The Blacklist 7×05 – Norman Devane (No. 138)TEMPO DI LETTURA 4 min

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Sometimes things happen for a reason. And sometimes I just don’t know what the reason is.
Coincidenze (o forse no).

Se le cose avvengano o meno per caso è il grande tema di sottofondo in tutto l’episodio.
Per esempio, il blacklister di giornata è un medico dedito a fare esperimenti su cavie umane. Sceglie come soggetti solo giovani maschi di gruppo sanguigno B negativo, lo stesso, piuttosto raro, di Red e Ressler. Si spera quindi non abbia fatto in tempo a distruggere tutti i suoi documenti e, per quanto le sue ricerche fossero assolutamente illegali e immorali, da esse possa nascere un bene sotto forma di aiuto per la salute di Red, se il dottor Stark ne verrà in possesso.
Durante la caccia a Norman Devane, intanto, Red non è nella sua forma mentale migliore (al netto delle brutte notizie ricevute sulla sua prognosi). Dispiace sempre vederlo uccidere gente un po’ a caso, anche se non si tratta di gran belle persone.
A questo proposito, una delle vittime si chiama Anatole Kuragin. Questo è un altro nome preso di peso da Guerra e Pace: si tratta del debosciato libertino con cui Natasha Rostova, ad un certo punto, medita di scappare, perché da molto tempo non ha più notizie del suo amato principe Andreij. Meglio ancora, è il fratello della bellissima moglie di Pierre, altrettanto dissoluta e libertina. Pierre e Natasha alla fine si sposano perché, sostanzialmente, sono gli unici rimasti in vita del giro di amici precedente alla tempesta delle guerre napoleoniche.
Tenendo in mente questo, si assiste con occhi diversi all’evoluzione di Ressler: fa il verso al Concierge del Crimine, non si fa mettere da parte a costo di ammanettarsi al colpevole, ma ne rispetta la privacy, lasciandogli decidere il momento migliore per divulgare le notizie sul suo precario stato di salute quando lo riterrà più opportuno, soprattutto all’agente Keen. Buon percorso personale per Donald e pura gioia per chi lo candida a nuovo marito per Lizzie da tempi non sospetti: ancora una volta, lui è venuto in possesso di un’informazione delicata e importante prima di lei.

Ciao, Straniero.

Momenti non meno delicati e importanti sono quelli a cui è dedicato il finale di puntata. Aram va ad un matrimonio con ottima musica anni ’80 invitato da Elodie. Sarebbero imbucati, ma il cartellino con il nome da loro scelto è quello che doveva toccare allo Straniero (un Brett Cullen subito inseritosi agevolmente nelle dinamiche dello show, il cui personaggio ha già dimostrato un grande affetto per Red). L’agente Mojtabai si ritrova così fra le mani un biglietto con il nome di Berdy, il socio di Katarina Rostova (il quale si conquista anche il cognome, Chernov, a conferma della sua importanza).
Dispiace molto constatare l’entrata nella serie, ma ancor più nella vita del povero Aram, dell’ennesima donna che non la racconta giusta, dopo la quack quack bitch Elise nella quarta stagione. A questo punto, si può sospettare un’alleanza fra Elodie e l’organizzazione alle calcagna di Katarina Rostova. Potrebbe essere lei la “donna russa” così spesso nominata e da tutti ritenuta sempre e solo la madre di Lizzie, o ancora, potrebbe essere stata d’accordo con i Fleurs du Mal e avere delle responsabilità in quanto accaduto a suo marito. Bisognerà attendere gli sviluppi, perché molto difficilmente la signora sospetta che una squadra di agenti federali lavori per un criminale nella top ten dei più ricercati.
Per il momento, bisogna chiarire chi sia e dove sia Patrick Masuda, con le sue ultime speranze di una cura per Red.
La permanenza dei paraggi dello Straniero è quindi destinata a protrarsi, ma questo non crea fastidi, anzi è una prospettiva decisamente piacevole. Ci sarà anche tempo e modo di capire se Frank Bloom sia o meno il suo vero nome. Addirittura, quando si parla dei rapporti sui costi della pancetta, vengono in mente i due protagonisti del film Una Poltrona Per Due, dev’essere il Natale in avvicinamento. Sarebbe bello vedere i due amici affrontare la Cabala (o comunque si chiami l’organizzazione di cui fa parte Katarina Rostova) all’urlo di: “Facciamoli neri!

 

THUMBS UP THUMBS DOWN
  • Matrimonio con musica anni ’80
  • Ressler
  • Lo Straniero
  • Sempre brutto vedere Red uccidere gente quasi a caso
  • Nemmeno Elodie la racconta giusta

 

Puntata senza un attimo di noia e dagli snodi importanti. Per fortuna la parte horror, con gente devastata da orribili piaghe e bubboni, viene mantenuta entro certi limiti. Certo, non risulta semplicissimo tenere a mente tutti i nomi dei vari personaggi, ognuno dei quali ha vari alias, ma ormai chi ha resistito fin qui a seguire la serie lo sa e, al limite, si è adeguato a prendere appunti, anche per tener traccia di tutti i rimandi a episodi, alcuni decisamente del passato remoto, presenti a ogni piè sospinto. Per fortuna gli ascolti sono in risalita.

 

Kuwait 7×04 3.57 milioni – 0.5 rating
Norman Devane 7×05 3.90 milioni – 0.6 rating

 

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Casalingoide piemontarda di mezza età, abita da sempre in campagna, ma non fatevi ingannare dai suoi modi stile Nonna Papera. Per lei recensire è come coltivare un orticello di prodotti bio (perché ci mette dentro tutto; le lezioni di inglese, greco e latino al liceo, i viaggi in giro per il mondo, i cartoni animati anni '70 - '80, l'oratorio, la fantascienza, anni di esperienza coi giornali locali, il suo spietato amore per James Spader ...) con finalità nutraceutica, perché guardare film e serie tv è cosa da fare con la stessa cura con cui si sceglie cosa mangiare (ad esempio, deve evitare di eccedere col prodotto italiano a cui è leggermente intollerante).

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