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The Blacklist 7×03 – Les Fleurs Du Mal (No. 151)TEMPO DI LETTURA 3 min

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Harold Cooper:I’ve long since given up trying to figure out what excites people or why. […] But, as a general rule, I admire people who insist on finding ways to be exhilarated.

Aram:As opposed to being okay with feeling numb.

La strada di Lizzie

L’avvio dell’episodio è veramente indisponente. Lo scherzo mortale giocato dai Fleurs du Mal alla vittima designata ci sta anche, ma non è piacevole. Peggio ancora è vedere Lizzie, dopo tutto quel che ha avuto, fidarsi così bellamente e velocemente della nuova vicina di casa, cioè Katarina.
Vedere la mitica spia sovietica così vicina alla piccola Agnes è da brividi e certo non ha contribuito a chiarire dubbi e teorie circolanti fra i fans: secondo alcuni, anche il personaggio interpretato da Laila Robbins non è chi dice di essere, o quanto meno potrebbe avere avuto le memorie alterate, quindi non ricordarsi di sua figlia. Meno che mai sono chiari i suoi scopi. Legge alla nipotina la favola di Cappuccetto Rosso, dove una bimba “amatissima dalla mamma e ancor di più dalla nonna” incontra il lupo cattivo. Si potrebbe interpretare quest’ultimo come Red, o come il vero Raymond Reddington. Big Red Wolf, ammesso che Raymond Reddington non sia una sorta di nome collettivo usato da più persone.

La strada di Red

Aram viene mandato in missione sul campo, nei panni di un ricchissimo e annoiato principe mediorientale. Dall’ultima volta era passato un po’ di tempo. Il richiamo alla perdita di Samar (perché la signora che lo ha accompagnato alla serata rischia di morire annegata) e il bacio improvviso con la nuova amica, fra l’altro moglie di un marito ridotto in stato vegetativo, sembrano più che altro omaggi ai cliché del genere, ma l’agente Mojtabai riesce a farsi grande onore nell’unica scena, forse, veramente emozionante di tutta la puntata: quella in cui spacca il vetro e libera Elodie. Citazione particolare per l’acume dell’organizzatore della serata: non si ha la certezza di un sorteggio pilotato, ma l’idea di una scelta non casuale della vittima designata gli fa soltanto onore. Il Concierge del Crimine, intanto, non sta fermo. Viaggia fino a Miami, scomoda le sue vecchie conoscenze come solo lui sa fare, ma alla fine si ritrova in mano solo un beffardo biglietto firmato K (il cadavere sul letto dovrebbe essere quello di Louis T. Steinhil, ma non vi è la certezza).
Forse la scoperta più significativa portata a casa da tutta l’avventura è quanto Francesca – Mila non la racconti giusta. Ciò rende il personaggio ancor più interessante e la sua interazione con Red più avvincente, anche al netto delle abilità da super spia da lei esibite anche in questo episodio.

 

THUMBS UP THUMBS DOWN
  • Aram
  • La bussola morale di Harold Cooper
  • La scelta di Elodie come vittima designata
  • Lizzie, abbiamo un problema e dobbiamo parlare: non ci si può fidare così degli estranei 
  • Francesca – Mila non la racconta giusta

 

Risulta sempre difficile gestire una puntata come questa, perché, in un certo senso, non inizia e non finisce. Si rivela infatti troppo intrecciata a quanto detto precedentemente e forse troppo tesa a preparare sviluppi futuri per dosare bene tutti gli ingredienti. Elodie, per esempio, è destinata a tornare presto. Fa piacere comunque notare come le due strade di cui si parlava sopra, quella di Lizzie e quella di Red, si uniscano in una sola. Prima i due lo capiranno, prima riusciranno a ritrovare il tempo perduto.
Nella prossima puntata, intanto, la narrazione farà un salto indietro di una trentina d’anni. Sarà una puntata senza numero (e già questo è segno di importanza) intitolata Kuwait. L’azione si svolgerà infatti in Medio Oriente, nel 1989 e vedrà protagonista un giovane Harold Cooper. Occasione da non sprecare per dare innanzitutto qualche risposta sui legami tra Raymond Reddington e il capo della Task Force, magari anche di quelle che aprono tante nuove domande, come è nello stile di questa serie. Occasione anche per approfondire un personaggio che si è sempre fatto apprezzare per lucidità, piglio e coerenza.

 

Louis T. Steinhil: Conclusion 7×02 3.78 milioni – 0.5 rating
Les Fleurs Du Mal 7×03 3.51 milioni – 0.4 rating

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Casalingoide piemontarda di mezza età, abita da sempre in campagna, ma non fatevi ingannare dai suoi modi stile Nonna Papera. Per lei recensire è come coltivare un orticello di prodotti bio (perché ci mette dentro tutto; le lezioni di inglese, greco e latino al liceo, i viaggi in giro per il mondo, i cartoni animati anni '70 - '80, l'oratorio, la fantascienza, anni di esperienza coi giornali locali, il suo spietato amore per James Spader ...) con finalità nutraceutica, perché guardare film e serie tv è cosa da fare con la stessa cura con cui si sceglie cosa mangiare (ad esempio, deve evitare di eccedere col prodotto italiano a cui è leggermente intollerante).

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