Salem 1×13 – All Fall DownTEMPO DI LETTURA 4 min

Ed eccoci giunti al finale di stagione. Alla puntata che raccoglie quanto seminato e proietta lo spettatore alla prossima stagione di streghe, sangue, intrighi e tradimenti.
Il giudizio della puntata in maniera riassuntiva sarebbe: troppa carne al fuoco. Salem ci aveva abituato fino a qui ad uno sviluppo di trama coerente e lineare, con poche sbavature e tante scene splatter.
La puntata conclusiva poteva rappresentare la ciliegina sulla torta di questa convincente serie, ma si perde lungo la strada complicandosi la vita. Nella puntata vengono infatti riassunti in modo definitivo tanti aspetti che hanno contraddistinto la stagione:

– il rapporto controverso di amore e odio tra Increase e Cotton;
– lo scontro definitivo tra Increase e Mary;
– Anne Hale e la scoperta dei suoi poteri, unitamente allo scontro familiare con il padre;
– Mercy e la sua sete di potere (che la porterà a scontrarsi con Mary);

Nella scorsa puntata Increase e Cotton si erano scontrati apertamente durante il processo del capitano Alden, portando ai limiti un rapporto già di per sé molto complicato.
Ma se inizialmente uno spiraglio di pace sembrava essersi fatto spazio, grazie anche all’abilità di marionettista di Mary Sibley, ciò non si palesa successivamente: Cotton infatti, credendo il padre pazzo, lo ferisce mortalmente difendendo appunto Mary.
Gioia gaudio e tripudio per le streghe che avevano organizzato il Sommo Rito: con il sangue di Increase, le vittime innocenti sono sufficienti per portare a compimento il Rito.
Inutile sottolineare che lo scontro tra Increase e Mary è stato abilmente vinto dalla strega, capace di architettare un piano ben più astuto e ingegnato di quello del reverendo.
Ma lasciamo momentaneamente il putiferio che sta sconvolgendo le alte sfere di Salem, spostandoci a casa Hale. Qui Anne, in un moto di rabbia, sfodera i suoi poteri da strega uccidendo entrambi i genitori.
Increase Mather e il Magistrato Hale: due personaggi principali vittime del finale di stagione.
Mercy nel mentre sta organizzando un esercito nel bosco vicino Salem, pronta ad attaccare e spodestare Mary Sibley. Ma ciò riguarderà molto probabilmente la prossima stagione.
Il capitano Alden, che avevamo lasciato nel bosco ad aspettare il ritorno della sua bella per poter fuggire insieme, si trova però costretto a dover fuggire perché inseguito dalla guardia cittadina e quando tutto sembra essere ormai scritto e la sua morte vicina, ecco un gruppo di indiani venirgli in aiuto traendolo in salvo.
E’ davvero discutibile come scelta di trama inserire gli indiani come agente esterno per aiutare il Capitano. Principalmente perché aggiunge ancora altra carne al fuoco già adeguatamente sovraccaricato.
Ciò che sconvolge gli animi e fa crescere la speranza per la prossima stagione è riassumibile in un evento ben preciso: la notizia riportata da Tituba a Mary che il figlio che pensava di aver sacrificato al Signore Oscuro nel bosco (nel pilot, all’inizio di tutto) è ancora vivo e vegeto.
Signori, è stato calato il carico pesante. Solo una domanda ora è da porre: quando inizia la prossima stagione?
Nota a margine: lo sfoggio di potenza da parte di Anne Hale ricorda molto Jean Grey/Fenice in “X-Men: Conflitto Finale”, dove i poteri della ragazza vengono a galla improvvisamente e in maniera brutale.
Nota a margine²: la scena splatter in cui il cranio del Magistrato Hale viene perforato dal paletto di legno è la peggior rappresentazione scenica di sangue dell’intera stagione. Si salva dal primo posto del podio dello schifo solo grazie alla pipì dall’albero di Cotton.

PRO:

Con una stagione così le aspettative per la prossima non possono che essere altissime. Cotton è in fuga. Alden è stato preso in custodia dagli indiani. Mary ha or ora riabbracciato il suo caro figliuolo. Mercy si sta preparando a scatenare una guerra. Anne ha da poco scoperto i suoi reali poteri.
Il materiale è tanto. Ora sta agli sceneggiatori saperlo sfruttare a dovere.