Ressler: “We’re not friends.“
Il protagonista, per sfuggire ai fantasmi e ai dolori del passato, si rifugia in un piccolo centro fuorimano. Lì incontra una donna, madre di un bimbo, bisognosa di aiuto perché perseguitata dall’ex marito. L’aiuta, la salva e quest’opera di bene contribuisce anche alla redenzione del protagonista in questione, che può così tornare alla sua vita precedente con nuovo slancio.
Si potrebbe fare un gioco ed enumerare tutti i film o le puntate di serie tv basate su una trama simile.
Nell’episodio in oggetto, l’uomo tormentato e in fuga è Ressler, la cittadina è Liberty Falls, in Pennsylvania. L’ex marito persecutore è un poliziotto, tanto per rendere più complicata la denuncia, ma nemmeno questa è una novità.
UNA TRAMA PURAMENTE FUNZIONALE
Altre volte, nello show, le vicende si sono svolte e intrecciate in modo da far capire la non unicità dei personaggi. Non è però questo il caso. Qui una vicenda risaputa serve soprattutto a colmare dei vuoti e a dare al pubblico spiegazioni dovute.
Il salto temporale di due anni e la commemorazione di Lizzie, limitata a pochi secondi fra i membri della Task force, infatti, aveva lasciato insoddisfatti parecchi spettatori. Bisognava anche spiegare come mai Ressler si fosse ritrovato a fare il meccanico, oltre alla sua ricaduta nella dipendenza dagli antidolorifici.
Lo scopo è raggiunto. Forse, a voler essere pignoli, questo episodio non andava collocato in questa posizione, mentre il pubblico sta aspettando risposte a domande ben più scottanti, di cui si parlerà fra poco.
Sicuramente, Diego Klattenhoff ha svolto un buon lavoro di attore, così come il giovanissimo Dean Scott Vazquez, nel ruolo del tipico ragazzino adorabilmente rompipalle.
UN APPUNTAMENTO IMPORTANTE
Centro emotivo della puntata è la scena in cui Donald va sulla tomba di Lizzie, per la prima volta dalla tragica scomparsa di lei. Vederlo prepararsi all’occasione, come se fosse un primo appuntamento, è commovente. Il piacere di vedere il personaggio ripulito, sbarbato e lucidato come una monetina nuova, inoltre, non è solo estetico, ma fa ben sperare per il futuro di un uomo tutto sommato onesto e buono.
La sequenza riesce anche a regalare l’ombra di un sorriso quando lui “aggiorna” la cara defunta su tutto quanto è successo negli ultimi due anni (più da vedovo che da primo appuntamento, in verità), poi si accorge che lì accanto è sepolto Tom Keen, il marito di lei.
Un merito di questa risoluzione è da attribuirsi anche ad Agnes. Nel suo caso, l’effetto “principessa” sembra ancor più forte di quanto accadeva con sua madre e, soprattutto, volto risolutamente al bene.
VERSO IL FUTURO
La fruizione della puntata è un po’ guastata dal suo rilascio in un momento in cui il pubblico sta aspettando gli sviluppi dei dissapori fra Red e Dembé. Sottotrama lasciata al momento in cui l’agente Zuma ha recuperato la scatola misteriosa il cui contenuto non è ancora noto.
Stando alla sinossi diffusa in rete, l’episodio 9×09, programmato per il prossimo 20 gennaio, dovrebbe essere dedicato a spiegare l’origine della frattura fra i due e le circostanze che hanno portato Dembé ad unirsi al Bureau.
Per l’occasione, si spera in un episodio più originale di questa “Between Sleep And Awake”, con qualche guizzo dei suoi cortesemente offerto da James Spader e tutto il carisma di Isham Tawfiq. Soprattutto, si spera di veder aprire nuove strade, dopo aver chiuso adeguatamente e doverosamente situazioni rimaste un po’ in sospeso.
| THUMBS UP | THUMBS DOWN |
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La banalità della trama impedisce al voto di andare oltre la piena sufficienza. Resta comunque un episodio ben realizzato e interpretato, in grado di raggiungere il suo scopo in maniera efficace.
Questa stagione sembra proprio dedicata a ripulire personaggi e situazioni da qualsiasi ombra o negatività accumulata in passato. Si vedrà nei prossimi episodi se la narrazione continuerà su questa strada. La prospettiva di veder partecipare ai giochi anche un Donald Ressler in piena forma fa solo piacere.
