Tulsa King 2×01 – Back In The SaddleTEMPO DI LETTURA 4 min

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Tulsa King 2x01 recensioneTulsa King, serie crime drama ideata da Taylor Sheridan, torna su Paramount+ con l’attesissimo primo episodio della seconda stagione, “Back In The Saddle”. 
Protagonista assoluto è Sylvester Stallone che in Tulsa King interpreta Dwight “The General” Manfredi, un capo mafioso di New York che, dopo 25 anni di prigione, viene esiliato dal suo boss a Tulsa, Oklahoma.
La prima stagione segue Manfredi mentre cerca di stabilire un nuovo impero criminale in questa città inaspettata, navigando in un ambiente diverso da quello a cui era abituato a New York.
Durante il suo soggiorno a Tulsa, Dwight si trova ad affrontare nuove sfide, a formare alleanze improbabili con pittoreschi personaggi e a confrontarsi con il suo passato.
Il mattatore della serie è sicuramente Stallone stesso, in grado di interpretare magistralmente un protagonista complesso, in bilico tra il suo passato di gangster e il desiderio di redenzione.

DOVE ERAVAMO RIMASTI?


L’episodio si apre con Dwight Manfredi, interpretato dal carismatico ex Rocky Balboa, che affronta le conseguenze del tradimento di Stacy alla fine della prima stagione e al suo conseguente arresto.
La trama si sviluppa lentamente, senza troppa azione, concentrandosi sul tentativo di Dwight di riprendere il controllo della situazione a Tulsa dopo essere stato rilasciato su cauzione.
Questo ritmo pacato potrebbe deludere chi si aspettava azione frenetica o rivelazioni scioccanti dopo il finale mozzafiato della stagione precedente.
“Back In The Saddle” evidenzia quanto la serie sia incentrata sul personaggio di Stallone. Mentre altre produzioni di Sheridan, come Yellowstone e Mayor of Kingstown, hanno evoluto le loro narrazioni verso un approccio più corale, Tulsa King rimane saldamente ancorata al suo protagonista. Questa scelta narrativa ha sia dei pro che dei contro: se da un lato permette a Stallone di risaltare le sue doti recitative, dall’altro limita lo sviluppo degli altri personaggi.

IL BUSINESS SI ESPANDE


L’episodio accenna anche a una possibile nuova direzione per questa seconda stagione. Dwight e la sua cricca, infatti, decidono di esplorare nuovi territori e si lasciano tentare dall’idea di un crimine “dal colletto bianco” legato alle sovvenzioni per l’energia eolica.
Questa svolta, ancora in fase embrionale, potrebbe distinguere ulteriormente Tulsa King da altre storie di mafia, sebbene ci sia il rischio di un allontanamento dall’azione violenta che caratterizza lo show.
Il giusto mix tra situazioni legate alla criminalità e la componente comedy data dall’interazione tra Dwight e gli altri comprimari sembra funzionare ancora egregiamente, ma il pubblico vuole e auspica spargimenti di sangue.
Si spera che Taylor Sheridan e gli sceneggiatori (tra i quali c’è anche Stallone stesso) non mettano troppa carne al fuoco, perdendosi in trame troppo arzigogolate che necessitano di risoluzioni troppo rapide e convenienti.

DESPERATE HOUSEWIVES REUNION


“Back In The Saddle” farà sicuramente sorridere quei fans di Desperate Housewives che non disdegnano nemmeno lo stile televisivo di Taylor Sheridan.
Il nuovo antagonista della serie è interpretato dal glaciale Neal McDonough che a Wisteria Lane vestiva i panni di Dave Williams, il marito di Edie nella quinta stagione. Ed è proprio in questa prima puntata che Neal McDonough divide il palco con la sua ex collega ed ex casalinga disperata Dana Delany (Katherine Mayfair nello show di Marc Cherry).
Il personaggio di Cal Thresher, introdotto brevemente sul finale, dà subito del filo da torcere a Dwight, facendogli capire di non essere l’unico gallo nel pollaio e che non sarà facile espandere il business dello spaccio di marijuana.
Il dialogo tra i due criminali alla raccolta fondi è particolarmente intenso, stabilendo una nuova rivalità che promette di essere il fulcro di questa stagione. La tensione palpabile tra i due personaggi è resa brillantemente, con i freddi occhi di McDonough che gridano “psicopatico in arrivo!”

 

THUMBS UP THUMBS DOWN
  • Interpretazione solida di Sylvester Stallone. Sly non delude mai!
  • Introduzione di un nuovo antagonista intrigante
  • Neil McDonough mette i brividi anche in pochi frame
  • Trama che promette sviluppi interessanti…
  • … se ben gestita e non appesantita
  • Potenziale sovraccarico di nuove trame e personaggi
  • Gestione sprecata del confronto Dwight/Stacy 
  • I problemi personali di Armand non interessano a nessuno!

 

Un inizio al rallentatore per la nuova stagione di Tulsa King, show creato da Taylor Sheridan ed interpretato da un Sylvester Stallone in stato di grazia. C’è aria di attendismo nell’aria e, con un primo episodio meramente preparatorio, il pubblico non può fare altro che sperare in tantissimo spargimento di sangue.

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Se volete entrare nelle sue grazie, non dovete offendere: Buffy The Vampire Slayer, Harry Potter, la Juventus. In alternativa, offritele un Long Island. La prima Milf di Recenserie, ma guai a chiamarla mammina pancina.

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