“Number five is number one. Number seven is number two. Number three and number four are tied for number three.”
“What are you talking about?”
“I’m ranking my favorite Fast and Furious movies.”
Come Jason Mendoza, anche noi di Recenserie sul finire del 2016 abbiamo rilasciato le nostre personalissime classifiche. Classifiche che vedevano ingloriosamente The Good Place prendere posto tra le serie meno lette del sito. Tra le varie scusanti possiamo annoverare certamente lo scarso pedigree di attori che poi in fin dei conti si sono rivelati bravissimi e completamente calati nelle parti, oltre alla natura comedy del serial che proprio per format richiede di suo molta meno letteratura metarecensitiva rispetto alle sorelle drama. Traduzione: se una comedy deve far ridere e riesce a far ridere, non c’è bisogno alcuno di spiegare come sia riuscita nel suo intento.
TGP però, come detto diverse volte, fin da quel suo primissimo cliffhanger, è diversa. Riuscire in venti minuti settimanali, oltre ad approfondire sempre più le caratterizzazioni dei personaggi, a confezionare su misura un intreccio narrativo di prim’ordine non è impresa da poco. Il tutto, sapientemente ben bilanciato, per cui è quasi impossibile preferire l’intensa recitazione ai confini del grottesco al pathos che avvolge il destino incerto di Eleanor, o viceversa. Con “Chidi’s Choice” la comedy della NBC ritorna nei salotti degli ignorantissimi americani riuscendo, in ordine sparso, a:
- riassumere brevemente quanto successo finora attraverso il gradito ritorno di Bambadjan – l’avevamo già visto nel Pilot -;
- preparare il terreno per il season finale e relativo imminente arrivo di Shawn, che si dimostrerà molto probabilmente epocale;
- approfondire al microscopio la personalità di Kirkegaard Chidi (e su questo ci torniamo tra poche righe);
- intavolare un felice matrimonio tra un’intelligenza artificiale e un diversamente-intelligente non è risultato da poco.
Soprattutto considerando come l’impressione generale che aleggia su questi minuti è di viaggiare con il freno a mano non a massimo potenziale, ed il che è tutto dire perché in ogni caso questo è un ottimo episodio. Non sappiamo se questa improvvisa frenata rispetto al folle ritmo che ha caratterizzato gli ultimi appuntamenti prima della pausa sia dovuta alla vicinanza della fine di stagione o alla paura di un brusco calo di ascolti durante le vacanze natalizie, ma così è.
“Listen, I don’t need the Chidi who once had a panic attack during Rock-Paper-Scissors because there were, and I quote, “just too many variables”. I need the Chidi who stormed in here and told me to stop Eleanor’s train without thinking of consequences.”
“Oh boy, now I’m nervous about that decision.”
“Retroactively?”
Come da titolo e come dicevamo, protagonista assoluto di puntata è il filosofo nigeriano di cui viene svelata la morte (evidentemente nel Posto Bello muoiono tutti in modo imbarazzante). Non ci sarebbe molto da dire su questa graditissima parentesi che ripropone l’ottima attitudine di The Good Place all’utilizzo dei flashback, se non fosse che mostra, se mai ce ne fosse stato bisogno, due importanti caratteristiche del prodotto stesso. In primis, come dare fiducia ad attori sconosciuti, con qualche accorgimento, non sia necessariamente un azzardo. William Jackson Harper da questo punto di vista è cresciuto molto dalla prima puntata a questa parte, merito certo anche della vicinanza delle punte di diamante di questa comedy – Ted Danson e Kristen Bell.
Secondariamente, ma di primaria importanza, The Good Place è una novità nell’attuale panorama seriale proprio per la sua gentilezza e innocenza. Non c’è bisogno necessariamente di satira per far ridere lo spettatore, o di violenza gratuita fisica e/o verbale. Lo si era già intuito dalla scelta di travisare i francesismi (da cui tra l’altro è stata ricavata la gag forse più riuscita della stagione), ma ogni episodio è una continua conferma di una bontà d’animo che nel velenosissimo clima attuale non può che far bene. Basterebbe guardare la fotografia di queste puntate: è un posto caldo, pulito e illuminato bene, dai colori vivaci e sgargianti con protagonisti assurdi ma umani, estremi ma reali. Che nessuno si stupisca di quanto sia bello questo posto.
THUMBS UP | THUMBS DOWN |
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A The Good Place, auguriamo molto, molto di più.
… Someone Like Me As A Member 1×09 | 3.68 milioni – 1.2 rating |
Chidi’s Choice 1×10 | 3.55 milioni – 1.0 rating |
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Un tempo recensore di successo e ora passato a miglior vita per scelte discutibili, eccesso di binge-watching ed una certa insubordinazione.