Il punto forte di The Big Bang Theory è sempre stato la sua originalità, che ha fatto sì che la serie spiccasse nell’immenso panorama delle sit-com e regnasse sovrana incontrastata per una serie di lunghi anni. Innegabilmente però qualcosa si è inceppato e mai come in questa stagione stiamo assistendo alla triste disfatta di una serie tv; una caduta così lenta e atroce che fa soffrire chiunque guardi lo
spettacolo.
La premessa alla recensione dell’episodio è un po’ particolare e apparentemente fuori luogo visto che vi anticipo che la puntata non è niente male e si becca la sufficienza. Infatti l’episodio gioca sul cercare di instaurare situazioni diverse, tramite un mescolamento delle coppie già sperimentato ad inizio stagione ed il risultato, come detto, è discreto, ma è una sufficienza di chi si accontenta, di chi non spera più nella risalita dello show.
Molto divertente la parte di Sheldon e Howard: è un peccato che i due attori migliori del cast quali Simon Helber e Jim Parson entrino a contatto così poco nella sit-com, anche perché il personaggio di Howard è insieme a Penny uno dei pochi a tener testa a Sheldon, ragion per cui le situazioni costruite sulle spalle dei due amici reggono sempre molto la puntata e ci regalano più di un momento comico (basti pensare al nono episodio della scorsa stagione). Sono sempre più convinta che ogni volta che Howard viene discostato da Bernadette, rinvigorisce, soffrendo troppo spesso l’ingombrante presenza della moglie che si è ormai sostituita alla madre che, a proposito, dov’è finita?
La gag tra Amy e Raji non ha dato i frutti sperati, sapeva terribilmente di già visto ed erano entrambe di una tristezza infinita se non fosse per le due-tre battute di Raji che li salvano in calcio d’angolo dal venire buttati direttamente nella pattumiera.
E per finire, Leonard e Penny. I due si sono ormai addentrati in una situazione immobile da che ne ho memoria e l’episodio di questa settimana non fa che confermare quanto i due si siano stagnati: Penny non ha un lavoro da mesi ormai e l’unico consiglio in merito che le viene dato da Leonard sbuca fuori solo quando Penny rifiuta la parte del sequel nel suo primo film porno: doveva accettare, mi sembra chiaro! I due toccano livelli di assurdità arrivati ormai alle stelle, se prima per l’amor della battuta pronta sorvolavamo chiudendo un occhio sulle poco reali vicende della coppia, ora non è più possibile. Aggiungete a ciò il fatto che dopo sette anni le battute più divertenti che Leonard riesce a fare sono ancora sempre e solo sul sesso con Penny. Basta, dopo un po’ diventa sfiancante anche per il telespettatore più inossidabile.
TBBT ha perso l’originalità che l’aveva contraddistinta, o peggio, l’ha trasformata in abitudine.
PRO:
- Sheldon e Howard: prima dei personaggi che si incrociano, l’elogio va a due bravissimi attori quali Parson e Helberg
- Puntata nel complesso divertente con alcune buone battute
- Sheldon, Penny e la spia: che bei ricordi
- Howard lontano da quel macigno di sua moglie
- “If you weren’t my friend, there’d be a hole in my life…Kind of like when Firefly was cancelled”
CONTRO:
- Raji e Amy
- Leonard e Penny: situazione degenerate
- Battute di Leonard sul sesso
La perfezione non è di questo mondo, ma la mediocrità non è di The Big Bang Theory.
| The Table Polarization 7×16 | 17.73 milioni – 5.0 rating |
| The Friendship Turbulence 7×17 | 17.91 milioni – 5.2 rating |
VOTO EMMY
