The Blacklist 5×21 – Lawrence Dane Devlin (No. 26)TEMPO DI LETTURA 4 min

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At last, my love has come along, my lonely days are over, and life is like a song“.

(Etta James – At last)

In questo episodio di The Blacklist, mentre si attendono la fine della stagione ed una risposta concreta sul mistero delle ossa, la trama orizzontale sembra cedere il passo a quella verticale. Si parte esattamente da dove era finito l’episodio precedente, con l’agente Navabi nelle mani di Lawrence Dane Devlin. In questo personaggio si fondono tocchi di pittoresco, di cui si sentiva la mancanza da un po’ di tempo, ed elementi decisamente disgustosi, ma non in quantità eccessiva. Pruitt Taylor Vince, chiamato ad impersonarlo, si aggiunge così all’elenco di ottimi attori ospiti visti negli ultimi episodi, mentre la continuazione della storia permette di rivedere Bob Gunton e di concludere degnamente la vicenda di Nicholas T. Moore.
Aram è grande protagonista dall’inizio alla fine, da quando convince Moore a parlare, alla straziante dichiarazione d’amore, giunta forse troppo tardi, a Samar. Lei, in linea col suo personaggio, non è certo la classica damigella in pericolo, ma si batte come una leonessa in attesa dei soccorsi. Si spera che gli sceneggiatori decidano di salvare il personaggio, di non farla né morire né rimanere in coma vegetativo per lunghissimi anni. Sarebbe auspicabile sia alla luce del rinnovo dello show per una sesta stagione, appena comunicato ufficialmente, sia per non creare una Task force dei vedovati con Lizzie in eterno dolore per la perdita dell’amato Tom Keen, Ressler a cui è stata tragicamente assassinata la promessa sposa e pure Aram a lutto. Si capisce quanto sia difficile continuare a scrivere trame interessanti dopo che tutti i membri di un gruppo si sono felicemente accoppiati a due per due, ma il gioco varrebbe la candela.
Sul fronte della trama principale, Red è in grande forma, assolutamente determinato a mettere le mani sulle ossa per riseppellire il segreto celato in esse, possibilmente per sempre. Lizzie, però, non è meno decisa. Se uno si può avvalere di un jet privato e di un’eccellente rete di collaboratori, tra cui spicca uno Smokey Putnam in grado di fornire sempre valore aggiunto, l’altra ha alle spalle il Bureau, cosa da non sottovalutare. Si vedrà chi arriverà per primo al “traguardo”, fissato per la prossima puntata.
A questo proposito, gli sceneggiatori hanno fatto qualche pasticcio, dovuto forse ad una scena girata per essere messa in onda qualora non ci fosse stata una prossima stagione. In essa Kate Kaplan consegnava la valigetta direttamente a Lizzie, spiegandole tutto. Non si capisce infatti, alla luce di quanto è poi effettivamente andato in onda, come possa l’agente Keen sapere quello che la sua ex-balia non le ha mai detto. Agli spettatori tocca farsene una ragione, un po’ come devono convivere con il non capire, esattamente, in quale anno siano ambientate le vicende narrate: non si sa quanti mesi esattamente siano occorsi a Lizzie per la riabilitazione, dopo essere stata in coma, ma ora sembra che i fatti si svolgano sempre nel 2018.
Per lo meno, gli showrunners hanno avuto l’accortezza di non far mettere all’asta le ossa, per evitare di dover dare troppe spiegazioni sulla loro origine e provenienza. Molto meglio il passaggio da un vecchio nemico di Reddington ad un altro. Viene così introdotto Sutton Ross, titolare del season finale, interpretato da Julian Sands. Come si vede nel promo del prossimo episodio, egli rapirà sia Red che Lizzie. Questo potrebbe essere, come ha ipotizzato qualcuno tra i fans, tutto un piano ben organizzato da Lizzie stessa per scoprire la verità.

 

THUMBS UP THUMBS DOWN
  • Red in modalità “non ho tempo da perdere” e raccontatore di storielle
  • Aram 
  • Smokey Putnam
  • Si rivede Bob Gunton, per un degno congedo del suo personaggio
  • Red in modalità “il jet privato io ce l’ho e tu no, tié!”
  • Lizzie non poteva sapere quali fossero le ultime parole di Kate Kaplan

 

Dopo il precedente, un altro episodio decisamente interessante per traghettare il pubblico verso il gran finale. Dall’ultima puntata di questa stagione il pubblico si aspetta, senza se e senza ma, risposte concrete su un mistero che si trascina ormai da un anno, pena un drastico calo degli ascolti. Il numero abbinato a Sutton Ross dovrebbe essere il 17, quindi un blacklister alto in classifica. Ammesso che ci siano regole precise per l’accoppiamento tra nomi e numeri, finora manca il podio, cioè i primi 3, mentre Kate Kaplan ha il numero 4 e Tom Keen il numero 7. La prossima, perciò, potrebbe essere una puntata giocata bene, preludio ad una sesta stagione dove i nodi vengono al pettine o, se giocata male, la puntata che spinge una buona fetta di pubblico ad abbandonare la visione, per lo meno in diretta.

 

Nicholas T. Moore 5×20 5.54 milioni – 0.8 rating
Lawrence Dane Devlin 5×21 4.96 milioni – 0.8 rating

 

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Casalingoide piemontarda di mezza età, abita da sempre in campagna, ma non fatevi ingannare dai suoi modi stile Nonna Papera. Per lei recensire è come coltivare un orticello di prodotti bio (perché ci mette dentro tutto; le lezioni di inglese, greco e latino al liceo, i viaggi in giro per il mondo, i cartoni animati anni '70 - '80, l'oratorio, la fantascienza, anni di esperienza coi giornali locali, il suo spietato amore per James Spader ...) con finalità nutraceutica, perché guardare film e serie tv è cosa da fare con la stessa cura con cui si sceglie cosa mangiare (ad esempio, deve evitare di eccedere col prodotto italiano a cui è leggermente intollerante).

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