The Last Kingdom 4×03 – Episode 3TEMPO DI LETTURA 5 min

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Uhtred: “I must go back. I must retrieve his body.”
Finnan: “No, Uhtred, you cannot. Retrieving his body means nothing now. His journey in this world has ended.”
Uhtred: “He is left with thieves and traitors! He should lie beside Thyra where his friends can grieve. Instead, I led him to die among strangers. I’ve lost every family I had. Beocca was always there… the only constant. Without Beocca, I have no home. His death is on my hands. I failed him.”

Non è facile essere un nobiluomo anglosassone nella Britannia del X secolo. Devi sperare che la tua terra non sia invasa da quei buzzurri villosi con l’hobby del saccheggio chiamati Danesi o Vichinghi, che dovunque vanno si divertono a fare aquile di sangue e a stuprare. Devi anche sperare che tuo padre non muoia quando sei ancora un bimbo, perché in tal caso potresti avere uno zio ambizioso pronto a usurpare il trono tuo di diritto. E se, nonostante ciò, riesci a sopravvivere, a diventare adulto e a guadagnarti un piccolo feudo nel sud, non è detto che prima o poi ti si presenterà l’occasione per riconquistare la tua vecchia casa. Infine, se anche questa occasione ti si presentasse, c’è sempre il rischio che salti fuori un cugino che credevi esiliato e che invece all’ultimo momento ti frega di nuovo l’eredità. Se proprio sei sfigato, quello stesso cugino ammazza anche il tuo più caro amico, quello che non voleva venire perché era meglio restare in monastero a scrivere la vita di qualche santo misconosciuto che nessuno festeggia più perché ha un nome troppo orrendo da dare a un bambino.
Questa, a grandi linee, la vicenda di Uhtred di Bebbanburg. Che l’impresa di riconquistare la fortezza dei suoi padri fallisse era ampiamente prevedibile. Che Wihtgar, nuovo antagonista apparso da appena un paio di puntate, per il momento trionfasse e costringesse l’eroe a ritirarsi con la coda tra le gambe, in attesa della riscossa, altrettanto prevedibile. Che a lasciarci le penne fosse Beocca, invece, è uno di quei colpi di scena che fanno male. Bisogna essere sinceri, il prete interpretato da Ian Hart (il po-po-po-po-povero professor Raptor nel primo film di Harry Potter) è un personaggio entrato nel cuore di tutti gli spettatori della serie, un beniamino del pubblico capace di essere un bravo uomo di Chiesa ma anche di menare le mani all’occorrenza; ma è anche uno dei pilastri dello show, che in tre stagioni ha acquistato e perso più volte gente, ma aveva in Beocca uno dei pochi punti di riferimento fissi dal primo episodio in poi. Con la sua morte se ne va un altro pilastro della serie.
Per Uhtred questa morte è ancora più devastante. Lui non ha perso solo un conoscente o un amico, ha perso un leale compagno e soprattutto una figura paterna. Per la terza volta, dopo le morti del padre biologico Uhtred e del padre adottivo Ragnar Sr., è rimasto orfano. E l’episodio riesce a rendere palpabile quel dolore e quella devastazione, riesce a trasmettere allo spettatore la crisi dell’eroe che si domanda se una fortezza nel nord valga tanti sacrifici e tanto sangue. Nessuno crede davvero che Uhtred appenderà la spada al chiodo e rinuncerà per sempre a qualsiasi pretesa su Bebbanburg, ma per il momento il suo scoramento è sincero.
Ma altrettanto sincera è la volontà di Uhtred di accorrere in difesa dei regni del sud, quando il provvidenziale incontro con Haesten gli permette di scoprire cosa sta succedendo. Come già scritto nella scorsa recensione, la situazione si sta facendo sempre più drammatica, non solo perché la Mercia scalpita per liberarsi dall’ingombrante dominio del Wessex, ma anche (anzi soprattutto) perché si sta creando un’incolmabile spaccatura tra i figli di Alfred, tra Edward, che pensa solo al proprio regno e si lascia avvelenare la mente dall’ambizioso suocero, ed Æthelflæd, che si sente in dovere di proteggere la patria di adozione, al punto da disobbedire agli ordini di quello che dovrebbe essere il suo signore. Ma la frattura rischia di inasprirsi anche tra Edward e la regina vedova Ælswith, che non si rassegna al ruolo marginale in cui taluni vorrebbero confinarla e lotta con le unghie e con i denti per difendere la sua terra natia. Questo spiega perché appoggi la figlia contro il figlio, anche a costo di rischiare di dare al consuocero l’ennesimo pretesto per farla ulteriormente punire. La scelta di mandare padre Pyrlig in Galles a cercare nuovi alleati non potrà che avere ripercussioni negative, oltre che positive per l’imminente battaglia; nel contempo, allargare lo sguardo ai regni celtici della Britannia, che continuarono a lungo a convivere con quelli germanici (nella prima stagione era stato fatto qualcosa di simile con la Cornovaglia) non potrà che giovare a una rappresentazione quanto più complessa e completa possibile dello scenario geopolitico del X secolo.
Tornando all’incontro tra Uhtred ed Haesten, c’è un altro motivo per cui esso risulta tanto provvidenziale e importante nel racconto: la rivelazione del vero responsabile della morte di Ragnar, avvenuta nella scorsa stagione. In The Last Kingdom è raro che le cose restino in sospeso o dimenticate troppo a lungo ed era questione di tempo prima che le colpe di Cnut venissero a galla; ma il tempismo questa volta è a dir poco perfetto, perché Brida sembra in dolce attesa del figlio di Cnut e scoprire di avere in grembo la progenie di un uomo così viscido potrebbe essere il colpo di grazia per la danese che, come Uhtred, nella vita non ha fatto altro che collezionare sfighe, famiglie trucidate e cari defunti. Del resto sono stati amanti, vuoi vedere che Uhtred trasmette la sfortuna come la sifilide?
 

THUMBS UP THUMBS DOWN
  • La crisi dell’eroe
  • Edward vs. Æthelflæd e Ælswith
  • Allargamento dello scenario geopolitico al Galles
  • La scoperta da parte di Uhtred del vero mandate dell’omicidio di Ragnar
  • Addio, Beocca!

 

Chi segue The Last Kingdom da anni sa che nessuno è al sicuro, tranne Uhtred in quanto protagonista e i personaggi storici per i quali la data della morte è già scritta, eppure la dipartita di Beocca è un duro colpo sia emotivamente sia dal punto di vista della narrazione. Orfano dell’ennesima persona cara, Uhtred si imbarca ancora una volta nella missione di salvare i regni sassoni del sud, impossibilitato a piangere a dovere un amico e un padre.
 

Episode 2 4×02 ND milioni – ND rating
Episode 3 4×03 ND milioni – ND rating

 

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Divoratore onnivoro di serie televisive e di anime giapponesi, predilige i period drama e le serie storiche, le commedie demenziali e le buone opere di fantascienza, ma ha anche un lato oscuro fatto di trash, guilty pleasures e immondi abomini come Zoo e Salem (la serie che gli ha fatto scoprire questo sito). Si vocifera che fuori dalla redazione di RecenSerie sia una persona seria, un dottore di ricerca e un insegnante di lettere, ma non è stato ancora confermato.

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