The Blacklist 9×22 – Marvin Gerard (No. 80): Conclusion Pt. 2TEMPO DI LETTURA 4 min

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A volte, nella vita, ci si ritrova contenti di essersi sbagliati.
Nella tomba al centro delle foto promozionali non c’è Weecha, come si ipotizzava nella precedente recensione, ma Lizzie. Gli amici le fanno visita nell’anniversario della scomparsa.
La scena ha un elevato peso specifico non tanto per il clima da ultimo giorno di scuola, con i presenti intenti a scambiarsi ricordi e piacevoli aneddoti, ma perché annuncia l’uscita dal cast regolare di Laura Sohn e Amir Arison.
Lui sarà coinvolto nella versione teatrale del romanzo di Khaled Hosseini Il Cacciatore di Aquiloni, in scena a Broadway. Lei lascia ancor più aperto e marcato il problema della mancanza di una figura femminile di spicco nella storia.
Per fortuna, come si vedrà, le possibilità di sviluppi futuri non mancano.

PRESTO E BENE RARO AVVIENE


In un certo senso, si chiude il cerchio dello sconvolgimento causato dalla morte di Lizzie.
La conclusione del caso Marvin Gerard, comunque, lascia spiazzato il pubblico, perché avviene in fretta, con un accumularsi di elementi non tutti coerenti fra di loro.
L’uomo che si suicida, perché ha capito di non essere all’altezza delle sue smisurate ambizioni ci può anche stare. Forse Red non l’ha voluto uccidere personalmente per non dar fondo al pozzo di oscurità che si sente dentro e poter tornare da Mierce.
A colpire è soprattutto la spregiudicata velocità con cui il Dipartimento di Giustizia, impersonato da Cynthia Panabaker, si è dimostrato pronto, dalla sera alla mattina, a tramutare la Reddington Task Force nella Marvin Gerard Task Force. Salvo poi tornare, con la medesima velocità supersonica, ai patti precedenti.
La cosa dà un po’ fastidio soprattutto pensando a certe lungaggini di inizio stagione. Si potevano distribuire meglio i carichi e le tempistiche.
Per fortuna, il machiavellico avvocato non si congeda senza prima aver perfezionato un’ultima mossa, potenzialmente letale.

A VOLTE RITORNANO


Un bravo attore come Fisher Stevens passa il testimone ad un non meno bravo Chen Han.
Ritorna così in scena, dopo essersi fatto una decina di anni di carcere, il letale sicario cinese Wujing. Egli è deciso a vendicarsi eliminando Red. Meglio ancora, ha un elenco di personaggi che potrebbero aiutarlo, avendo nel Concierge del Crimine un nemico comune.
Questo apre tutto un ventaglio di possibilità per la decima stagione: prevedibilmente, la linea del basso, il tema portante, sarà vedere come Red riuscirà a difendersi dagli attacchi di Wujing e soci. Resta da definire se ci sarà ancora una Task Force propriamente detta e quale sarà il ruolo di Cooper e Ressler. Sicuramente, i rapporti tra il vice direttore dell’F.B.I. e l’uomo che si è arreso al Bureau nel 2013 continueranno nel nome di Agnes, capace di portare ad una bella riconciliazione fra i due nell’episodio in oggetto.
Potrebbe tornare assai utile tutto l’esercito a cui Red può attingere come Skinner (sarebbe opportuno, perché finora è servito a ben poco).

INTERROGATIVI ANCORA SENZA RISPOSTA


Chiedersi chi possano essere i “cavalli di ritorno” sulla lista di Marvin è sicuramente un piacevole passatempo a cui i fans si potranno dedicare nei prossimi mesi. Tra di loro un nome di spicco potrebbe essere Alexander Kirk – Konstantin Rostov.
Anche Jeeg Robot e Daitarn III, ai loro tempi, si sono ritrovati ad affrontare di nuovo nemici già sconfitti. Quegli episodi, però, hanno fatto solo da preludio al vero grande scontro finale, rispettivamente con l’Imperatore delle Tenebre e con Don Zaucker.
I tempi sono decisamente maturi per concludere degnamente lo show con un ultimo ciclo di episodi. Restano alcuni interrogativi a cui sarebbe carino dare risposta pena un Burn Them All onde non far sentire gabbati gli spettatori.
Il principale è la vera identità del personaggio interpretato da James Spader. Il secondo è il nome al secondo posto nella lista nera. I due punti potrebbero essere collegati e non solo perché Red rischia di essere il peggior nemico di se stesso.

 

THUMBS UP THUMBS DOWN
  • Fisher Stevens
  • Riconciliazione fra Red e Cooper per Agnes
  • Ritorno di Wujing
  • Gestione strana e frettolosa dell’uscita di scena di Marvin

 

Fisher Stevens regala una grande performance fino all’ultimo. Le sorelle Xiu sono vive. Non viene meno l’abitudine di inserire grandi brani in colonna sonora (stavolta, in una scena molto tenera, c’è Wild Horses dei Rolling Stones). Tutto ciò è molto bello, ma il pregio di questo episodio sta nell’aprire scenari possibili molto interessanti per la decima stagione, sia essa l’ultima o no.
Lo show tornerà nel 2023. Si spera che tutto questo tempo dia modo agli sceneggiatori di esprimere e realizzare al meglio la loro creatività. Nonostante il suo lungo corso, The Blacklist ha dimostrato di reggere piuttosto bene, come ascolti e gradimento, per cui sarebbe un peccato rovinare tutto sul finale.

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Casalingoide piemontarda di mezza età, abita da sempre in campagna, ma non fatevi ingannare dai suoi modi stile Nonna Papera. Per lei recensire è come coltivare un orticello di prodotti bio (perché ci mette dentro tutto; le lezioni di inglese, greco e latino al liceo, i viaggi in giro per il mondo, i cartoni animati anni '70 - '80, l'oratorio, la fantascienza, anni di esperienza coi giornali locali, il suo spietato amore per James Spader ...) con finalità nutraceutica, perché guardare film e serie tv è cosa da fare con la stessa cura con cui si sceglie cosa mangiare (ad esempio, deve evitare di eccedere col prodotto italiano a cui è leggermente intollerante).

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