“Speedster vs. super gorilla. Best worst video game ever.”
Questa prima parte del doppio appuntamento in compagnia delle scimmie senzienti del flarrowverso, va detto subito, delude gran parte delle aspettative. Il problema principale, da cui poi seguono tutti gli altri a ruota libera, è sicuramente – come detto e rimarcato anche nelle precedenti recensioni – l’impostazione generale data alla stagione e a questa seconda parte post-midseason nello specifico.
Nell’accingersi alla visione di “Attack On Gorilla City”, è scontato ed immediato andare con la mente indietro di quasi un anno al duplice episodio ambientato su Earth-2 (#1 e #2): uno sforzo mnemonico che incontra sicuramente il benestare degli autori, per la struttura che hanno voluto dargli. Sarebbe dunque altrettanto scontato aspettarsi un altro successo dopo quello dell’anno scorso, ma perché questo non succede?
- Il contesto: Earth-2 rappresentava un perfetto connubio tra una città futuribile e una città anni ’50 dando un’impronta visiva estremamente caratteristica ma non così lontana e dissimile dalla Central City supereroistica che si è iniziato a conoscere. Gorilla City salvo qualche inquadratura azzeccata, principalmente ispirate dal cinema di Peter Jackson, non riesce in alcun modo a portare a casa lo stesso impatto scenico. Anche dal punto di vista dei riferimenti cinetelevisivi la partita è persa malamente: escludendo le ovvie citazioni ai vari kolossal scimmieschi (in particolare a “L’alba del pianeta delle scimmie“, cui ha preso parte anche Tom Felton), la carta che la DC-The CW sembra ormai continuare a voler giocare è quella della saga di Indiana Jones e questo alla lunga inizia a stancare.
- La micro-narrazione: proseguiamo per facilità di critica il paragone con il fu 2×13. L’episodio in questione presentava quasi un abuso ripetuto dello stratagemma dei doppleganger, uno stratagemma in grado di restituire tridimensionalità ai personaggi facendoli scontrare con una versione più o meno diversa di sè stessi, alle volte generando ironia e comicità, altre volte generando contrasti e conflitti. Forse è un po’ azzardato confrontare villain come Grodd e Solovar a una glaciale e terribile Killer Frost, ma azzardando ancora di più si potrebbe dire che l’errore a monte è di tipo tecnico. A meno che di nome non fai Andy Serkis, rendere determinate emozioni tramite CGI è difficilissimo – vedere anche le difficoltà di James Spader nel recente Age of Ultron per credere. Si aggiunga poi che gli abitanti di Gorilla City sono realizzati senza l’ausilio di un minimo di motion capture ed ecco magicamente comparire la proverbiale zappa sui piedi. Ciliegina sulla torta, queste emozioni comunque difficilmente riportabili, grazie a un fantastico lavoro di scrittura, alla fin fine neanche esistono: quando questa fantomatica super-intelligente scimmia di nome Grodd architetterà un piano meno banale e scontato di quello visto in questi 42 minuti per favore avvisateci.
- La macro-narrazione: e qui i problemi si fanno seri. Torniamo per l’ultima volta a ricordare “Welcome to Earth-2“, considerando il peso che l’episodio rivestirà all’interno di tutta la stagione. L’avventura su Terra-2 nasceva infatti come conseguenza diretta dello scontro con Zoom, approfondiva dinamiche necessarie alla risoluzione finale (i doppleganger appunto) e comunque riusciva ad inserirsi in un discorso di continuità pur distanziandosi con forza dalla verticalità dei casi di Central City. Questo discorso può forse valere anche per “Attack On Gorilla City”? Al di là delle innumerevoli domande retoriche che ci si può porre (qual è il collegamento diretto tra Savitar e Grodd? Può bastare una breaking news televisiva a riportare l’attenzione laddove ce n’è sempre stata poca? Come lo caratterizzate un villain se lo tenete rinchiuso due terzi di stagione in una pietra?) l’impressione è che The Flash stia perdendo tempo in giro per il multiverso alla ricerca di continui divertissment che alla trama in sé non aggiungono niente.
In ogni caso, mentre attendiamo che queste storyline abbiano la loro (ahimè anche qui scontata) evoluzione, deploriamo il tempismo dei creatori che hanno deciso di allungare ulteriormente il brodo: come se ce ne fosse realmente bisogno…
- Julian cita il film Il Pianeta delle Scimmie. E’ una citazione al ruolo di Tom Felton al film Rise of the Planet of the Apes. Sempre Julian, come fatto notare anche da Cisco, è vestito in modo tale da citare Indiana Jones.
- Questo è il secondo episodio totalmente ambientato su Terra-2 dopo “Welcome to Earth-2“
- Quando Flash e soci arrivano a Gorilla City, Cisco esclama uno sbalordito “Welcome to the jungle, baby”, citando l’omonima canzone dei Guns N’ Roses.
THUMBS UP | THUMBS DOWN |
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Untouchable 3×12 | 2.91 milioni – 1.1 rating |
Attack On Gorilla City 3×13 | 2.75 milioni – 1.0 rating |
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Un tempo recensore di successo e ora passato a miglior vita per scelte discutibili, eccesso di binge-watching ed una certa insubordinazione.