Resurrection 1×07 – Schemes Of DevilTEMPO DI LETTURA 4 min

“More are coming. More can you can ever imagine“.

Queste furono le ultime parole di Caleb prima della sua improvvisa sparizione. Ed è così che la promessa, che sembra più un pronostico, fatta dall’uomo comincia a realizzarsi. Più di quello che immagini, e dalle più svariate epoche. Insomma, ad una puntata dal finale la città di Arcadia viene improvvisamente inondata di risorti, e il telefono dell’ufficio dello sceriffo comincia ad impazzare. Certamente una tale ondata di ritorni finirà per sconvolgere ancora di più la città. Se da una parte gli abitanti continueranno a farsi ancora molte domande, dall’altra molte persone prima spaventate si troveranno in una posizione estremamente differente: il terrore per l’incomprensibile si trasformerà nella gioia per il ritorno di una persona cara.
In tutto questo marasma di ritorni, che appunto non si contano più, pare logico il porsi delle domande. In primo luogo riguardo Rachel.
Non possiamo non soffermarci su questo personaggio che gioca un ruolo fondamentale, soprattutto per gettare nuovi dubbi nel telespettatore e non solo. Gli autori gestiscono molto bene la storyline di Rachel, infatti, oltre che rivestire il ruolo di risorta, con il suo ri-ritorno getta ancor più benzina al fuoco e spinge a nuove ipotesi.
Lo sceriffo invece sembra ritrovare un suo spessore, e nel trambusto comincia a desiderare e sperare nel ritorno della moglie che, udite udite, come pronosticato in parte nella recensione della seconda puntata veniva nascosta dal suo amante.
Insomma, a questo punto della stagione praticamente ogni protagonista ha a che fare con un risorto, ad eccezione dello sceriffo che per l’appunto è ancora all’oscuro della verità. Questi segreti offrono la possibilità di una piega interessante per la storyline di questo personaggio che sicuramente non prenderà bene il ritorno della moglie tra le braccia dell’amante.
Per quanto riguarda il piccolo Jacob, pare che la sua storyline si sia un secondo congelata, in favore ovviamente di dinamiche più movimentate. Tranne un piccolo dettaglio, più che altro una domanda: come faceva il bimbo a sapere che la bambina e i genitori erano come lui? In che modo sono legati gli uni agli atri?
La puntata in generale non è particolarmente degna di moltissimi particolari succulenti, a parte alcuni piccoli spunti e all’invasione di risorti sul finale, anche se sembra un po’ esasperato il ritorno dei soldati della seconda guerra mondiale.
Come di consueto ritagliamo uno spazio della recensione per l’angolo delle toto-ipotesi e delle domande della settimana:

• Abbiamo assistito all’invasione dei risorti. Arcadia è ovviamente al centro di una qualche maledizione, o benedizione, che ancora non riusciamo a cogliere. La domanda vera è: come mai Jacob, Caleb e Rachel sono ritornati singolarmente e poi gli altri a seguito in massa? Cosa hanno di speciale loro rispetto agli altri?
• Rachel: fingeva per spaventare il suo aguzzino oppure a muovere le fila di tutto c’è davvero il diavolo?
• Sempre riguardo a Rachel, come possiamo spiegarci il suo ritorno dopo la sua seconda morte?

Per quanto riguarda le toto-ipotesi:

• I risorti spariscono quando hanno compiuto il loro percorso e hanno assolto al proprio scopo. Potrebbe essere per questo motivo che Rachel è ritornata nuovamente?
• Ci è venuto in mente un film del 1994 di Giuseppe Tornatore “Una pura formalità”. Allora una nuova ipotesi si fa spazio tra quelle già enunciate: ossia potremmo pensare a qualcosa di metafisico. Caleb sparisce e il suo sangue anche, potrebbe allora significare che in realtà quei risorti non esistono realmente in quanto carne ed ossa ma sono delle mere immagini, dei ricordi, legati ad Arcadia oppure per esempio al fiume? Il fiume potrebbe essere la chiave per risolvere il mistero?

Ecco una delle cose che nell’insieme alza il voto della puntata e della serie tv in generale: la possibilità di ipotizzare. E non è nemmeno garantito che tra mille ipotesi ci sia quella giusta, la speranza è quella che la serie tv abbia in serbo molte sorprese.