Scandal 4×06 – 4×07 – An Innocent Man – Baby Made A MessTEMPO DI LETTURA 4 min

Che la storia d’amore per un drama (politico) come Scandal sia importante è risaputo, ma farne una questione centrale ed esclusivista rischia di comprimere in una bellezza unilaterale e limitata una serie tv come questa, colma invece di tantissimi altri aspetti che il più delle volte passano inosservati. La storia tra Olivia e Fitz è la storia che sin dall’inizio ha coinvolto di più: un amore difficile e a tratti impossibile da vivere, un’asserzione avvalorata anche dagli ultimi eventi svelati in “Baby Made A Mess” come il tentato suicidio del Presidente dopo esser venuto a conoscenza della partenza di Olivia. Questi sono di sicuro elementi importanti per la riuscita di Scandal, ma non sono gli unici, gli essenziali, senza i quali il telefilm non avrebbe ragion d’essere. Quindi è un vero peccato ridurre una puntata come ad esempio quella di “An Innocent Man” solo alla scelta tra i due uomini, anche se ciò non toglie che questa sia stata una parte estremamente interessante ed emozionante soprattutto grazie al monologo di Jake sull’ipotetica non scelta di Olivia che avrebbe comportato la sua incriminazione per l’omicidio del figlio del Presidente e la sua conseguente condanna a morte.

Mentre la maggior parte dei telespettatori era concentrata sui due team (Jake vs. Fitz), quella minore è stata in grado di accorgersi della qualità dello show data soprattutto dalla presenza di Rowan e di quello che rappresenta. In queste ultime due puntate, in particolar modo nella settima “Baby Made A Mess”, il centro di tutta la storia è stato proprio lui nonostante sia comparso in poco più di due scene totali. Il potere di quest’uomo sembra essere illimitato e non è da sottovalutare l’idea che dietro gli ultimi sviluppi narrativi inerenti alle foto trovate nell’armadietto, ci sia dietro The Command nel bene o nel male oppure qualcuno che con lui ha qualche conto in sospeso. Maya Pope?

L’onnipotenza di un uomo però può ritorcersi contro soprattutto se di mezzo c’è una figlia con gli stessi attributi del padre. Rowan ha incastrato Jake, Rowan lo ha liberato con le sue minacce o avvertimenti che dir si voglia e Olivia ha colto il messaggio; in più si sa, ha avuto un buon maestro e questo lo si può notare dal modo per nulla prevedibile con il quale ha scelto di far confessare la verità a Tom, geniale!

Grazie a queso il trio si è ricongiunto: Fitz – Olivia – Jake. La battaglia iniziata la scorsa stagione contro il B613 si è trasformata divenendo esclusivamente contro Rowan, una battaglia che era stata cominciata molto tempo prima in solitaria da Jake. Il plot si fa sempre più intricato e intrigante e Shonda deve assolutamente soddisfarci con la messa in scena di confronti e colpi bassi che solo Scandal è capace di raccontare… il ritorno della signora Pope nel mid-season finale può essere un bell’antipasto da gustare.

La storia orizzontale, quindi, continua la sua evoluzione in modo egregio, mentre le storie verticali non ricevono le stesse attenzioni a dovuti spazi; o forse è meglio dire che non tutte le storie verticali. Se da una parte ci sono Huck e Abby che fanno passi da gigante nelle loro storyline, in mezzo c’è Mellie in una situaizone stazionaria in quanto è tornata a fare la guerra al marito (era davvero necessario ripercorrere strade già battute per tre stagioni?), dall’altra parte abbiamo infine Quinn.

Cosa è successo a questo personaggio? L’ultima volta che ha avuto un’evoluzione, esaminando il termine a tutto tondo, è stata in “YOLO” e proprio grazie a Quinn è stata una puntata perfetta in tutto. Adesso invece Quinn si è persa, o forse è meglio dire che è letteralmente scomparsa tranne qualche scenetta qua e la nelle quali svolge i ruoli sporchi che prima invece svolgeva Huck. Ora abbiamo una Huck tutta al femminile senza però una vera storia alle spalle che giustifichi determinati comportamenti.