The Leftover Thermalization non si presenta sicuramente come uno dei migliori episodi di questa altalenante ottava stagione, ma au contraire offre un ottimo riscontro per quanto concerne l’analisi delle potenzialità che lo show dimostra ancora di possedere dopo tutti questi anni, nonché dei limiti che questa sua longevità necessariamente si porta sulle spalle. Se l’episodio non si configurasse come l’ennesimo tributo alla compianta Carol Ann Susi, questa volta sotto forma di ultima cena, probabilmente ci troveremmo di fronte ad uno degli episodi peggiori visti nelle ultime settimane.
Cominciamo quindi dalle note dolenti. La storyline principale, riguardante l’esclusione di Leonard dall’articolo pubblicato su “The American Scientific”, mette in evidenza, per l’ennesima volta, l’ignoranza di Sheldon in tema di socialità. Se non ci sorprende che il suo cervello possa ricordare fino alla millesima cifra decimale del pi greco, allo stesso modo non ci sorprende che per l’ennesima volta debba essere un altro essere umano a spiegargli banali etichette sociali quali il disappunto per non essere riconosciuti come artefici del proprio lavoro. Sebbene questo suo handicap emotivo sia stato una colonna portante per la costruzione del suo personaggio divenuto ufficialmente, dopo la recente scomparsa del grande Leonard Nimoy, l’ultimo dei vulcaniani sulla Terra, i recenti sviluppi circa l’accettazione di una convivenza part-time tra Leonard e Penny avevano fatto sperare in una maggior presa di coscienza di Sheldon per quanto riguarda i sentimenti del suo migliore amico. Evidentemente non è così. La progressiva umanizzazione che il personaggio ha subìto in queste ultime stagioni è stata ineccepibile, riuscendo a non snaturarlo conferendogli quel pizzico di consapevolezza necessaria all’evoluzione dell’intero show. Il problema sta nella frequenza con cui gli autori ci vogliono ricordare che il dr. Cooper sotto sotto sia sempre lo stesso, spesso e volentieri cancellando con un bel colpo di spugna quanto detto due puntate prima, per poter tornare così ad un nuovo punto di partenza su cui improntare gli episodi successivi.
Fatta questa premessa, Sheldon rimane uno dei personaggi cardine dello show, come è ovvio, insieme alla coppia Howard/Raj. Lo zio indiano adoratore di Krishna da una parte, e le idee di Sheldon su Reverse Seaworld, la taglia Marge e Biancaneve dal punto di vista di Eolo dall’altra, rappresentano l’apice della comicità dell’episodio, facendoci scordare per un momento quanto detto sopra.
Come dicevamo all’inizio, però, questa puntata mette in evidenza anche l’enorme potenziale che la serie può ancora avere, nonostante la sua quasi decennale programmazione. La longevità, croce e delizia della serie, porterà certamente da un lato alla mancanza di idee, e dunque alla ripetitività di certe situazioni, ma dall’altro è in grado di creare un’empatia con i personaggi che poche serie attualmente possono vantare. Tant’è che è impossibile non emozionarsi quando, durante il rimprovero di Bernadette ai danni di Leonard e Sheldon, Howard fa notare quanto la voce di sua moglie ricordi quella di sua madre, e mentre il gruppo ascolta in silenzio, è chiaro fin da subito che la signora Wolowitz resterà sempre insieme a noi.
THUMBS UP | THUMBS DOWN |
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The Colonization Application 8×17 | 10.54 milioni – 2.4 rating |
The Leftover Thermalization 8×18 | 16.12 milioni – 4.4 rating |
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Ventinovenne oramai da qualche anno, entra in Recenserie perché gli andava. Teledipendente cronico, giornalista freelance e pizzaiolo trapiantato in Scozia, ama definirsi con queste due parole: bello. Non ha ancora accettato il fatto che Scrubs sia finito e allora continua a guardarlo in loop da dieci anni.