Siamo giunti all’undicesima puntata, e manca poco per arrivare al finale di Salem. Fin dal primo episodio non ci sono stati dubbi sul tipo di prodotto che avremmo visto, e fin da subito WGN America ha messo in piazza qualcosa con del buon potenziale. Dalla premiare c’è sicuramente la costanza degli autori che, puntata dopo puntata, sono riusciti a creare un fil rouge ben saldo e continuativo. Le storie non vengono gettate allo sbaraglio e di volta in volta si possono notare coerenza e precisione nella narrazione e nei dettagli. Così anche “Cat And Mouse” raggiunge l’obiettivo in maniera perfetta: le posizioni vanno chiarendosi ulteriormente, il colpo di scena finale è stato piazzato e la curiosità nel telespettatore è stata innescata.
Dal principio la narrazione ha raccontato una storia in cui le streghe sono i personaggi cattivi che, senza apparente motivazione, vogliono prendersi Salem. Ora, invece, tramite il personaggio del Magistrato Hale, ormai sempre più rilevante, la storia sembra ampliare l’obiettivo della telecamera, spaziando a 360° sulla storia stessa. Certamente devono esserci svelate tante cose ancora, giustamente, non è detto però che non saranno raccontati altri dettagli che potrebbero ulteriormente cambiare le dinamiche e dal punto di vista dei telespettatori, la percezione dei veri cattivi.
Il personaggio di Increase Mather, che in questo momento più di altri riesce a bucare lo schermo, difatti riesce a catalizzare l’attenzione su di lui in modo perfetto sia per quanto riguarda l’interpretazione dell’attore Stephen Lang che per il suo alias. Una delle cose che funziona di più in questo personaggio è il suo modo di agire che in realtà dice tutto e non dice nulla, la prospettiva è quella di un’esplosione di eventi proprio durante il season finale.
“Bisogna toccare il fondo prima di poter risalire”. Ovviamente stiamo parlando di Seth Gabel e del suo Cotton che sembrano finalmente uscire dal baratro oscuro dell’ubriachezza molesta e inutile e lo fa tornando nuovamente utile alla trama, contrapponendosi al padre.
Salem è una serie tv che funziona bene per la struttura che gli è stata data: una trama unica principale da cui si diramano le sottotrame dei personaggi secondari, che però tali non risultano in quanto hanno tutti una diretta influenza sulla trama portante principale. Non c’è inutilità, non ci sono espedienti riempitivi e non c’è dispersione, l’obiettivo, lo scopo e la bussola puntano tutte nella stessa direzione, riuscendo a tenere il telespettatore attaccato allo schermo con punte di tensione e scene di disturbo sapientemente distribuite nei circa 40 minuti.
A questo punto a Salem abbiamo:
- Increase Mather che sembra avere in mente qualche strano giochetto;
- Cotton in contrapposizione al padre in questo perverso gioco della caccia alle streghe, in particolare per la protezione di John Alden;
- Mercy in giro per i boschi a profanare cadaveri come nulla fosse;
- Anne Hale e la verità sulla sua natura, sarà interessante scoprire la sua reazione.
Tutti gli elementi sopracitati probabilmente verranno fatti convergere nel season finale con uno svolgimento inaspettato.
In generale “Cat And Mouse” contribuisce a mantenere costante il livello della serie tv che fino ad ora è riuscita a mantenere le promesse fatte.
- La gestione intelligente dei personaggi e delle trame
- Il Magistrato Hale, sempre più funzionale e portatore di una storia da raccontare
- La povera figlia del Magistrato che scopre di essere una strega, come la prenderà? Come si comporterà? Saprà convivere con questa verità?
- La risalita del povero Cotton dall’inutilità in cui versava da diverse puntate
- Le doti recitative di alcuni dei membri del cast
- John Alden accusato di stregoneria e dietro le sbarre
The House Of Pain 1×10 | 0.4 milioni – 0.1 rating |
Cat And Mouse 1×11 | 0.23 milioni – 0.1 rating |
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Un tempo recensore di successo e ora passato a miglior vita per scelte discutibili, eccesso di binge-watching ed una certa insubordinazione.