Red: “You ever have one of those days when nothing goes right? People give you the runaround, everything seems to take twice the effort. The kind of day you’d kill to get your mojo back. I’m having one of those days.”
La prima parte di questo season finale è altamente adrenalinica. Si capisce subito come gli affari, per il Concierge del crimine, stiano andando molto male. Red non ha un minuto né una parola da perdere per stanare, uno dopo l’altro, i personaggi che lo possano portare a Kate Kaplan.
In tutto questo bailamme, ci viene regalata la scena dove Mario Dixon, uno dei personaggi in questione, scappa da un furgone in motocicletta e si concede pure un’impennata. Momento degno del migliore Steve McQueen (l’interprete di film come La Grande Fuga, mito di Vasco Rossi in quanto simbolo di vita spericolata. Da non confondersi con l’omonimo nipote, interprete di Jeremy Gilbert in The Vampire Diaries). Peccato solo che, nella successiva scena dell’interrogatorio, venga da pensare quanto l’avrebbe interpretata meglio Edi Gathegi.
Kate Kaplan, risulta ben chiaro, non intende fermarsi davanti a niente per perseguire il suo scopo, qualunque esso sia: la dichiarata protezione di Lizzie sembra passare in secondo piano davanti al puro desiderio di vendicarsi di Red. La scena dell’occhio è particolarmente raccapricciante e non siamo certi che la scansione possa funzionare anche dopo l’asporto.
Prima però di fronteggiare la sua attuale peggior nemica, la quale gli sta prosciugando le finanze e facendo terra bruciata intorno, Reddington deve fare una capatina da Dom, il nonno di Masha. A parte il piacere in sé di rivedere Brian Dennehy, viene da chiedersi se e quale ruolo avranno in serbo per lui gli sceneggiatori, nella quinta stagione ora ufficialmente confermata. Si aprono così scenari molto più sognanti, aiutati dall’accenno alla magica isola “prigione dorata”, al largo del Brunei, pronta per chiunque si presenti con la chiave giusta.
A sorpresa, ci è stata così presentata la conclusione dello show: ovviamente, capire chi arriverà ad aprire quella porta della villa sull’isola farà tutta la differenza. Non è molto distante dall’ipotesi di Lizzie lasciata con Ressler a gestire una fattoria, messa in campo tempo fa, ma per il nostro agente ligio al dovere, come vedremo subito, sono in serbo ben altre peripezie.
Tutta la task force, per prossimità, è infatti coinvolta nelle indagini sulla copertura offerta a Red dal governo federale e nei più ampi piani di vendetta dei suoi nemici. Si rischiano il suo scioglimento e la condanna di tutti i suoi membri.
Questo alza la posta in gioco, la tensione aumenta e si arriva così al finale della prima parte. I due rivali si incontrano al teatro Falstaff. Già il teatro richiama alla commedia umana e al fugace passaggio della scena di questo mondo, ma forse non è un caso che Falstaff sia un personaggio gaudente, costretto da una coalizione di suoi conoscenti a confessare i propri peccati. Un richiamo molto simile al Don Giovanni.
Comunque, l’accordo fra le parti non viene raggiunto e Kate è pronta a distruggere Red in un pubblico processo.
Lizzie: “Walk away? Are you serious? How can you be so smart and so clueless? Yes, I’m angry. I’m angry at you, at who I am, at the fact that I want to help you despite everything you’ve done to me and to yourself. But anger and fear and a certain amount of hatred are all normal in a family. And that’s what we are, and I’m not gonna walk away from that.”
Ecco le parole che, sicuramente, tutti i fans ripasseranno nella loro mente durante l’estate. Certo, a molte cose bisognava pensarci prima, per esempio ad andare a recuperare la camicia di Reddington per fare il test del dna. Tutto sommato, però, si può essere soddisfatti che la conferma definitiva di quanto molti sospettavano da tempo, se non dal principio, arrivi ora. I quattro anni passati, con il rapporto fra Red e Lizzie che, nel bene e nel male, si è costituito e rafforzato lungo un tortuoso percorso, danno a tutto più sapore. A parte questo, la faccia di lui durante l’abbraccio è quella dell’uomo più felice del mondo, pura gioia anche per gli spettatori.
Poi tutto succede in modo rapido e improvviso.
Ressler non ha ancora fatto in tempo a godersi il ritrovamento del corpo di Raven Wright, che deve buttare giù il boccone amaro di far passare tutto sotto silenzio, per poter contrattare con Lauren Hitchin la sopravvivenza della task force e la tranquillità per tutti i suoi amici. Non per niente, il tema del contrattare l’immunità è fortemente presente in questo finale di due ore. Peggio ancora, però, la Hitchin muore accidentalmente litigando con lui e fosche nubi si addensano all’orizzonte del povero agente.
Notare come, per far sparire il cadavere, Ressler scelga di avvalersi dei servigi di Mr. Prescott. Questo lo pone in debito con una figura losca e pericolosa, per quanto Prescott lo conosca sotto falso nome e per quanto un po’ di corruzione potrebbe renderlo un adeguato marito per Lizzie, alla quale, si è ormai capito, se non sono criminali gli uomini non piacciono. Questo sarà sicuramente il leitmotiv per rendere più sostanziosa la trama a lui dedicata nella prossima stagione.
Risvolto positivo delle contrattazioni e dei giochi a vendersi l’uno con l’altro, è invece il bacio fra Aram e Samar. Si meritano un po’ di felicità, soprattutto lui, al centro di diversi momenti cruciali in questa stagione, la cui presenza sta diventando sempre più importante nell’economia dello show.
Kate Kaplan, alla fine, decide di saltare giù da un ponte. Si sapeva che la guerra si sarebbe conclusa solo con la morte di uno dei due contendenti, ma dispiace. Lei però, prima del gesto estremo, ha provveduto a disseppellire uno scheletro (di chi, lo scopriremo sicuramente nelle prossime puntate) e a richiamare in servizio Tom Keen.
Vedremo se Lizzie, metaforicamente, ha fatto anche lei il salto definitivo, schierandosi sempre dalla parte della famiglia senza se e senza ma, oppure potrà essere convinta a cambiare idea dalle nuove rivelazioni pronte per lei.
THUMBS UP | THUMBS DOWN |
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The Debt Collector 4×20 | 4.87 milioni – 0.8 rating |
Mr. Kaplan 4×21 | 4.94 milioni – 0.9 rating |
Mr. Kaplan: Conclusion 4×22 | 4.92 milioni – 0.9 rating |
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Casalingoide piemontarda di mezza età, abita da sempre in campagna, ma non fatevi ingannare dai suoi modi stile Nonna Papera. Per lei recensire è come coltivare un orticello di prodotti bio (perché ci mette dentro tutto; le lezioni di inglese, greco e latino al liceo, i viaggi in giro per il mondo, i cartoni animati anni '70 - '80, l'oratorio, la fantascienza, anni di esperienza coi giornali locali, il suo spietato amore per James Spader ...) con finalità nutraceutica, perché guardare film e serie tv è cosa da fare con la stessa cura con cui si sceglie cosa mangiare (ad esempio, deve evitare di eccedere col prodotto italiano a cui è leggermente intollerante).
Bel finale di stagione, sono riusciti a risollevare quella che secondo me è stata la peggiore delle quattro stagioni 🙂
Sono l'unico che non è convintissimo di questa rivelazione finale? :p Onestamente non mi convince totalmente, mi ricordo che Red qualche puntata fa aveva sfruttato i suoi contatti per modificare i risultati del DNA quando Ressler e Gale stavano indagando su uno dei cadaveri riesumati da Kaplan. Devo dire che non sono sicurissimo di questa cosa, anche perché lui negava di aver agito. In ogni caso, potrebbe aver modificato i test per distogliere l'attenzione di Liz dal vero segreto, che è la valigia e cercarla con maggiore libertà di manovra.
Non so se ci rientra coi tempi, non so se avrebbe senso come mossa da parte di Red e non so, magari non ho capito nulla io 🙂
Non lo so. Personalmente rimango salda nelle mie convinzioni (e mi fa felice non vederle smentite, ma quasi consolidarsi col passare del tempo).
Cioè:
– Raymond Reddington è il vero padre biologico di Lizzie
– il personaggio interpretato da James Spader, però, non è il vero Reddington
– potrebbe essere uno degli altri uomini che giravano per casa di Katarina Rostova, presenti la notte dell'incendio, il quale aveva moglie e figlia (ballerina bionda), poi trucidate
Secondo alcuni, le ossa in valigia sono di Katarina Rostova, secondo altri del "vero" Reddington, molti puntano anche sulla bimba ballerina, perché sembrano piccole. Io punto sulla piccola ballerina e aspetto la puntata finale "Raymond Reddington, No.1"
Per tutto il resto c'è l'isola al largo del Brunei.
Buona estate e arrivederci.