Your Honor 1×05 – Part FiveTEMPO DI LETTURA 7 min

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Recensione Your Honor 1x05 ShowtimeGiunti a metà del percorso di questa avvincente miniserie, la narrazione giunge finalmente a quella svolta che lo spettatore aspettava fin dai primissimi minuti di messa in onda. Il muro di bugie costruito da Michael comincia a dare i primi segni di cedimento e, mentre il figlio Adam sembra intenzionato a non voler fare nulla per aiutare se stesso (condannando di conseguenza anche il padre, grazie alla sua opera di insabbiamento), Jimmy Baxter viene condotto finalmente sul sentiero che porta alla verità. Molte sono le domande senza risposta, moltissimi sono i sospetti, ben poche le speranze di sopravvivenza dei Desiato.

SIAMO TUTTI ESSERI UMANI


Chi mente una volta, spesso deve abituarsi alla menzogna; perché ci vogliono sette menzogne per occultarne una.

Com’era prevedibile, l’intricata tela di menzogne ordita dal giudice Michael Desiato comincia a sfaldarsi tra le sue mani, provocando tutta una serie di conseguenze che difficilmente vedranno lui e suo figlio vincitori al termine di questa miniserie. Se c’è una lezione che questa serie vuole insegnarci è che l’insabbiamento – quantomeno quello fatto velocemente e senza la piena collaborazione del diretto interessato – porta soltanto ad una maggiore esposizione del colpevole.
A partire dal tentativo di sbarazzarsi dell’auto incriminata, che ha portato all’arresto e all’omicidio di un ragazzo innocente, alla successiva morte di un’intera famiglia in seguito ad un’esplosione e ad una possibile guerriglia urbana, tutte le mosse di Michael, rimasto completamente solo in questa problematica opera di rappezzamento, hanno portato soltanto a conseguenze ancor più disastrose. Basti pensare alla strategia usata per arrivare al video delle telecamere di sorveglianza della stazione di rifornimento, dettata da un forte sentimento di disperazione e messa in atto frettolosamente e in modo approssimativo, con il risultato di aver seminato una scia di briciole che, ovviamente, è stata intercettata da Jimmy Baxter e i suoi scagnozzi.
C’è però un’ulteriore lezione che la serie vuole impartirci, sicuramente molto più profonda del “se devi fare qualcosa di illegale, almeno cerca di nasconderlo meglio” di cui abbiamo parlato pocanzi. Lezione che poi è anche il motore narrativo dell’intera miniserie, ovvero l’arbitrarietà del giudizio umano, a prescindere dal ruolo ricoperto all’interno della società: che si tratti di un giudice stimato o di un temuto boss della malavita, l’essere umano, portato alle strette, rivelerà sempre la sua vera natura, mentendo o arrivando anche a compiere atti ben più disdicevoli, se costretto a difendere coloro che ama. E in questo quinto episodio, oltre che nelle consuete peripezie del giudice Desiato per salvare suo figlio, lo vediamo anche in un’altra sequenza in particolare, quella che vede il giudice in ascensore a tu per tu con due giovanotti pronti ad affrontare un processo per spaccio con la stessa intraprendenza di un Alongi o di un Biggiogero qualunque. Il consiglio di Michael è di puntare sulle debolezze del giudice designato per il loro caso, facendo leva sulla perdita della moglie avvenuta a causa di un cancro al seno, e quindi sfruttando un parente malato per giustificare il possesso di marijuana. In maniera più sottile del solito viene così mostrata la vera natura manipolatoria del giudice Desiato – e in generale dell’essere umano – in grado di non farsi scrupoli a far leva sulle debolezze altrui pur di raggiungere i propri scopi. La scena evidenzia inoltre il bisogno di redenzione di Michael, silenziosamente consumato dal senso di colpa per la morte di Kofi e quindi bisognoso di compiere qualche buona azione raddrizza-karma.
Altro personaggio che incarna, in maniera differente, la fragilità dell’essere umano è sicuramente Adam, consumato dal senso di colpa a tal punto da essersi in pratica dimenticato di essere il responsabile di tutto quanto. Se da una parte il comportamento appare giustificato dalla sua situazione emotiva, scioccato per i metodi utilizzati dal padre nella gestione degli eventi e probabilmente disinteressato rispetto alla sua innocenza perché inconsciamente desideroso di essere scoperto, dall’altra non si può evitare di pensare all’egoismo mostrato nei confronti dell’unica persona che ha fatto – e ancora sta facendo – qualsiasi cosa in suo potere pur di salvarlo da una condanna. Se non per gratitudine quanto meno per rispetto verso un uomo che ha messo letteralmente la sua vita in gioco per dargli una possibilità di farla franca.

CHI STA RICATTANDO MICHAEL DESIATO?


Gli eventi narrati in questo quinto episodio hanno certamente chiarito la gravità della situazione in cui si trovano attualmente i Desiato, ma ciò che davvero incuriosisce lo spettatore fin dalle prime battute dell’episodio è sicuramente l’identità del misterioso ricattatore di Michael. Al momento è possibile fare solo speculazioni in merito, ma qualche personaggio sembra essere più sospetto di altri. In primo luogo si può escludere un coinvolgimento da parte dei coniugi Baxter, visibilmente all’oscuro di tutto, e del figlio Carlo, appena rilasciato. Supponendo che Kofi Jones gli abbia rivelato la verità in punto di morte per poi lasciarsi uccidere così da proteggere la sua famiglia, e supponendo che Carlo abbia creduto alle sue parole, la tipologia di ritorsione messa in atto non combacia con la natura violenta e sconsiderata del personaggio.
Discorso diverso va fatto per Fia Baxter, personaggio sfuggente e difficile da inquadrare e ora anche molto più vicino ad Adam. Nonostante la ragazza non espliciti sempre ciò che le ronza nella testa, sarebbe imprudente interpretare questi silenzi come segno di ingenuità, ma siccome per il momento ben poco è stato detto a proposito del character non è possibile accertare se la ragazza conosca o meno la verità.
La pista più solida è forse quella che conduce alla Desire Crew, gruppo molto unito che vede nella figura di Big Mo quell’atteggiamento protettivo che potrebbe portare uno dei membri a tormentare il giudice in questo modo per quanto accaduto a Kofi. Inoltre alcuni membri della banda sono stati avvistati vicino al luogo dell’incidente, e questo potrebbe spiegare il video inviato a Michael, ripreso da un’angolazione diversa rispetto ai video di sorveglianza da lui eliminati e quindi girato con molta probabilità con un telefono da qualcuno che ha visto e seguito Adam il giorno della disgrazia.
Piste più deboli conducono invece a due personaggi che per ragioni diverse sanno che qualcosa di sospetto è accaduto, ma che difficilmente arriverebbero a compiere un gesto simile: Amy, la vicina del giudice, che con occhio vigile tutto vede dalla sua proprietà, ma che difficilmente riuscirebbe ad orchestrare un piano simile; e la suocera Elisabeth, che già aveva fatto capire di nutrire dubbi in merito a quella giornata ricostruita da Michael e Adam il giorno successivo all’incidente, ma che sicuramente avrebbe optato per vie ben più legali per punire suo genero.
Un’altra pista da non sottovalutare riguarda Charlie, unica persona a sapere esattamente come sono andate le cose insieme a Michael e decisamente in grado di compiere materialmente una manovra simile viste le sue risorse. Il movente potrebbe essere ricollegato alla sua carriera politica e alla possibilità di utilizzare il video, e quindi il riscatto, per ottenere ulteriori finanziamenti per la campagna elettorale. Teoria che però al momento non gode di molta solidità.
Per ultimo troviamo proprio Adam. Ebbene sì, allo stato attuale delle cose, divorato dal senso di colpa e probabilmente al contempo terrorizzato per il suo destino (anche se da come si comporta non si direbbe), è forse il personaggio più imprevedibile attualmente in circolazione. Le ragioni alla base di un gesto simile potrebbero essere dettate dalla combinazione di emozioni al momento provate dal giovane, il quale magari pensa di poter compensare la perdita subita dalla famiglia con un ingente somma di denaro donata anonimamente, colpendo allo stesso tempo suo padre, al momento considerato dal figlio un bugiardo senza cuore e non un padre disperato disposto a tutto pur di salvarlo da questa situazione.

 

THUMBS UP THUMBS DOWN
  • Il misterioso ricattatore
  • Finalmente Jimmy Baxter è sulle tracce del vero colpevole
  • La scena in ascensore
  • La fragilità dell’essere umano raccontata attraverso gli occhi dei due Desiato
  • Adam si è dimenticato di aver ucciso una persona

A metà del suo percorso, Your Honor decide di premere il piede sull’acceleratore, portando la narrazione su tutt’altro livello. La scia di briciole seminata da Michael ha finalmente incrociato il cammino di Jimmy Baxter e, da qui in avanti, difficilmente si potrà tornare indietro.

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Ventinovenne oramai da qualche anno, entra in Recenserie perché gli andava. Teledipendente cronico, giornalista freelance e pizzaiolo trapiantato in Scozia, ama definirsi con queste due parole: bello. Non ha ancora accettato il fatto che Scrubs sia finito e allora continua a guardarlo in loop da dieci anni.

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