The Good Wife 6×08 – Red ZoneTEMPO DI LETTURA 3 min

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Ad oggi, quanti di voi voterebbero per Alicia?
Moglie fedele, donna in carriera, ponderata nei modi, simpatica quanto basta ma irruente all’occorrenza. Eppure non si può piacere a tutti: è la lezione che impara Alicia in “Red Zone”.
L’episodio ci mostra due aspetti contrapposti: come una persona è e come vorrebbe essere vista. La protagonista passa la puntata a dannarsi per non essere come gli altri vorrebbero o, ancora meglio, per essere come viene descritta da terzi.
Alicia da un lato vuole fare qualcosa pur di convincersi di non essere egoista come afferma la signora che la perseguita nella sua testa, mentre dall’altro non si rende conto che già lo fa. Da un lato si offre volontaria per un aiuto alla mensa dei poveri per sentire il suo egoismo sciogliersi, dall’altro aiuta una ragazza vittima di stupro che non riesce a trovare giustizia nel college. Alicia non si rende conto che è già quello che vorrebbe essere. E paradossalmente il caso di stupro finisce più o meno bene, il tentativo di volontariato decisamente meno. Proprio qui interviene il solito cinismo di The Good Wife che termina l’episodio in modo diabolico, sotto le losche manovre di Eli.
La politica è così. Fu così per Peter ed è così anche per Alicia. La serie non si sottrae alla realtà e non mette a tutti i costi la sua protagonista sotto un’aureola, non l’ha mai fatto e non comincerà certo ora che è entrata in politica. La morale della puntata è che tra essere e apparire, ahimè, l’apparire è molto più importante, come è importante vincere le elezioni anche se questo vuol dire speculare sulla povera gente che non ha un tetto sulla testa, non ha del cibo e si vede tutta d’un tratto sotto i riflettori e sotto l’ala protettrice di una donna che non ha mai visto.
Mentre Alicia è troppo presa da questioni politiche, il suo socio, Cary è alle prese con il voler deporre in aula, ma gli avvocati sono dei pessimi testimoni. Onestamente, ci interessa tutta la vicenda di Cary? Si e no. Si perché è stato messo troppo da parte nella scorsa stagione e l’inizio della corrente ha smosso le acque; no se tutto questo serve solo come storyline per la fuori uscita di scena di Kalinda. Sappiamo ormai che l’attrice abbandonerà la serie a fine stagione e gli autori cominciano già a delineare la trama che, state sicuri, non finirà affatto bene per l’investigatrice che si sta mettendo contro il signore della droga di Chicago.
Per fortuna con l’addio di Cary a Kalinda e l’introduzione della testimonianza con l’aiuto di Viola Walsh, gli sceneggiatori salvano la parte di episodio dedicata a Cary, che ormai è destinato ad essere sottomesso dalle donne della serie.

THUMBS UP THUMBS DOWN
  • Essere ed apparire: che ci piaccia o no, la nostra protagonista sfrutta la povera gente pur di vincere le elezioni
  • Alicia ad Eli: Dimmi cosa devo fare
  • Canning fantastico. Ci era mancato
  • Caso legale non proprio brillante
  • Kalinda: ad oggi la sua posizione è un punto interrogativo, aspettiamo qualche puntata prima di sentenziare
  • Ma Robin?
Episodio che conta qualche difettuccio ma che alla fine si salva sempre per il modo supremo che ha la serie di raccontare la società odierna.
Message Discipline 6×07 10.45 milioni – 1.4 rating
Red Zone 6×08 10.69 milioni – 1.4 rating

 

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