Un dato di fatto è che The Big Bang Theory non è più lo stesso di prima. Può suonare come luogo comune, oppure se ne potrà trarre un’accezione negativa e nostalgica. No, TBBT non è più lo stesso perché i personaggi si sono evoluti. Non sottili ed introspettive evoluzioni, ma vere e proprie svolte sentimentali, professionali e affettive. E così Lorre e co. si trovano a chiedersi: “ma abbiamo fatto bene?”. Potrebbe essere nata una scommessa tra un paio di membri del team creativo, ed ecco che si decide di sperimentare. Di fare un tuffo all’indietro volutamente forzato, di dimostrare di saper ancora scrivere in un certo modo. Si tenta di isolare gli elementi che hanno poco a poco formato, con la loro unione, un nuovo composto.
Al nuovo elemento creato in laboratorio, però, nella sua artificialità, viene incrementata la purezza. E quindi fuori anche Penny (membro originale del cast). Si parla ad inizio episodio di un’idea che Leonard aveva avuto poco prima di incontrare Penny: quello è il momento a cui indirizzare il tutto (e nell’episodio si parla pure di viaggi nel tempo). L’argomento del loro ritiro non ha importanza, l’importante è chiudere quattro tra i personaggi più celebri nella televisione contemporanea e dare sfogo a una serie di divagazioni che i fan vorrebbero sempre ascoltare: possibili invenzioni, cinematografia, aneddoti a sfondo geografico-scientifico. Il simpatico plot della divagazione è solo uno specchietto per allodole, per portare Leonard, Sheldon, Raj e Howard a confrontarsi con quello che è effettivamente il loro mondo. E forse con una sottile malinconia si capisce che è un mondo che, sebbene sempre di loro appartenenza, ha dovuto comunque “contaminarsi” nel tempo. Lo si capisce dallo sguardo nostalgico ed esilarante di Wolowitz, quando riconosce tutte le sue antiche proposte di invenzioni.
L’episodio poteva virare in una possibile (e giustificata) tematica Leonard-Penny, considerando che dal fisico era partita tutta l’idea. Questa volta però non c’è l’intenzione di guardare nel presente, ma, come detto, di tuffarsi nel passato, in un palese esercizio di stile, quanto dimostrazione da parte degli sceneggiatori di essere consapevoli delle loro intenzioni. Non hanno dimenticato i loro personaggi, ma non per questo non vogliono spingerli a cambiamenti e evoluzioni, sempre con la dovuta lentezza e calma.
Il reparto maschile è protagonista indiscusso della serie. Così era in origine, così è adesso. Ma a dimostrazione che l’episodio è pensato come esperimento stilistico, abbiamo una porzione dedicata alla controparte femminile. E’ soggettiva la quantità di risate che il terzetto Amy-Bernadette-Penny può aver regalato. Sicuramente la storyline solo a loro dedicata ha evidenziato un altro punto: senza i quattro protagonisti, si cade nel macchiettismo puro. Pur con la buona verve comica delle attrici, si è voluto porre a paragone un ambiente chiuso caratterizzato da discorsi nerd senza soluzione di continuità, con un ambito volutamente stereotipato per le commedie yankee di stampo femminile. Il tutto culminato dalla caduta finale dal letto, evocante il peggior Massimo Boldi.
Cosa si è voluto dimostrare quindi con “The Focus Attenuation”? Sicuramente che il cambiamento di tematiche, stile, caratterizzazioni da parte di Chuck Lorre e collaboratori è pensato e voluto. Contrariamente a qualsiasi tipo di illazione riguardo mancanza di idee e diverso target a cui la serie è esposta. Lo stile settario, asettico e sezionato dell’episodio (innaturale rispetto alle ultime uscite) si presenta quindi – ricapitoliamo e ripetiamo – come un esercizio di stile, come una dimostrazione di gerarchia di personaggi.
E per quanto riguarda il risultato sullo spettatore? La separazione radicale si fa sentire con “sbalzi di temperatura” che portano a due diversi tipi (e livelli) di umorismo. Ci si rende quindi conto che potrebbero essere riempite sceneggiature intere soltanto di dialoghi random su argomenti attinenti alle personalità dei protagonisti maschili. L’esperimento non regala momenti spontanei di divertimento, relegando il contenuto delle gag su di un tracciato prevedibile, in favore del puro stile, che dovrà quindi risaltare (in positivo o in negativo).
THUMBS UP | THUMBS DOWN |
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The Hook-Up Reverberation 8×04 | 15.75 milioni – 4.5 rating |
The Focus Attention 8×05 | 15.32 milioni – 4.5 rating |
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Approda in RecenSerie nel tardo 2013 per giustificare la visione di uno spropositato numero di (inutili) serie iniziate a seguire senza criterio. Alla fine il motivo per cui recensisce è solo una sorta di mania del controllo. Continua a chiedersi se quando avrà una famiglia continuerà a occuparsi di questa pratica. Continua a chiedersi se avrà mai una famiglia occupandosi di questa pratica.
Gli piace Doctor Who.