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The Carrie Diaries 1×03 – Read Before UseTEMPO DI LETTURA 4 min

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Come fedelissima di Sex &
The City, dopo aver seguito sei stagioni e due film, non potevo resistere alla
curiosità di guardare (e commentare) l’attesissimo prequel della celebre serie che
ha appassionato donne e ragazze di tutto il mondo. The Carrie Diaries racconta
le avventure di una giovanissima Carrie Bradshaw che, all’età di sedici anni,
si trova a dover affrontare la prematura morte della madre, una sorella


incasinata e i soliti drammi liceali. 

Sarò sincera: inizialmente ero
molto scettica verso questa serie, soprattutto quando ho saputo che sarebbe
stata prodotta dalla CW, casa dei teen drama per eccellenza. Temevo che
l’avrebbero trasformata in una versione hot di Gossip Girl; invece, arrivata al
terzo episodio, posso finalmente sciogliere le mie riserve e affermare di
essere rimasta piacevolmente sorpresa da questa nuova serie.  I primi due episodi mi avevano lasciato un
po’ perplessa perché non riuscivo a ricollegarlo a Sex & The City: trovavo
la giovane Carrie troppo bambinesca ed eccessivamente puritana; cercavo di
paragonare Mags a Samantha e Mouse a Miranda e così via. In realtà, ho capito
che la parte migliore di questo telefilm è che non cerca per niente di essere
un Sex and the City: High School Edition, ma una nuova realtà a sé, con pochi,
ma piacevoli richiami all’originale.
Come nella serie di culto, ogni puntata si apre e si chiude sulla scia dei pensieri di Carrie, che
costituiscono la mia parte preferita. Tema dell’episodio sono le temibili, ma alquanto
inevitabili etichette.
Mags, l’amica sfacciata e anche
un po’ più odiosa di Carrie, dopo essere stata mollata dal ragazzo
evidentemente gay (l’hanno capito tutti tranne lei!), si becca l’etichetta di
Drama Queen e nel tentativo di smentirla -miseramente fallito- si trova a
pugnalare un panda di peluche e a lagnarsi con la sorella pseudo-emo di Carrie,
Dorrit. La poverina, si trova così, per la seconda volta in tre episodi, a
subirsi ingiustamente i piagnistei delle amiche della sorella che è sempre troppo
impegnata ad ampliare la sua vita sociale per occuparsi di loro.  In effetti, con una sorella tuttofare e un
padre imbarazzante, forse anch’io sarei un po’ depressa.
Identificata sin dal primo
fotogramma come “la figlia problematica”, Dorrit cede tale
titolo alla sorella maggiore. L’unica colpa di Dorrit in questo episodio è di
aver rubato un criceto, mentre Carrie si macchia di colpe ben più gravi.  Infatti, oltre a essere quasi stata sul punto di mostrare la sua
vagina a mezza New York per impressionare l’amica modaiola della City, decide
di scavarsi definitivamente la fossa, frugando tra i documenti riservati del
padre, per trovare gli scheletri dell’armadio del bel Sebastian. Purtroppo
i sotterfugi si rivoltano contro la nostra protagonista che in meno di 24 ore
finisce per deludere nuovamente il padre e essere scaricata dal suo nuovo
amore. L’affascinante biondino, che sembrava troppo bello per essere vero, si
rivela il classico cattivo ragazzo che scappa a gambe levate di fronte alla
prima complicazione e lascia la povera Carrie a gestire l’amara verità. Devo
ammettere che mi stavo già innamorando della coppia Carrie/Sebastian, ma il
loro amore stava già prendendo i fastidiosi tratti idilliaci delle coppie
liceali da telefilm, quindi credo che un po’ di dramma possa solo giovare alla
loro pseudo-relazione, che sicuramente è ancora tutta da scoprire.
Del trio, l’unica che conclude felicemente
l’episodio è Mouse, l’amica adorabilmente nerd. Il tentativo di “essere cool” e
disinvolta per impressionare Seth finisce in una pessima figura in un club
newyorchese, ma è qui che il famoso ragazzo universitario ci sorprende. Nel
cuore di tutte le telespettatrici era già stato identificato come il solito
bastardo che scappa dopo aver ottenuto quello che vuole, invece si rivela un
bravo ragazzo spaventato e confuso che si dichiara a Mouse chiedendole di
diventare la sua ragazza, per la gioia di noi telespettatrici dal cuore di
panna.
PRO:

  • Si
    scoprono nuovi lati di Sebastian e di Carrie e della loro relazione.
  • Happy
    ending per Mouse.
  • La
    scena esilerante di Mouse che scappa via scandalizzata durante la
    performance della pornostar.
CONTRO:
  • Larissa
    continua a essere troppo “personaggio” e fatico a comprendere la sua
    amicizia con Carrie.
  • Non
    ci sono grandi evoluzioni nella trama.
La puntata è abbastanza
scorrevole con qualche guizzo umoristico legato ai paradossi degli anni 80 (la
“performance artistica” della pornostar che per riprendersi il potere, fa vedere
la vagina a pagamento) e con piccoli colpi di scena: la reazione di Sebastian e
il cambiamento di Seth, ma spero che nelle prossime puntate ci sia un po’ più
di movimento o si rischia un soporifero appiattimento della trama.

VOTO EMMY

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Un tempo recensore di successo e ora passato a miglior vita per scelte discutibili, eccesso di binge-watching ed una certa insubordinazione.

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