0
(0)
Era il 1999 quando uscì al cinema uno dei film più riusciti di Tim Burton, “Il Mistero Di Sleepy Hollow”, liberamente tratto dal racconto “La Leggenda Della Valle Addormentata” di Washington Irving: complice una scenografia suggestiva, una storia interessante e l’interpretazione del feticcio del regista, Johnny Depp, la pellicola ebbe un grande successo di pubblico e critica non solo in America ma in tutto il mondo, se non l’avete mai vista recuperatela istantaneamente. Probabilmente questa è la motivazione che ha spinto la Fox
a produrre la serie “Sleepy Hollow”, curata da Alex Kurtzman, Roberto Orci e Len Wiseman, dove ritroviamo Ichabod Crane (Tom Milson) ma in una veste diversa e purtroppo non riuscita.
a produrre la serie “Sleepy Hollow”, curata da Alex Kurtzman, Roberto Orci e Len Wiseman, dove ritroviamo Ichabod Crane (Tom Milson) ma in una veste diversa e purtroppo non riuscita.
Premessa: Kurtzman e Orci, già rinomati per i vari Alias, Fringe e Hawaii Five-O, hanno nel loro curriculum un preoccupante numero di pilot mai divenuti serie che grava sulle loro teste come un macigno. Per molti non suoneranno famigliare ma Locke & Key, The Secret Service ed Exit Strategy sono i fallimenti dei sopra citati produttori che alternano una serie rifiutata ad una che diventa un quasi sicuro successo e, se tanto mi dà tanto, Sleepy Hollow è il secondo caso, purtroppo. Ichabod si ritrova catapultato nella Sleepy Hollow moderna, 250 anni dopo la sua morte durante la guerra d’Indipendenza e con lui risorge anche il Cavaliere Senza Testa, per gli amici intimi anche The Headless Horseman, che comincia a seminare vittime nella cittadina apparentemente a caso ma scopriamo presto che così non è. A questo aggiungiamo il tenente Abbie Archer (Nicole Beharie) che, visto con i suoi occhi ciò di cui è capace il sanguinario cattivone, si allea con Crane per eliminare la minaccia che si rivela essere uno dei quattro cavalieri dell’Apocalisse. Si, avete capito bene: ecco che si torna ad utilizzare il tema della fine del mondo, dei buoni destinati a salvare tutti e a disarcionare da cavallo Pestilenza, Guerra, Carestia e Morte.
Non citerò qui quanto già sia stato un tema rovinoso durante la sesta stagione di “Dexter”, davvero si deve ricorrere a qualcosa di visto e stravisto, non si riesce ad ideare una novità? Da una parte è apprezzabile la scelta di non copiare l’operato di Tim Burton optando per un remake a tutto tondo, dall’altra però ci vuole anche il coraggio di osare di più non riciclando tematiche fin troppo note ai cultori seriali, soprattutto se vi chiamate Orci e Kurtzman un minimo di fantasia in più andrebbe messa.
Di questo pilot si salva il ritmo, comunque incalzante, ed il perfetto accento british del protagonista, per il resto la storia non è così interessante, soprattutto se paragonata al film o al racconto. Vero è che la Fox doveva farne una lettura nuova ma il problema è proprio questo: di nuovo non c’è nulla, si ricorre persino alle battute dell’uomo di fine ottocento che si scandalizza nel vedere una donna di colore in una posizione di potere e con i pantaloni. Noia.
Probabilmente per qualcuno (tipo i 10 milioni di spettatori che lo hanno visto negli States) potrà essere intrigante risolvere i misteri legati alla figura del Cavaliere, di Ichabod e compagnia bella, non nego che qualche potenzialità possa esserci ma in un palinsesto così vasto non basta riesumare vecchi archetipi e rimescolarli in salsa moderna per creare una serie di successo.
PRO:
- Ritmo incalzante delle vicende
- Perfetto accento british di Ichabod
CONTRO:
- Il sapore del già visto e alcune scelte di stile poco interessanti
- Assenza della caratterizzazione dei personaggi in favore di un ritmo incalzante
Insomma, se la tematica “Apocalisse-salva mondo” non vi ha stufato, questo telefilm potrebbe fare per voi altrimenti cambiate pure canale, la vostra cultura seriale ne guadagnerà.
Quanto ti è piaciuta la puntata?
0
Nessun voto per ora
Tags:
Un tempo recensore di successo e ora passato a miglior vita per scelte discutibili, eccesso di binge-watching ed una certa insubordinazione.
Ciao!
A mio parere sei stata molto dura con questo Pilot. Certo, le premesse non sono poi così soddisfacenti, hai ragione, però questa prima puntata a me è piaciuta abbastanza. Anche se personalmente avrei tagliato al minuto 37, quando si scopre che il poliziotto Andy è alleato con il Cavaliere. Non so perché, ma quel momento mi è sembrato il punto giusto in cui mettere la fine di un Pilot che aveva già rivelato un sacco e che così avrebbe lasciato lo spettatore con più suspence della reale scena finale dell'episodio. E da quel momento in poi, per gli 8 minuti successivi, mi sono continuato a chiedere "ma quando finisce?".
Ti do ragione su tutto, tranne sulle battute sulla schiavitù, a mio parere scontate ma obbligate allo stesso tempo.
Purtroppo anche io temo che questa serie scada nell'ovvio e nel "troppo soprannaturale" (vedila figura del Demone-Satana nella scena finale), ma per ora la voglia di vedere la 1×02 ce l'ho! 😉
Ciao!
Dunque, come ho scritto, qualche potenziale la serie ce l'ha: il punto a mio parere veramente negativo, è la scelta di sfruttare tutta la questione dell'Apocalisse, Satana e Cavalieri messi insieme, che affascinano ma urlano "già visto" dall'inizio alla fine del pilot.
E' soltanto l'inizio, poi magari lo show svilupperà la trama in modo convincente, insomma, si vedrà.