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The Crown 5×05 – The Way AheadTEMPO DI LETTURA 4 min

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Camilla:Vive la Révolution!

Tutti i nodi vengono al pettine. Le intercettazioni di telefonate molto intime pure. Il mondo ora sa quanto profonda e duratura sia la relazione fra Carlo e Camilla.
Primo segno dei tempi nuovi: a corte, lo scandalo non viene affrontato semplicemente spedendo i due “pubblici peccatori” in convento o in esilio, come sarebbe successo in epoche precedenti.
Viene approntata una task force per capire quale strada seguire per modernizzare la monarchia (da qui il titolo dell’episodio). Intanto, c’è un piccolo ma significativo segmento della popolazione che quasi capisce e giustifica i due adulteri. Insomma, è l’inizio di quel lungo e tortuoso processo che ha portato Camilla in posizione di regina a pieno titolo, accanto a re Carlo III, con la benedizione della stessa Elisabetta II.

IL COMPLESSO MECCANISMO DELLE COPPIE REALI


Nell’economia dello show, quindi, tocca a Dominic West prendere il centro della scena, ben supportato da Olivia Williams. Quest’ultima impersona una Camilla un po’ amante, un po’ educatrice, comunque sempre presente quando Carlo ha bisogno.
Stando a quanto si vede in The Crown, una chiave fondamentale per un buon rapporto di coppia è saper fare gioco di squadra, prestare sempre attenzione alle esigenze e agli spazi dell’altro.
Elisabetta e Filippo lo sanno fare, da sempre. Addirittura, se si accorgono di non essersi parlati negli ultimi tempi, si prendono sempre un momento per capire a che punto stanno. Carlo e Camilla lo sanno fare (anche nell’arte raffinata di saper raccontare una barzelletta sporca). Carlo e Diana proprio no.
Appare evidente quindi, durante tutta la puntata, come l’intesa tra Carlo e Camilla sia ben al di sopra del matrimonio non riuscito tra Diana e il primogenito della Regina, una situazione che Peter Morgan ha sempre sottolineato da quando il character è stato introdotto in The Crown.

IL PRINCIPE E IL GOVERNO OMBRA


Nel caso specifico dell’allora Principe di Galles, oltre a ritagliarsi i suoi spazi fra le spine di un difficile matrimonio, c’è anche il problema di ritagliarsi un posto nel mondo. Sembra paradossale dirlo, ma quando si passa la vita in panchina, in attesa della morte di un altro membro della famiglia per poterne prendere il posto, la frustrazione è quasi inevitabile.
Per molti, Dominick West è troppo bello, carismatico e sicuro di sé per essere un Carlo credibile. Certo, risultava più simpatico Josh O’Connor, con le insicurezze e le goffaggini del personaggio in età giovanile. Questo Carlo sembra avere deciso di “staccare la spina” a tutto quanto non sia lui stesso e quelle pochissime persone e cose a cui è profondamente legato (Diana non è nel novero).
Una simile interpretazione, comunque, non dà fastidio, neanche quando si vede il principe nella sua residenza, intento ai lavori di un vero e proprio “governo ombra“. A infastidire è una scena specifica, di cui si dirà fra poco.

LA SCENA FINALE


Nelle ultime sequenze dell’episodio, si vede Carlo, in mezzo a un gruppo di giovani svantaggiati, intento a ballare la breakdance, nientemeno.
Gli sceneggiatori hanno inteso rappresentare anche così il suo profondo impegno per il Prince’s Trust, il suo progetto di borse di studio per studenti meritevoli. Ora, anche ammesso che un evento simile abbia mai avuto luogo nella realtà, la situazione e la reazione del personaggio si distaccano troppo nettamente con tutto quanto di lui è stato detto e mostrato fin qui. Non c’entrano nulla. Egli è determinato a prendere in mano la propria vita, ma c’è modo e modo di farlo. Insomma, improvvisamente si esprime in una lingua non sua, anzi quanto di più lontano dai suoi percorsi di vita.
In tutto questo putiferio, a Diana sono riservate pochissime inquadrature e non una parola. C’è spazio, comunque, per il celeberrimo “abito della vendetta“, nero, cortissimo e scollatissimo, con il quale si presentò ad una festa in quel periodo. L’intervista “Scacco alla Regina” concessa alla BBC è in serbo per una prossima puntata.

 

THUMBS UP THUMBS DOWN
  • Olivia Williams e la sua interpretazione di Camilla
  • Dominick West sa tenere il centro della scena
  • Carlo e la breakdance

 

Secondo il giornalista Antonio Caprarica, esperto dell’argomento, la famiglia reale britannica è stata spesso accusata di non essere in sintonia con il popolo. Nessuno, però, ha mai saputo spiegare cosa dovrebbe fare per sintonizzarsi con i suoi sudditi.
In questo episodio, in cui il punto di vista di Carlo è predominante, i tentativi della monarchia di mostrarsi più moderna e alla mano risultano timidi e poco incisivi. Per quanto riguarda la serie, comunque, tutto procede con la solita mano sicura e la solita qualità, ad eccezione del finale fuori luogo.

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Casalingoide piemontarda di mezza età, abita da sempre in campagna, ma non fatevi ingannare dai suoi modi stile Nonna Papera. Per lei recensire è come coltivare un orticello di prodotti bio (perché ci mette dentro tutto; le lezioni di inglese, greco e latino al liceo, i viaggi in giro per il mondo, i cartoni animati anni '70 - '80, l'oratorio, la fantascienza, anni di esperienza coi giornali locali, il suo spietato amore per James Spader ...) con finalità nutraceutica, perché guardare film e serie tv è cosa da fare con la stessa cura con cui si sceglie cosa mangiare (ad esempio, deve evitare di eccedere col prodotto italiano a cui è leggermente intollerante).

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