The Blacklist 8×11 – Captain Kidd (No. 96)TEMPO DI LETTURA 3 min

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Capitan Kidd, l’unico pirata che seppellì per davvero il suo tesoro (e aveva base in zona Rehobot Beach). Ci si poteva aspettare una puntata avventurosa, con Red pronto a rispolverare i suoi sogni marinari di ragazzino, e invece no.
La sequenza iniziale, con un gruppo di bambini intento a raccontarsi storie dell’orrore e a inventare prove di coraggio, degenera presto in tragedia. Da lì si scatena la caccia all’uomo.

UN’OTTIMA SQUADRA


Sometimes I think I should’ve never left the circus.(Aram)

Il giovane blacklister di giornata, infatti, è un contrabbandiere di cose e persone. Si va dalla droga (trovata dai ragazzini), alle armi, ad una giovane attivista araba per i diritti civili.
Per salvare quest’ultima, scendono in campo Ressler e Aram. L’interazione fra i due funziona davvero al meglio. L’agente Mojtabai si ritaglia pure un raro e prezioso momento di sollievo comico. Molto utile in una puntata tutta corse affannose e situazioni cupe.
L’avere acciuffato il criminale quasi sicuramente porterà a significativi sviluppi futuri. Non per niente, il capo Cooper si è convinto a concedergli l’immunità per tentare di arrivare a Neville Townsend, cioè a Lizzie.
Un plauso anche al buon lavoro dell’agente Park nel tallonare e stanare Andrew Patterson – Rakitin. Il cerchio intorno al pirata informatico/spia si va stringendo e proprio lui sarà titolare nella prossima puntata.

STALLO ALLA MESSICANA


You know the problem with drawing lines in the sand? With a breath of air, they disappear.(The Blacklist 1×07)

I russi hanno minacciato Harold Cooper, Red ha minacciato Rakitin. Molti fans attendono golosi di vedere il Concierge del Crimine attuare la minaccia.
Inutile però fare troppi schemi di alleanze e inimicizie. La situazione è quanto mai fluida. Proprio il vice direttore dell’F.B.I., nell’episodio in oggetto, ha deciso di stare dalla parte di Lizzie. Solo qualche episodio fa aveva emesso un mandato di cattura nei suoi confronti.
Il problema si moltiplica in modo esponenziale mettendo nell’equazione anche i membri della Task Force. Ognuno di essi ha una propria idea sull’argomento Red e sull’argomento Elizabeth Keen. Non è possibile determinare con certezza da quale parte si schiererebbero, se costretti. Conta sempre anche l’impulso emotivo del momento.
Per ora, bisogna limitarsi a segnalare l’emozionante dialogo in cui il Concierge del Crimine ha avvisato Cooper di lasciar perdere. “Gli dispiacerebbe” se al capo succedesse qualcosa e “di sicuro, spiacerebbe anche a Lizzie”.

SEGRETI E BUGIE


Red:You (Harold) have pieces of a puzzle you think you can solve. But, as I am the puzzle, I know that you can’t.

A quanto si può capire, il Concierge del Crimine sta cercando di salvare capra e cavoli. La capra è Lizzie, i cavoli sono quelli del suo progetto trentennale. Ci sono molte cose che è disposto a fare per raggiungere la sua meta, compreso pentirsi poi. Sa di dover fare tutto senza rivelare alcune informazioni in suo possesso, per farle restare segrete. A correre i maggiori rischi è Harold Cooper.
Questo sicuramente non alleggerisce il clima assai cupo dell’episodio. Spesso la sceneggiatura ha colto l’occasione per riferimenti all’attualità e riflessioni sul mondo. Stavolta è toccato al “guardare da un’altra parte” mentre vengono commesse azioni moralmente discutibili – vengono infatti citati esplicitamente gli aiuti dati dagli Stati Uniti al rimpatrio di alcuni membri della famiglia di Osama bin Laden dopo l’11 settembre 2001.
La cosa lascia l’amaro in bocca. Non è mai soddisfacente giustificare i propri sbagli con sbagli ancor più grandi.

 

THUMBS UP THUMBS DOWN
  • Team Aram/Ressler
  • Alina Park
  • Emozionante dialogo tra Concierge del Crimine e Cooper
  • Fotografia sin troppo scura
  • Blacklister di puntata non particolarmente memorabile

Puntata il cui meccanismo sembra un esercizio della squadra russa di nuoto sincronizzato. I piccoli movimenti si intrecciano velocissimi e gli interpreti eseguono con perizia. Il blacklister di giornata non è particolarmente pittoresco o memorabile, ma è perno e motore di tutta l’azione. L’incupirsi del clima, intanto, viene segnalato anche dalla crescente oscurità della fotografia. Questa ottava stagione è giunta al giro di boa: è quindi tempo di un grande evento, capace di segnare uno snodo fondamentale. Potrebbe arrivare già nel prossimo episodio, intitolato, come si diceva, a Rakitin. I pezzi sono piazzati sulla scacchiera e gli equilibri instabili. Ogni spostamento potrebbe causare la valanga.

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Casalingoide piemontarda di mezza età, abita da sempre in campagna, ma non fatevi ingannare dai suoi modi stile Nonna Papera. Per lei recensire è come coltivare un orticello di prodotti bio (perché ci mette dentro tutto; le lezioni di inglese, greco e latino al liceo, i viaggi in giro per il mondo, i cartoni animati anni '70 - '80, l'oratorio, la fantascienza, anni di esperienza coi giornali locali, il suo spietato amore per James Spader ...) con finalità nutraceutica, perché guardare film e serie tv è cosa da fare con la stessa cura con cui si sceglie cosa mangiare (ad esempio, deve evitare di eccedere col prodotto italiano a cui è leggermente intollerante).

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