Se John Wells si scomoda dal trono per scrivere una puntata quando non lo ha fatto nemmeno per la premiere allora quell’episodio dev’essere veramente importante e, tendenzialmente, estremamente ben fatto. Sulla carta “Crazy Love” ha tutte le caratteristiche qualitative per poter soddisfare esigenze, attese e sviluppi narrativi; a livello pratico le cose invece non vanno esattamente come ci si sarebbe aspettati. Sarà per il retrogusto amaro della vita che Shameless si porta sempre appresso, sarà perchè veder compiere errori grossolani ai protagonisti è sempre un qualcosa che non può “piacere”, però la puntata firmata da Wells convince solo in parte e, a sorpresa, non nel filone narrativo che si poteva pensare.
L’hype per il ritorno (tanto agognato) di Steve/Jimmy/Jack era alle stelle visto la sua apparizione lampo alla fine dello scorso “Rite Of Passage“, tuttavia su quanto successo in “Crazy Love” c’è un po’ da discutere. Già dalla fine della terza stagione il character di Justin Chatwin aveva cominciato a macchiarsi di hybris e questo si era riflesso direttamente nell’empatia con il pubblico. Più arrogante e cazzaro del solito, aveva mentito spudoratamente a Fiona spedendola per via indiretta tra le braccia del suo ex capo, il problema però non era tanto il fatto che le avesse mentito, quanto il fatto che noi come pubblico sapessimo la verità.
Le azioni di un personaggio possono essere dettate da diversi fattori che, a discrezione dello sceneggiatore di turno o dello showrunner, possono essere mostrate o meno; questa scelta va ad inficiare direttamente sulla prospettiva che si vuole dare al personaggio, sul taglio differente che gli si vuole far prendere e di conseguenza sulle svolte narrative (i classici cliffhanger) che verranno date nel corso della serie. Il fatto che Jimmy sia tornato, se da un lato è un gradito ritorno, dall’altro distrugge quanto costruito in sua assenza, modifica gli equilibri, cosa che però non è necessariamente un male se gestita con coscienza.
La paura che sorge inconsciamente in abbinata al suo ritorno è quella che sia utilizzato unicamente per rovinare e azzerare il matrimonio lampo di Fiona e, una volta svolto il compito, venga di nuovo fatto sparire, caratteristica ormai piuttosto classica del personaggio di Chatwin. Fiona dopo il ritorno di Jimmy diventa fedifraga in neanche mezza puntata, l’attrazione mista a rabbia può essere usata come scusa ma non basta a giustificare l’atteggiamento scomposto di colei che è quasi sempre stata la più matura di casa Gallagher, sia nelle scelte amorose che in quelle di vita quotidiana. Il ritorno in scena di Jimmy ha quindi un retrogusto dolce-amaro che non può essere nascosto e che abbassa la resa narrativa che Wells voleva imprimere. Siamo ovviamente lieti di sbagliarci ma per ora questa è la trama che si legge tra le righe. Gli aspetti negativi appena descritti vengono mitigati dalla storyline inerente Ian, vera e propria colonna portante di questa puntata.
Finalmente i sintomi manifestati nello scorso season finale sfociano in un totale cambio di personalità rendendo lampante ciò che fino a questo sesto episodio poteva essere fatto passare per “esagitazione del Gallagher medio”: il bipolarismo. La malattia di Ian è la causa scatenante ma quello che veramente è interessante da notare sono le reazioni di Mickey e dei Gallagher che, pur essendo incasinati come sempre, ogni volta che si manifesta una crisi famigliare si ritrovano sempre. Nonostante Lip si senta come un disadattato nel South Side, nonostante Debbie stia letteralmente combattendo per trovare il suo spazio a scuola e nel quartiere, nonostante Mickey non abbia più una fonte di “reddito” fissa, il loro atteggiamento dimostra l’attaccamento che c’è tra i Gallagher ma soprattutto il fatto che, compreso Mickey, siano ormai tutti membri di una stessa famiglia. E la famiglia viene prima di tutto.
La fuga di Ian ricorda quella di Monica diverse stagioni fa, situazioni analoghe, risultati entrambi disastrosi. L’interpretazione schizofrenica di Cameron Monaghan (prossimo Joker in Gotham) è credibilissima e molto apprezzabile, gli sbalzi d’umore e i continui cambi di tono non sono facili da rendere ma non si può che rimanere soddisfatti assistendo alla sua interpretazione. L’impatto emozionale è fortissimo e raggiunge il suo apice nell’esatto momento in cui Ian e Mickey si abbracciano, tutta le sofferenze e la rabbia si tramutano in amore e compassione ed i due attori rendono benissimo tutte queste emozioni.
Nonostante l’importanza delle storyline di cui sopra, non ci si può dimenticare di Frank, ormai senza una casa e una moglie da tre puntate che prova, riuscendoci, a reinventarsi per l’ennesima volta. Le “vittime” questa volta sono i genitori del ragazzo che gli ha donato il rene, già conosciuti in “I’m The Liver“. In questa sottotrama lo stile di Shameless prende nuovamente il sopravvento grazie a fraintendimenti e sottotesti che al solito vengono resi benissimo sia tramite mimica facciale che con i dialoghi, veramente nulla da dire. Certo Frank è stato fin troppo protagonista di questa stagione quindi non si può biasimare Wells se almeno per questa volta l’ha relegato ad un ruolo minore.
THUMBS UP | THUMBS DOWN |
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Rite Of Passage 5×05 | 1.64 milioni – 0.7 rating |
Crazy Love 5×06 | 1.26 milioni – 0.5 rating |
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Fondatore di Recenserie sin dalla sua fondazione, si dice che la sua età sia compresa tra i 29 ed i 39 anni. È una figura losca che va in giro con la maschera dei Bloody Beetroots, non crede nella democrazia, odia Instagram, non tollera le virgole fuori posto e adora il prosciutto crudo ed il grana. Spesso vomita quando è ubriaco.
D'accordo al 100% con tutto. Personalmente non ho gradito affatto il ritorno di Jimmy, nonostante fossi una fan della coppia Fiona/Jimmy nei bei vecchi tempi. Rappresenta un passo indietro enorme per Fiona, che era riuscita ad andare avanti con la sua vita e il fatto che i due copulino dopo manco mezzo secondo secondo me stona. Un ricongiungimento fisico ci può stare, ma non così in fretta. Sembra qualcosa di buttato lì a caso, proprio come hai scritto nella recensione, per mandare all'aria il matrimonio lampo di Fiona e Gus.
La storyline di Ian e Mickey è la vera protagonista dell'episodio e avrei anche sottolineato la maturazione del personaggio di Mickey che, da "non sei altro che una bocca calda per me" passa a "Posso entrare con lui?".