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WeCrashed 1×01 – This Is Where It BeginsTEMPO DI LETTURA 4 min

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WeCrashed 1x01 recensioneContinua l’esplosione di serie tv focalizzate su founder e CEO che sono diventati famosi per i motivi sbagliati e le cui storie sono state raccontate prima su un podcast e poi sviscerate per il piccolo schermo proprio da quest’ultima fonte. WeCrashed arriva in un momento storico più unico che raro visto che poche settimane fa è partita su Showtime l’ottima serie antologica Super Pumped (la cui prima stagione è focalizzata su Uber e Travis Kalanick) e su Hulu/Disney+ sta ancora andando in onda The Dropout (su Theranos e la frode mastodontica di Elizabeth Holmes e Sunny Balwani).
La nuova serie Apple TV+, come già anticipato, è una trasposizione dell’omonimo podcast di Wondery intitolato WeCrashed: The Rise And Fall Of WeWork e vede come protagonisti assoluti (e anche come produttori esecutivi) Jared Leto e Anne Hathaway, rispettivamente nei panni del fondatore di WeWork Adam Neumann e di sua moglie Rebekah Neumann. In aggiunta a queste due star hollywoodiane ci sono anche America “Ugly Betty” Ferrera e Anthony “E.R.” Edwards, mentre alla scrittura della serie sono stati appuntati Drew CrevelloLee Eisenberg dato che quest’ultimo ha firmato un contratto pluriennale con Apple TV+ per creare diversi show.

Adam Neumann:We need a name.
Rebekah Neumann:We do.
Miguel McKelvey: “We.
Adam Neumann:We. We… We live.
Rebekah Neumann:We dream.
Adam Neumann:We dream. We dream. We wor…

WE DIDN’T CRASH: QUELLO CHE FUNZIONA


Il titolo di questo paragrafo e del successivo sono piuttosto esplicativi e sono necessari per discernere le due anime di questo pilot che ha diversi elementi positivi ma anche alcune pesanti stonature.
Come spesso accade, il successo di una serie o di un film passa (oltre che da uno script decente) dalla bravura e dal carisma del protagonista. Nonostante la pessima l’imbarazzante interpretazione di Paolo Gucci in House Of Gucci e del nuovissimo Morbius che stando ai primi responsi oltre oceano è pessimo, Jared Leto si presenta in WeCrashed in una forma esemplare tanto da modulare il tono di voce ed il comportamento a quello di Neumann (cosa che era risultata piuttosto goffa ed incomprensibile come Paolo Gucci se lo si ascolta in lingua originale). Se si compara la recitazione ad un qualsiasi video originale di Neumann, si potrà capire di cosa si sta parlando.
Dando per scontato che la sua storia e quella di WeWork sia noto alla maggioranza del pubblico, Crevello e Eisenberg adottano lo stesso approccio di The Dropout e partono da un suggestivo ed intrigante flashforward che lancia la serie. Questa può essere sempre una scelta a doppio taglio ma qui è utilizzata in maniera intelligente perché non è tanto il finale a dover sorprendere, quanto il come Neumann sia arrivato a quel livello. Il ritmo della puntata è ottimo, così come l’utilizzo della colonna sonora e anche quei tagli netti di alcune battute fatti apposta per enfatizzare il momento: tutto è veramente curato nel minimo dettaglio e aiuta lo spettatore a capire sia il protagonista che la sua mentalità.
Neumann è infatti una persona estremamente carismatica ma è anche distante dalla realtà ed è eccessivo nei suoi comportamenti, tutti elementi che emergono dal pilot e che aiutano lo spettatore ad inimicarsi (giustamente) il protagonista sin dall’inizio.

WE ALREADY CRASHED: QUELLO CHE NON FUNZIONA


Sfortunatamente WeCrashed non sembra essere però priva di difetti, difetti che sono riscontrabili sia nella sceneggiatura (a volte troppo veloce), sia nella scelta di privilegiare Adam e Rebekah e distanziarli sul piano umano e sociale da tutti i coprotagonisti, in particolare dal co-founder di WeWork Miguel McKelvey. Un Miguel che appare particolarmente schiavizzato dal suo nuovo collaboratore (Adam) che gli impartisce ordini senza troppi indugi e senza conoscerlo bene.
Questa frettolosità di fondo che si percepisce nonostante i 61 minuti di durata, è palese anche nel modo in cui Adam passa dall’essere lo stalker di Rebekah al suo fidanzato. Un’evoluzione di un rapporto che sembra costruito a tavolino e che, proprio per via dell’attitudine di Neumann, appare estremamente difficile da credere. Diluire la creazione del rapporto in almeno un altro episodio avrebbe aiutato a credere a questo cambiamento ma visto da questo punto di vista sembra semplicemente eccessivo ed irrealistico.

 

THUMBS UP THUMBS DOWN
  • Jared Leto è immenso
  • Ottima l’idea di iniziare e terminare l’episodio con un flashforward
  • Ritmo ottimo e buon utilizzo della colonna sonora
  • Si riesce a detestare Adam Neumann fin dall’inizio per il suo atteggiamento
  • Ottima creazione del background di Neumann
  • Troppa frettolosità nel far innamorare i due protagonisti
  • Alcuni momenti un po’ eccessivi, tipo al ristorante
  • Estrema passività di Miguel

 

Se non si è a conoscenza della storia di WeWork, allora “This Is Where It Begins” rappresenta un ottimo punto di partenza sia per capire in che direzione andrà la storia, sia per farsi un’idea dei protagonisti. Invece per chiunque abbia visto WeWork: Or The Making And Breaking Of A $47 Billion Unicorn questo pilot rappresenta un qualcosa in più visto che va a scavare nelle origini di Neumann. Tutto sommato, la serie andrebbe continuata anche solo per la magistrale interpretazione di Leto.

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Fondatore di Recenserie sin dalla sua fondazione, si dice che la sua età sia compresa tra i 29 ed i 39 anni. È una figura losca che va in giro con la maschera dei Bloody Beetroots, non crede nella democrazia, odia Instagram, non tollera le virgole fuori posto e adora il prosciutto crudo ed il grana. Spesso vomita quando è ubriaco.

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