“I’m not your secretary anymore, I’m COO, and you made me that for a reason. I know people, and I’m telling you it’s reckless to hire someone who betrayed her employer the first chance she got.“
In questa puntata gli sceneggiatori riservano al pubblico alcune svolte inaspettate, ma piacevoli, trovando anche il modo di non sprecare il buon fieno messo in cascina.
La prima è l’assegnazione a Louis del caso in cui è coinvolta Paula Agard, la psicologa di Harvey. Passato il primo istante di smarrimento, dove lo spettatore sente uno strano gusto di riciclo e scarico, l’interazione fra i due è davvero convincente e intrigante. Sembra una relazione in grado di giovare moltissimo ad entrambi.
Intanto, si può gioire di un Louis ritrovato, pimpante e ben focalizzato.
Altro colpo di scena è la ricomparsa di Frank Gallo, presenza di rilievo fra i detenuti incontrati da Mike durante la sua permanenza in prigione, nella scorsa stagione. Oltre al piacere di rivedere Paul Schultze, dà la misura di quanto Mike si senta coinvolto a livello personale con la class action riguardante i maltrattamenti in carceri gestite da aziende private. Mr. Ross si sente quasi un agente segreto nel seguire questo caso, nome in codice “Brookyn Housing” (da cui prende il titolo l’episodio), anche se lo deve fare di nascosto dallo studio Pearson-Specter-Litt e rischia di entrare in conflitto insanabile con il medesimo.
Da notare come nel dialogo Mike-Gallo tornino le citazioni cinefile, assenti da un po’ nella serie: quando si parla di Brooks al lavoro in un supermercato (il detenuto che si uccise perché dopo decenni di galera quel sistema di prigionia lo aveva ormai istituzionalizzato rendendolo incapace di vivere nel mondo esterno) e di Andy Dufresne su una spiaggia in Messico, il riferimento è al film Le Ali della Libertà di Frank Darabont (The Walking Dead). Questo rende il clima più brillante e sembra una citazione quanto mai opportuna, data la situazione.
Per queste presenze gradite, ce ne sono altre molto meno organiche: prima fra tutte quella della lobbysta Holly Cromwell, specializzata in persuasione e corruzione, già vista in precedenza. Era stata serenamente dimenticata e non si sentiva proprio il bisogno di un suo ritorno, visto che si tratta di un personaggio messo lì solamente per creare difficoltà.
La sua assunzione allo studio legale è stata bloccata da Donna. La povera Miss Paulsen, dal canto suo, fa fatica a ingranare nel suo nuovo ruolo e a brillare come quando era segretaria. Questo segna anche una nuova fase nella sua complicata relazione con Harvey. Speriamo almeno che, in breve tempo, lei non abbia più bisogno di ripetergli, ad ogni piè sospinto, di non essere più la sua segretaria. Per le prossime puntate, intanto, si prevede l’entrata in scena di un suo ex fidanzato, Mark Meadows, interpretato dal Jay Harrington già visto in Better Off Ted. Lo showrunner Aaron Korsh ha dichiarato di avere scelto con cura un uomo che possa competere con Harvey Specter quanto a fascino e carisma, per questo ruolo che meditava di inserire già da tempo.
THUMBS UP | THUMBS DOWN |
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Divide and Conquer 7×04 | 1.41 milioni – 0.4 rating |
Brooklyn Housing 7×05 | 1.29 milioni – 0.3 rating |
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Casalingoide piemontarda di mezza età, abita da sempre in campagna, ma non fatevi ingannare dai suoi modi stile Nonna Papera. Per lei recensire è come coltivare un orticello di prodotti bio (perché ci mette dentro tutto; le lezioni di inglese, greco e latino al liceo, i viaggi in giro per il mondo, i cartoni animati anni '70 - '80, l'oratorio, la fantascienza, anni di esperienza coi giornali locali, il suo spietato amore per James Spader ...) con finalità nutraceutica, perché guardare film e serie tv è cosa da fare con la stessa cura con cui si sceglie cosa mangiare (ad esempio, deve evitare di eccedere col prodotto italiano a cui è leggermente intollerante).