stata costruita tutta una base di “la violenza e la lotta sono normali, bisogna farci affidamento ogni tanto”. Sicuramente non accadrà nulla di pericoloso all’interno del resort, giusto?

UN INCONTRO INESISTENTE


Grandi attese per Goggings e Rockwell per l’incontro con Jim Hollinger, il proprietario del resort nonché accusato da Rick di aver ucciso suo padre.
Preparazione zero da parte di Rockwell riguardo al finto incontro per una produzione televisiva, ma si tratta di un qualcosa che considerato il surrealismo dello show si poteva tenere in considerazione.
Però, ecco, Goggings si vuole vendicare e quindi si vedrà un bagno di sangue, giusto? No, perché Rick si redime al cospetto di Jim, lo spinge sulla sedia e tutto corrucciato se ne va.
Tre episodi per preparare questa vendetta, su cui l’intera vacanza sembrava essere fondata e poi il nulla. E’ lampante che il sottotesto narrativo voglia dare l’idea di un percorso di cambiamento di Rick, dettato probabilmente dall’influenza di Chelsea. Se però si volesse dare qualcosa di più di una smielata conclusione del genere sarebbe cosa gradita: il sorriso malefico di Rick nel finale di puntata lascia aperta di fatto qualsiasi strada.

LA MALEDIZIONE DELLA FAMIGLIA RATLIFF


La famiglia Ratliff sembra vivere in una realtà parallela: Timothy è completamente assuefatto da droghe e alcool; Saxon dopo la strana avventura sessuale sembra diventato il più normale della famiglia; Piper resta convinta di prendersi un anno sabbatico lì (una delle sottotrame ad ora più inutili che possa essere stata partorita da questa terza stagione); Victoria si aggira con i dialoghi più assurdi immaginabili (una bruttissima copia della Tanya di Jennifer Coolidge); Lochlan dopo essersi divertito con il fratello ora sembra puntare la sorella. Uno dei pochi punti interessanti del finale sarà capire cosa potrà ancora regalare questa famiglia agli spettatori.
Sono avvenuti cambiamenti anche nelle dinamiche tra le tre amiche: Laurie ha attaccato verbalmente sia Kate, sia Jaclyn, forse a causa della scappatella di quest’ultima con Valentin, ma sicuramente per un rancore represso che sembrano essersi portate dietro l’una con l’altra fin dall’adolescenza. Le tre sono sempre apparsa incattivite, in attesa di un errore per poter uscire allo scoperto.
Laurie l’ha fatto, ma non è chiaro se quello che si prospetta è un litigio totale (con anche Kate che andrà in rottura con Jaclyn) oppure se il personaggio interpretato da Carrie Coon resterà isolato.
Quello che è certo è che questa sottotrama non ha per ora regalato nulla di inaspettato, apparendo piatta, prevedibile e abbastanza banale. Viene da sé che l’interesse rasenta ormai lo zero dopo sette episodi.

 

THUMBS UP THUMBS DOWN
  • Piccolo recap di tutti i vari personaggi e preparazione al finale
  • Gaitok riconosce i rapinatori: sono gli amici di Valentin, che facilmente è coinvolto nella rapina stessa
  • La pistola
  • Timothy è sempre più fuori di sé, mentre il caso giudiziario continua ad essere ignorato
  • Victoria è una pessima versione di Tanya
  • Laurie, Kate e Jaclyn
  • Delusione per l’incontro di Rick
  • Resta l’assenza totale di personaggi validi nel resort

 

La votazione oscilla tra sufficienza e non, il problema sta nel fatto che come episodio preparatorio del finale era scontato un rallentamento per ricordare dove tutti i personaggi sono collocati. Se però questo rallentamento arriva in coda ad una stagione che già di suo è stata lenta è fisiologico che la votazione ne risente pesantemente.
C’è speranza per questo finale di stagione? Considerate le premesse non più di tanto, ma magari si tratta del fantomatico coniglio estratto dal cilindro. Difficile poterlo pronosticare, ma resta la speranza di non aver gettato al vento otto ore di visione.

Quanto ti è piaciuta la puntata?

4

Nessun voto per ora

Conosciuto ai più come Aldo Raine detto L'Apache è vincitore del premio Oscar Luigi Scalfaro e più volte candidato al Golden Goal.
Avrebbe potuto cambiare il Mondo. Avrebbe potuto risollevare le sorti dell'umana stirpe. Avrebbe potuto risanare il debito pubblico. Ha preferito unirsi al team di RecenSerie per dar libero sfogo alle sue frustrazioni. L'unico uomo con la licenza polemica.

Precedente

Grey’s Anatomy 21×13 – Don’t You (Forget About Me)

Prossima

La Ruota Del Tempo 3×05 – Tel’aran’rhiod